Aspettavamo un libro alternativo al bellissimo, nobile e accattivante, politically correct? Eccolo: è LA COMMEDIA DELLE PAROLE, uscito in questi giorni su Amazon. Secondo la linea di pensiero sostenuta appunto in questo libro, in pratica, tutti i nostri guai nascerebbero dalla inconsapevole svolta hippy da noi compiuta negli anni 60, con cui ci siamo ribellati alle parole normali e abbiamo iniziato a confonderci. Questo indirizzo sarebbe da abbandonare quanto prima, ritornando all’uso delle parole normali, come già accade in Cina, con la svolta degli anni ‘70, con cui il paese asiatico abbandonò la rivoluzione culturale e sposò le parole “normali”, ottenendo così – tra tanti altri vantaggi – anche di far uscire dalla povertà 700 milioni di persone e di raggiungere un PIL stratosferico , con incrementi a due cifre. Lo scritto si diffonde ed illustra, gli aspetti economici, etologici, biologici e sociali delle stesse parole normali, correndo dall’attualità, all’economia, alla genetica, al marketing, alla filosofia, con 290 pagine e 18 capitoli, uno dei quali viene dedicato al “politeismo moderno”, ossia alla nostra frequente, inconsapevole, creazione di superstizioni, di miti e di idoli contemporanei (tra cui, appunto, tante parole normali), che spesso – come già aveva anticipato il filosofo Bacone – pur animate da ottime intenzioni, ci portano a scelte illogiche, asociali ed autolesioniste. L’autore, classe 1948, avvocato, giornalista pubblicista, già editorialista per il Giornale degli anni ‘90, con 10 anni di esperienza di marketing operativo, vive a Milano ed è autore di opere e articoli di diritto, di economia e di marketing sociale.
“LA COMMEDIA DELLE PAROLE” DI AMEDEO NIGRA
