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La vision del socialARTvertising

Portare l’arte in generale e la urban art in particolare a rappresentare un elemento centrale nelle strategie di marketing delle imprese, con una forte valenza culturale e sociale. Non è un obiettivo di poco conto quello che si è posta Outdoora, ma gli artisti, gli esperti nello sviluppo di contenuti digitali e tutto il team della struttura hanno già dimostrato di avere le capacità necessarie per raggiungerlo.

Le potenzialità insite nel connubio fra arte e comunicazione, infatti, sono già state comprese da molte aziende operanti in diversi settori e il fatto che i margini di sviluppo siano ancora molto ampi autorizza a essere ottimisti anche in proiezione futura.

Ne parliamo in questa intervista a Fabio Cattaneo, Direttore Generale di Outdoora.

Quando è nata Outdoora e quali sono i primari obiettivi che si è prefissa?

Fabio Cattaneo: Outdoora è stata lanciata a novembre 2023 da tre fondatori che hanno alle spalle una lunga esperienza imprenditoriale nel mondo dell’Out-of-Home, come soci della storica VG Pubblicità e di Mercurio Adv. A distanza di pochi mesi è già in grado di offrire più di cento pareti in Italia e all’estero, una quarantina di artisti di fama internazionale e una squadra di esperti nello sviluppo di contenuti digitali ci consentono di rispondere alle diverse esigenze dei brand nella costruzione di progetti di comunicazione unici. Senza dimenticare il supporto di un advisory board che conta su professionisti di spicco in ambito ESG, brand design, arte urbana, urbanistica e comunicazione.

Quali sono le caratteristiche prioritarie del social-

ARTvertising, le prime da spiegare a chi volesse approfondire meglio il concetto?

Fabio Cattaneo: Si tratta di un innovativo ecosistema di comunicazione che, grazie all’arte, offre ai brand una nuova modalità di ingaggiare il pubblico e connettersi al tessuto urbano. Il tutto con grande attenzione all’impatto sociale e alla sostenibilità ambientale: i progetti di socialARTvertising rendono le città più belle e l’impatto positivo è garantito dall’utilizzo di vernici innovative e ‘mangia smog’.

Allo stato attuale, l’importanza del potenziale connubio tra arte e comunicazione è stata compresa e recepita dal mercato italiano? Ritenete che i margini di sviluppo siano ancora molto ampi?

Fabio Cattaneo: Le prime risposte da parte del mercato sono state assolutamente positive. Quando raccontiamo questa nuova opportunità di comunicazione riscontriamo grande entusiasmo e interesse e i clienti che ne hanno già testato le potenzialità non solo riconfermano l’investimento, ma lo rendono ancor più centrale all’interno delle proprie strategie di marketing.

Crediamo che il margine di crescita sia molto alto, per diversi fattori: dal grande potenziale ancora inespresso dell’arte come forma di comunicazione alle infinite possibilità di contaminazione artistica, dalle nuove frontiere che sono state aperte dall’innovazione tecnologica al fatto che la storia di Outdoora è ancora molto giovane.

Vogliamo che l’arte, in particolare la urban art, diventi centrale nelle strategie di marketing delle imprese: un elemento culturale, di forte impatto mediatico e sociale, che può attrarre livelli d’investimento simili a quelli correlati ad altri temi di grande interesse per le persone, per esempio lo sport e la musica.

Quali sono le iniziative principali che avete varato in questi primi mesi di attività?

Fabio Cattaneo: Una delle soddisfazioni più grandi di questi primi mesi è stata quella di osservare la nostra visione di socialARTvertising concretizzarsi in tutte le sue possibili declinazioni progettuali. Partendo dai murales, che rimangono centrali nel nostro racconto, abbiamo sviluppato eventi di live painting, contenuti editoriali e social per amplificazioni crosscanale e contenuti di Realtà Aumentata e di Realtà Mista, arrivando fino a contaminare gli spazi commerciali dei brand e gli altri formati pubblicitari. I nostri artisti, oltre a essere dei veri e propri creator, si sono dimostrati abili protagonisti di campagne di influencer marketing e branded podcast legate all’arte.

Possiamo citare qualche case history particolarmente significativa o, comunque, i nomi di aziende e brand che vi hanno dato fiducia e si sono affidati ad Outdoora?

Fabio Cattaneo: Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con tante aziende e tanti brand. Tra i progetti più interessanti, con la realizzazione del murale come fattore comune, possiamo citare Jameson, Boggi e Consorzio Tutela Prosecco DOC.

Jameson Irish Whiskey ha lanciato con noi il manifesto WE!SKEY in concomitanza con la festa di San Patrizio del 17 marzo, momento importantissimo per il brand e il suo heritage irlandese. Una campagna unconventional, a base di arte e musica, ha celebrato l’appartenenza di ognuno di noi a un forte tessuto sociale. WE!SKEY si è rivelato un caleidoscopio di connessioni autentiche, nate dalla collaborazione con la mente creativa di Frah Quintale, uno degli artisti che hanno maggiormente rivoluzionato il mondo del pop italiano, contribuendo a delineare un nuovo genere. Tutto questo è stato rappresentato concretamente attraverso un artwork inedito, ideato e realizzato da Quintale: una trama intrecciata, che rimanda al significato delle radici, delle ramificazioni e quindi delle connessioni, sia in natura sia tra gli esseri umani. I diversi colori di queste radici rappresentano le persone, di diverse etnie ed età, che si uniscono intorno a un gruppo per dar vita a una vera e propria comunità.

Il messaggio travalica i confini dello schermo per spostarsi in città, nelle strade, tra la gente: grazie alla collaborazione con Nilla Studio è nato un murale che adorna una delle zone di Milano in cui la socialità ha un ruolo da protagonista, ovvero piazza 24 Maggio.

Dall’artwork è stata creata una capsule collection che ha permesso ai fan di immergersi ancora più a fondo nel progetto e che fa leva su una borraccia, un cappellino e un paio di calzini in limited edition, disponibili sui siti jamesonwhiskey.com/it e undamento.com.

Boggi Milano, dal canto suo, ha scelto ancora una volta di cavalcare i tempi moderni e di approcciarli in maniera esemplare, proponendo un uomo in evoluzione in un contesto urbano rinnovato e caratterizzato da tante aree in via di riqualificazione. È stata forte la volontà di attrarre le nuove generazioni con un’opera che ha rappresentato, per il brand, un modo per raccontare la sua nuova visione della propria contemporaneità, fatta di volumi più ampi, di nuove forme e di maggior vestibilità, importati dallo Street Style e dalla vita quotidiana. Il brand è nato in Italia ma ha un approccio stilistico internazionale e cosmopolita, che promette di stupire anche nei prossimi mesi; oltre alla realizzazione di due murales, esso ha contaminato gli spazi negli store di piazza San Babila 3 a Milano, negli aeroporti di Linate e Malpensa, nei propri asset digitali e nella metropolitana del capoluogo lombardo.

Per celebrare l’‘Italian Genio’, il Consorzio Tutela Prosecco DOC ha realizzato uno spettacolare murale inaugurato durante la Fashion Week in via Canonica 37, nel cuore della vibrante capitale della moda.

L’iniziativa, senza confini fisici, si è diffusa globalmente attraverso i social network e un coinvolgente video di Mixed Reality. In quest’ottica la tecnologia digitale è diventata un ponte virtuale e ha permesso a chiunque di connettersi con la bellezza italiana, in qualunque momento e in qualsiasi luogo. Una spettacolare animazione in 3D ha dato letteralmente vita alla donna ritratta nel murale, che ha lasciato poi la scena alla bottiglia di Prosecco per il più classico dei momenti di festa, quello dello stappo dello spumante, aggiungendo un tocco di magia e di creatività all’esperienza.