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Professionisti al servizio delle produzioni

Il territorio della Liguria sta diventando sempre più protagonista di produzioni cineaudiovisive nazionali e internazionali. Film, serie Tv, spot: può esserci il progetto giusto per qualsiasi angolo della regione.

Genova-Liguria Film Commission non è solo una vetrina per le bellezze del territorio ligure e per le opportunità che esso offre alla preduzioni. Grazie a un team di professionisti è in grado di creare un rapporto sinergico e interattivo con tutti i diversi progetti, come sottolinea anche in questa intervista Cristina Bolla, Presidente di Genova-Liguria Film Commission.

Ci può innanzuttuto presentare i principali punti di forza di Genova-Liguria Film Commission?

Cristina Bolla: In primis il rapporto sinergico che andiamo concretamente a impostare per tutti i progetti cineaudiovisivi girati in Liguria. La nostra Film Commission non è solo una vetrina delle bellezze del nostro territorio e delle opportunità filmiche che questo offre e, sicuramente, non è uno ‘sportello informazioni turistiche’. Siamo persone di produzione, con competenze specifiche, dimostrate e certificate, conosciamo le caratteristiche delle location, non solo in termini di resa scenica ma anche in termini di fattibilità organizzativa e logistica. Giocoforza, per noi è spontaneo instaurare un rapporto interattivo con le produzioni: entriamo nei progetti, portiamo valore aggiunto con le nostre idee, intuiamo rapidamente le opportunità ma anche le eventuali criticità che si potrebbero incontrare.

Altro punto di forza è la spinta a coinvolgere il territorio nella sua globalità, da levante a ponente, dalla costa all’entroterra. L’intento è far scoprire sempre luoghi inediti, perché tutti hanno potenzialità filmiche: può esserci un progetto giusto per qualsiasi angolo della nostra regione. Il nostro compito è indurre le produzioni a osare, giocare fuori dagli schemi, ambire a qualcosa di sconosciuto che aggiunge valore al prodotto. Lo dimostra il fatto che dal 2019 in poi il numero di località liguri coinvolte nelle produzioni è cresciuto costantemente, di recente in modo vertiginoso.

Un altro punto di forza che si è rivelato vincente è la strategia di marketing strategico avviata dal 2019, anno durante il quale abbiamo lanciato il brand ‘Liguria Terra da Fiction’. Sfida ampiamente vinta, visto che abbiamo all’attivo 17 produzioni di serie Tv, di cui alcune alla terza stagione. Con un grande sforzo organizzativo, visto che la nostra struttura è molto piccola, abbiamo avviato una campagna di comunicazione nei principali mercati mondiali.

Ci può parlare approfonditamente di qualche produzione televisiva che avete recentemente supportato?

Cristina Bolla: Pensando a questo primo scorcio di 2024, dobbiamo sicuramente ricordare la terza stagione di Vita da Carlo. La serie con Carlo Verdone è stata girata a inizio marzo a Sanremo. Parlando invece di produzioni estere, citerei la serie francese Nèro: una trama medieval-fantasy che ha trovato nel centro storico di Ventimiglia una location ideale. Le riprese sono avvenute a inizio maggio. A metà maggio ci sono state anche le riprese per la terza stagione di Petra con Paola Cortellesi e la regia di Maria Sole Tognazzi. Protagonista, come ormai di consueto, una Genova notturna, a tinte blu, quasi ‘nordica’. Infine vogliamo ricordare la serie tedesca Crooks: una produzione che ha percorso la Liguria da Ovest a Est, toccando Finale Ligure, Noli, Genova e Sestri Levante. Sono stati due mesi di riprese con una grande troupe internazionale ma in cui figuravano anche molti professionisti liguri.

E per quanto riguarda i film?

Cristina Bolla: Abbiamo avviato le prime interlocuzioni per una produzione americana che dovrebbe vedere la luce il prossimo anno, con regia e cast di primissimo livello. La storia è ambientata fra Portofino, Santa Margherita e Rapallo. Ma è ancora tutto top secret. Detto questo, ci aspetta una seconda metà 2024 particolarmente ‘scoppiettante’: sono stati appena pubblicati i risultati del Bando sul Fondo Audiovisivo di Regione Liguria, sottomisura ‘attrazione’ (quella cui concorrono le produzioni italiane e internazionali di prima fascia e ad alto impatto), e altri due bandi sono stati attivi fra aprile e maggio. Con queste premesse è facile prevedere un numero rilevante di lungometraggi in arrivo. C’è un film per la Tv che mi piace ricordare, girato nell’autunno dello scorso anno: si tratta di Com’è umano lui, una produzione Ocean per Rai che racconta la storia di Paolo Villaggio ‘prima di Fantozzi’. Qui il regista Luca Manfredi ha realizzato un ritratto molto partecipe e sincero della Genova anni ’60, fra il porto, l’industria e i piccoli teatri indipendenti; al centro della scena si muove il nostro conterraneo Enzo Paci, nei panni credibilissimi del giovane impiegato Villaggio.

La Liguria e Genova sono da sempre un territorio d’eccezione anche per le campagne pubblicitarie. Ce ne può citare qualcuna?

Cristina Bolla: La nostra film commission ha lavorato al fine di portare sul territorio ligure tutti i progetti audiovisivi, comprese le campagne pubblicitarie. In particolare ci siamo posizionati nel settore del luxury, con grandi campagne nelle principali location iconiche della nostra regione.

Nel 2024 abbiamo già lavorato per spot di Esselunga (Genova), Costa Crociere (Sanremo), Maserati (Santa Margherita Ligure) e, proprio recentemente, per una campagna sulle energie rinnovabili commissionata dal Ministero dell’Ambiente (Varese Ligure). Ma ora sta entrando nel clou la stagione degli shooting per i grandi brand di moda.

Uno sguardo al futuro, quale sarà la principale sfida?

Cristina Bolla: Potremmo dire che ogni giorno contiene una sfida: consolidare il sistema delle produzioni locali, creare opportunità per nuovo lavoro, incentivare ulteriormente l’attrazione delle produzioni estere e, perché no, assicurare una linea d’azione specifica per il settore dell’advertising, oltre ad avviare nuovi filoni di corsi di formazione per avere sul nostro territorio persone qualificate da inserire nelle produzioni. In termini di sfide, senza dubbio quella principale che ci siamo posti è la realizzazione degli Studios: un’infrastruttura che sappia leggere i tempi attuali, in cui sono richiesti agilità e apporti tecnologici.