Sabato 21 settembre dalle 16 alle 19.30, presso l’auditorium Varco (via Pascal, 5L) a Cuneo, si svolgerà la settima edizione del Festival dell’Innovazione Great Innova, organizzato dall’omonima associazione cuneese, dal titolo “FU.CO l’alveare che non cera”. Tramite gli interventi di esperti di AI, robotica, antropologia, meteorologia, cambiamenti climatici e di “futuri”, che esploreranno le frontiere della collaborazione uomo-macchina verso un futuro innovativo, il festival illustrerà e parlerà delle ultime tendenze in materia di innovazione, marketing e intelligenza artificiale, per far capire come le tecnologie possono essere utilizzate per migliorare la nostra vita. Great Innova 2024 è patrocinato da Commissione Europea, Regione Piemonte, Comune e Provincia di Cuneo. Il festival è realizzato con il contributo di Associazione Great Innova, Fondazione CRC, Tesisquare, eVISO, Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, Sistemi Cuneo, Greenhas Group, Roagna Vivai, Perano spa, Nord Engineering spa, Cos.Pel. È in collaborazione con Crea, Datameteo, DataMeteo Educational, Fior di Risorse e Az. Agricola Moris, LaGemma Ventures srl. L’ingresso al festival è gratuito e comprende la tessera di socio temporaneo all’associazione Great Innova per tutta la durata della manifestazione. Per maggiori informazioni sul festival e per scoprire le finalità dell’associazione contattare il numero 349/2549422 o visitare il sito internet www.associazionegreatinnova.it. È anche possibile mandare un’e-mail all’indirizzo [email protected]
“FU.CO l’alveare che non cera non è solo un evento, ma è un viaggio verso il futuro – spiega Cristian Ranallo, presidente associazione Great Innova-. L’edizione di quest’anno sarà infatti un’occasione per scoprire le nuove frontiere dell’innovazione, del marketing e dell’intelligenza artificiale e per capire come queste tecnologie possono cambiare il nostro mondo. Il tema di quest’anno è “FUturo e Collaborazione”: riguarderà nello specifico la co-creazione tra uomo e tecnologie, verso l’esplorazione di possibili scenari futuri di collaborazione”.
Dopo i saluti istituzionali, il festival entrerà nel vivo alle 16.15: con “La meteorologia incontra la cocreazione”, Nikos Chiodetto, meteorologo e divulgatore scientifico, inviterà a riflettere sulla profonda connessione tra il clima e il nostro futuro. Alle 16.45 Diego Gosmar, chief AI officer specializzato in Intelligenza Artificiale, interverrà su “Iperconvergenza: etica e AI” spiegando come la tecnologia possa essere integrata in modo responsabile nella nostra società. Alle 17.15 sarà il turno di Giulia Belgiovine, ricercatrice in bioingegneria e robotica: con “Robot cognitivi e interazione umana” mostrerà come le sue ricerche all’avanguardia possano trasformare le interazioni quotidiane con la tecnologia, rendendole più intuitive ed efficaci. Dalle 17.55 Luca Baraldi, antropologo, relazionerà su “Uomini e robot, un futuro da co-progettare”. Alle 18.25 spazio a Roberto Paura, presidente Istituto Italiano per i Futuri,co-fondatore dell’associazione dei Futuristi Italiani e direttore della rivista “Futuri”, alla scoperta delle grandi trasformazioni che ci attendono a partire dal suo intervento su “Anticipare il mondo di domani”. L’evento sarà moderato da Nicoletta Prandi, giornalista e appassionata di tecnologia digitale. La giornata terminerà con l’apericena di networking accompagnato da una performance musicale & light show by Ghetto Boogie.
“Nei sistemi biologici così come in quelli sociali, la collaborazione tra tutti gli elementi per la vita della comunità è fondamentale – aggiunge Ranallo -. La società contemporanea, iperconnessa ma spesso spaesata di fronte a legami sociali sfilacciati e indeboliti, ha la necessità-dovere di indagare valore e potenzialità dell’integrazione tra persone (e tra persone e tecnologia) per la realizzazione del futuro. I processi di co-creazione e leadership innovativa allargano la nostra visione sui sistemi complessi e ci permettono di fare un esercizio d’immaginazione: quali lavori e quale società avremo fra 30-50 anni? Il ‘future thinking’ serve non soltanto a proiettarci nel futuro, ma ci trasmette gli strumenti per realizzarlo. Alla luce di queste rapide riflessioni, Fu.Co. incentra la propria attenzione sull’importanza per le comunità di conoscere e praticare i processi di collaborazione e co-creazione (in una parola, della partecipazione) nell’ottica di costruzione condivisa del futuro”.