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L’Innovation Day di Serviceplan Group si chiude con l’Inspiration Highlight di Alberto Alessi

All’Innovation Day 2024, importanti esperti di economia, tecnologia e pianificazione urbana si sono riuniti per esplorare una grande domanda: il futuro è positivo? La risposta? Assolutamente sì, ma con alcuni ostacoli da superare. Di fronte a rapidi cambiamenti tecnologici, preoccupazioni ambientali e mutamenti economici, come possiamo affrontare questa incertezza? Ecco quattro punti chiave condivisi dai principali relatori della giornata, che ci aiuteranno a guardare avanti con fiducia.

1. “Siamo passati da un mondo di insicurezza a uno di incertezza”

Adam Davidson, uno dei più importanti giornalisti economici statunitensi e autore pluripremiato, ha aperto l’evento offrendo una nuova prospettiva sull’economia globale. Ha spiegato come siamo passati da un mondo in cui la sopravvivenza — assicurarsi cibo, riparo e risorse sufficienti — era la preoccupazione principale, a uno ricco di abbondanza. Tuttavia, questo cambiamento ha portato una nuova sfida: l’incertezza. Invece di preoccuparsi della sopravvivenza, le persone temono ora di perdere ciò che possiedono.

Davidson ha sottolineato come questa incertezza abbia alimentato il populismo e l’ansia economica a livello globale. Ma c’è speranza. Ha descritto una visione di un “mondo multipolare”, in cui il potere economico è distribuito più equamente tra le nazioni. In questo nuovo contesto, industrie come la manifattura abilitata dall’IA, le biotecnologie e l’energia pulita offrono interessanti opportunità di crescita, soprattutto in Europa. Man mano che la tecnologia ridefinisce l’economia globale, Davidson ha esortato i leader a prendere decisioni intelligenti e lungimiranti per sfruttare questi cambiamenti a beneficio di tutti.

2. “Non lasciamoci sopraffare dall’IA, concentriamoci sugli strumenti che possono essere d’aiuto”

Cathy Hackl, una delle principali futuriste tecnologiche ed esperta di IA e metaverso, ha offerto una visione nuova dell’IA. Piuttosto che considerarla una forza che sostituisce i lavori, Hackl la vede come uno strumento che potenzia il potenziale umano: “Il futuro non riguarda l’uomo contro la macchina, ma la collaborazione.” Dalla sanità all’istruzione, l’IA sta già facendo una grande differenza. Per esempio, l’IA aiuta i medici a comprendere meglio i pazienti e a personalizzare i trattamenti in modo più efficace. Supporta anche individui neurodiversi in situazioni come i colloqui di lavoro, rendendo i luoghi di lavoro più inclusivi.

L’approccio di Hackl è quello che lei definisce “protopico” — non distopico, né utopico, ma qualcosa nel mezzo. Crede che l’IA abbia il potere di democratizzare l’accesso a strumenti avanzati e di dare potere alle persone, soprattutto alla giovane generazione Alpha. In questo mondo, dove le realtà fisiche e digitali si fondono senza soluzione di continuità, l’IA può stimolare creatività, innovazione e collaborazione, portando a una società in cui la tecnologia è una forza positiva.

3. “Il digitale non riguarda i clic, ma la partecipazione e la democrazia”

Francesca Bria, economista dell’innovazione e Honorary Professor dell’Institute for Innovation and Public Purpose presso UCL di Londra, ha sottolineato come le città possano diventare centri di innovazione, con i cittadini che giocano un ruolo centrale nel plasmare il futuro. Il suo obiettivo è trasformare la tecnologia e i dati in beni pubblici, di proprietà dei cittadini piuttosto che delle corporazioni. Bria ha evidenziato: “Le persone vogliono partecipare attivamente e concretamente al processo decisionale.”

Come ex Chief Technology Officer di Barcellona, ha guidato iniziative basate sui dati per affrontare sfide urbane come la mobilità, la qualità dell’aria e il coinvolgimento pubblico, affermando: “La tecnologia, l’IA, i dati: non sono un mondo parallelo, influenzano la nostra vita reale. Il digitale non riguarda i clic o il trasferimento dei dati a Mark Zuckerberg, riguarda la partecipazione e la democrazia.”

Uno dei progetti più importanti di Bria, i superblocchi di Barcellona, ha ripensato gli spazi urbani riducendo il traffico automobilistico e aumentando le aree verdi, dimostrando come la tecnologia possa migliorare la vita urbana e la sostenibilità. Il suo modello è particolarmente rilevante per le città europee, dove l’integrazione della tecnologia con la democrazia può favorire ambienti urbani più intelligenti e verdi.


4. “Un lieve, piacevole tocco di trasgressione stimola l’innovazione”

L’Innovation Day 2024 si è concluso con un “Inspiraton Highlight” di Alberto Alessi, icona del design e Presidente di Alessi S.p.A. Società Benefit, che ha condiviso come l’azienda sia riuscita a spingersi sempre oltre i confini del design, creando magistralmente oggetti straordinari capaci di far sognare, emozionare, riflettere e sperimentare la poesia nella vita quotidiana.

Collaborando con maestri del design di tutto il mondo, l’azienda porta nelle case le espressioni più inaspettate e contemporanee della cultura del design, che Alessi definisce come una nuova forma d’arte e poesia. Ma “non basta disegnare un bel bollitore. Deve essere completamente funzionale”.

Alessi ha esortato i leader a uscire dagli schemi, in quanto l’esistenza di un sistema di regole implica una visione statica del mondo. Un lieve, piacevole tocco di trasgressione – una certa resistenza alle regole, che siano tecnologiche, di marketing o estetiche – dovrebbe essere vista non solo come accettabile, ma addirittura desiderabile per stimolare l’innovazione.

Un futuro positivo che dipende da noi

Come ha dimostrato l’Innovation Day 2024, il futuro è pieno di possibilità—ma sta a noi plasmarlo. Che si tratti di usare l’IA per dare potere alle persone, di sfruttare i dati per costruire città più intelligenti o di affrontare i cambiamenti economici con ottimismo, le opportunità sono infinite. La chiave è abbracciare l’incertezza come una forza per l’innovazione. Prendendo decisioni intelligenti e lungimiranti oggi, possiamo creare un futuro non solo positivo, ma veramente trasformativo.