Soluzioni IoT e Big Data Analytics come strumenti strategici per la transizione digitale e sostenibile delle imprese in ottica 4.0. Questo il focus della collaborazione tra SMACT e Maxfone, società leader nei big data analytics e nello sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale. L’impresa, che ha sedi a Verona, Milano e Austin (Texas, Usa), annuncia il suo ingresso nell’Innovation Ecosystem, il programma di partnership lanciato dal Competence Center del Nordest che vuole rispondere alla necessità di molte imprese, soprattutto Pmi, di essere traghettate e supportate in processi di transizione digitale. Un network che continua così a crescere raccogliendo nuove adesioni, con l’obiettivo di mettere a sistema le eccellenze 4.0 e creare meccanismi virtuosi di “contaminazione” tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca.
L’impegno di SMACT e Maxfone nell’ambito di questa nuova partnership si rivolge in particolare alle piccole e medie imprese che, acquisendo opportune competenze, possono sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale per crescere. Grazie a IDA (IoT Data Analytics), la piattaforma integrata per l’industria 4.0 che monitora tutti i parametri di produzione per avere sotto controllo in tempo reale i processi industriali, i cicli di lavorazione per ogni commessa, tempo, operatore o materiale, le attrezzature di macchina, i fermi macchina, i consumi energetici e di aria compressa. La piattaforma sarà integrata nelle Live Demo di SMACT, i dimostratori di tecnologie 4.0 già operativi nelle tre regioni del Triveneto (a Padova, Verona, Rovereto, Bolzano e in Friuli Venezia Giulia).
«L’ingresso di Maxfone nell’ecosistema di innovazione SMACT aggiunge competenze alla nostra compagine, che si caratterizza sempre di più come un network in grado di generare valore per le PMI che vogliono digitalizzare i loro processi, prodotti e servizi» dichiara Matteo Faggin, direttore generale di SMACT. «I dati generati dalla digitalizzazione dei processi produttivi possono essere utilizzati per migliorare le performance aziendali, ad esempio con la manutenzione preventiva e predittiva, o ancora nel settore della sostenibilità ambientale in funzione energy management. Sarà fondamentale il contributo di competenze di Maxfone in questi ambiti, grazie anche a casi di applicazione concreta che saranno portati dentro le nostre Live Demo».
«Il nostro obiettivo è sostenere le imprese, soprattutto le piccole, nel processo di transizione digitale; l’unico in grado di rendere le aziende più efficienti e quindi più sostenibili» dichiara Paolo Errico, Ceo di Maxfone. «SMACT, con le sue Live Demo che adotteranno le nostre soluzioni di AI, rappresenta lo spazio ideale dove mostrare in modo pratico e semplice come poter gestire i processi attraverso l’analisi dei dati e migliorare le performance. Non solo: entrambi i team collaboreranno con il mondo accademico per sviluppare soluzioni ancora più avanzate di machine learning e generative AI in grado di gestire le manutenzioni predittive e suggerire nuove metodologie di processo».
Lo SMACT Innovation Ecosystem è un programma di partnership che si articola su quattro livelli a integrazione crescente: Cloud, Edge, Core e Startup. Completato alla fine del 2020, il programma è già stato sottoscritto da più di 60 realtà tra end user, provider di soluzioni tecnologiche e atenei/centri di ricerca. Aderendo all’Ecosystem di SMACT i partner possono usufruire di diversi benefici concreti tra i quali: contatti con tutte le università e centri di ricerca del Triveneto, accesso a corsi di formazione di primo livello, eventi di networking, supporto nella partecipazione a bandi, accesso a competenze specifiche in determinate verticali. Ma potranno anche esporre le loro soluzioni tecnologiche nelle Live Demo di SMACT, dimostratori 4.0 diffusi nei territori che permettono di vedere e toccare con mano il potenziale della digital transformation. Le 5 Live Demo sono quella di Bolzano dedicata all’interazione uomo-macchina nel manifatturiero, Rovereto centrata sull’integrazione macchina-macchina, Padova con le tecnologie digitali per l’agri-food, Verona con la robotizzazione in ambito vitivinicolo e infine il “digital twin” di prodotto e di processo nel Friuli Venezia Giulia.