Zucchetti prosegue la sua strategia di acquisizioni per diventare il player di riferimento a livello tecnologico anche nel settore healthcare. Il più recente ingresso nel gruppo è rappresentato da O3 Enterprise, società specializzata in soluzioni software innovative per l’imaging medicale, con sedi a Trieste e Gorizia.
Fondata nel 2008, conta 70 clienti tra strutture sanitarie pubbliche e private e più di 165 installazioni, non solo in Italia ma anche all’estero, con maggiore rilevanza in America Latina.
O3 Enterprise si occupa dello sviluppo di software medicali, con particolare riferimento alla diagnostica e allo screening mammografico: ogni mese oltre un milione di immagini medicali vengono gestite mediante le sue soluzioni denominate ‘zeeromed’.
Il portafoglio prodotti include una suite completa per la gestione sia dei flussi di lavoro in diversi reparti sanitari sia di tutto l’imaging legato al paziente grazie all’innovativo ‘Universal Viewer’.
Lorenzo Rizzatto, amministratore delegato di O3 Enterprise: “Entrare a far parte del Gruppo Zucchetti è una grande opportunità per O3 Enterprise perché ci consentirà di consolidare la nostra crescita in un settore sempre più concentrato e competitivo e di guardare alle opportunità all’estero, forti della rete internazionale del gruppo.
Avremo inoltre la possibilità di ampliare gli investimenti per lo sviluppo del nostro prodotto zeeromed, integrandolo anche alle altre componenti dell’offerta Zucchetti Healthcare, per rispondere pienamente a esigenze di mercato sempre più sfidanti”.
Paolo Galfione, amministratore di Zucchetti Healthcare: “Il mondo della sanità richiede una grande specializzazione anche dal punto di vista delle soluzioni informatiche e tecnologiche. Per questo motivo come Zucchetti stiamo integrando la nostra offerta anche mediante l’acquisizione di applicazioni già consolidate sul mercato. Tra i punti di forza di O3 Enterprise c’è anche la possibilità di fornire software e soluzioni in modalità totalmente cloud, aprendo a scenari di telemedicina e, in particolare, di teleradiologia per creare quel modello di sanità intelligente in cui siano i dati clinici e le informazioni diagnostiche a ‘muoversi’ e non i pazienti”.