Vogue compie 60 anni in Italia. Era il 1964 quando il magazine si affaccia sulla ribalta italiana, e il mondo, intorno, è pronto a cambiare radicalmente verso svolte epocali. La moda e le arti si fanno testimoni di questa ricerca e Vogue Italia la racconta ai suoi nuovi lettori, con uno sguardo inedito, coraggioso, sempre rivolto al futuro.
In questi sessant’anni grandi fotografi, artisti, autori e creativi hanno scritto insieme le pagine di un magazine che oggi, attraverso tutte le sue piattaforme parla a una community di più di 16 milioni di utenti e lettori tra sito, social e mensile cartaceo. Un successo strettamente legato a quello del made in Italy, a cui Vogue dà voce sin da subito, in un Paese in pieno boom economico, sostenendo l’ascesa dei grandi protagonisti della creatività italiana a livello mondiale e continuando a influenzare nel tempo le tendenze e le idee di un pubblico sempre più ampio e interconnesso.
«Oggi come allora, anno dopo anno, copertina dopo copertina, Vogue mantiene intatta la stessa voglia di raccontare e fotografare l’evoluzione del gusto, con creatività e stile, guardando sempre al futuro e impegnandosi a promuovere il talento in tutte le sue forme, attraverso il linguaggio universale della moda. In un panorama sempre più complesso, vogliamo continuare a ispirare una community ancora più globale, celebrando i valori in cui crediamo tra cui la creatività, il rispetto, l’inclusione, la sostenibilità. Ognuna di queste parole è per noi sinonimo di bellezza e la loro evoluzione rappresenta la nostra legacy, che celebriamo oggi insieme al nostro pubblico», dichiara Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content di Vogue Italia.
Culmine delle celebrazioni per i sessant’anni di Vogue Italia, la mostra Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di Futuro: un viaggio nella storia del magazine aperto a tutti, dal 19 al 21 settembre a Palazzo Citterio a Milano.
Un percorso straordinario tra 60 cover iconiche dall’archivio di Vogue Italia, per ripercorrere le rivoluzioni che hanno attraversato la sua storia e i processi creativi da cui sono emersi talenti, stili e intuizioni. Dalla sua nascita come Novità, rivista italiana che si propone come una guida allo stile diretta da Lidia Tabacchi, il mensile si trasformerà arrivando ad accogliere i movimenti culturali che agitano il mondo. Personaggi dello star system e top model interpreti di shooting indimenticabili. Fotografi e artisti internazionali che raccontano la forma, le cause, le sfide del femminile, i fenomeni, gli spicchi d’Italia e le altre culture. Dalla minigonna di Mary Quant e la Swinging London, alle nuove modelle sul palcoscenico del giornale rinominato Vogue Italia, diretto da Franco Sartori, che non sono più solo esempi di bellezza ed eleganza, ma donne con una personalità e dettagli riconoscibili, antesignane dell’epoca d’oro delle top. E poi, un nuovo cambio di pelle con l’arrivo di Franca Sozzani. La moda non è fatta solo di abiti, ma ha a che fare con la vita. E Vogue Italia porta in copertina questioni politiche, sociali e ambientali. Ecco allora ideali e tabù della chirurgia estetica protagonisti del servizio Makeover Madness, lo stato di emergenza post 11 settembre, il Black Issue, l’esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico, fino alla rivoluzione di internet e ai giorni nostri. In piena pandemia, Vogue Italia sotto la direzione di Emanuele Farneti si veste per la prima volta di una copertina bianca, tela vergine su cui lavoreranno 49 artisti italiani. Oggi Vogue Italia, guidato da Francesca Ragazzi, continua a guardare avanti e a farsi promotore del cambiamento attraverso gli occhi della moda, in un ecosistema globale che deve far fronte alle nuove sfide digitali e non solo: e così lo sguardo sul futuro, che non manca mai, ha il volto della campionessa paralimpica Veronica Yoko Plebani, o di Bella Hadid, protagonista di un servizio fotografico con scatti reali su sfondi immaginari creati dall’intelligenza artificiale.
L’esposizione è curata da Vogue Italia in collaborazione con Ferdinando Verderi, che ne ha ideato il concept e il design. Verderi, che ha fatto parte della storia della rivista come direttore creativo di Vogue Italia dal 2019 al 2021, ha concepito un percorso interattivo che invita i visitatori a interagire con il design della mostra, trasformando il layout. Come parte del concept, diversi scrittori sono stati invitati a offrire la loro interpretazione personale delle copertine esposte.
«L’idea è di offrire una cronologia non permanente, affinché venga costantemente rielaborata dal pubblico», spiega Ferdinando Verderi. «Non esiste un solo modo per vivere e interpretare questa storia, da qui la scelta di numerose voci invitate a contribuire, che sono, in un certo senso, i protagonisti di questa esposizione».
Firme storiche di Vogue Italia e personalità del mondo dell’arte e della cultura hanno donato a Vogue Italia dei testi inediti, che accompagneranno il pubblico alla scoperta dei momenti più significativi della storia del magazine attraverso la loro prospettiva unica. Tra loro: Vince Aletti, Jordan Anderson, Chiara Barzini, Shumon Basar, Andrea Batilla, Jonathan Bazzi, Francesco Bonami, Carolina Busta, Victoria Camblin, Tiziana Cardini, Mariuccia Casadio, Emanuele Coccia, Charlotte Cotton, Maria Luisa Frisa, Alexander Fury, Alessia Glaviano, Beka Gvishiani, Jessica Iredale, Olivia Kan-Sperling, Dean Kissick, Luke Leitch, Renata Molho, Nymphet Alumni, Hans Ulrich Obrist, Jeremy O’ Harris, Emmanuel Olunkwa, Nicole Phelps, Olivia Singer, Guia Soncini, Carla Sozzani, Chiara Tagliaferri, Dan Thawley.
In occasione della mostra a Palazzo Citterio, Vogue Italia invita tutti i creator e il pubblico a utilizzare l’hashtag #myVogue60 sui social. Alla fine della mostra la redazione selezionerà i contenuti più belli che verranno pubblicati sul sito vogue.it.
Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di Futuro è realizzata in collaborazione con Regione Lombardia e Pinacoteca di Brera e con il patrocinio del Comune di Milano e di Camera Nazionale della Moda Italiana, in concomitanza con l’apertura della Fashion Week Milanese.
«Da sessant’anni, Vogue è il narratore per eccellenza dell’evoluzione dello stile a livello mondiale, un vero e proprio faro per l’industria della moda. E quale luogo migliore per celebrare questo importante anniversario se non con la Lombardia, insieme a Milano, capitale italiana della moda e del design, come cornice ideale? La nostra partecipazione a questo evento simbolo testimonia l’impegno nel valorizzare e promuovere le eccellenze lombarde, sottolineando come il nostro stile sia un modo di vivere, un patrimonio che racconta al mondo intero l’eleganza e l’unicità della nostra terra», dichiara Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.
«Vogue, Milano e La Grande Brera sono sinonimo di eccellenza nella moda, nell’arte e nella creatività. Vogue Italia negli ultimi sessant’anni non è stata solo una rivista tesa a documentare un settore, ma è stata un “luogo” di sperimentazione, di ricerca e di dialogo fra le arti. Siamo quindi lieti di ospitare a Palazzo Citterio questa iniziativa che anticipa di poco l’apertura di un museo deputato alla valorizzazione del patrimonio artistico che giunge sino all’ attualità», dichiara Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera.
«Celebrare i sessant’anni di Vogue Italia è un’occasione imperdibile per riflettere non solo sull’evoluzione della moda, ma anche sul suo ruolo cruciale come specchio delle trasformazioni culturali e sociali degli ultimi sei decenni. La mostra “Sixty Years of Vogue Italia – Sessant’anni di Futuro” rappresenta una straordinaria opportunità per esplorare come Vogue abbia influenzato e interpretato i cambiamenti culturali, dalle rivoluzioni estetiche agli sviluppi sociali, contribuendo a raccontare la nostra società in modo innovativo e visionario. Milano, come centro propulsore di moda e cultura, è il palcoscenico ideale per questa celebrazione, che evidenzia il legame indissolubile tra creatività e patrimonio culturale», dichiara Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano.
Un anniversario importante che Vogue Italia sta raccontando da inizio anno, in modi diversi e su tutte le sue piattaforme, raggiungendo risultati positivi anche in termini di raccolta pubblicitaria, sia per il numero da collezione in edicola questo mese, firmato da Steven Meisel, che presenta 220 pagine di adv, +50% rispetto allo stesso numero dello scorso anno, sia online, dove registra una crescita del 12% rispetto a settembre 2023. Numerose anche le iniziative speciali attivate a supporto dell’evento, ideate per i partner da CNCC – Condé Nast Commercial Creative, la business unit dedicata allo sviluppo di progetti di comunicazione cross-platform, che consentono, grazie alla creatività, di accedere a momenti culturali rilevanti e di influenzare le audience di Condé Nast.
Per seguire tutti gli approfondimenti sul tema: #vogue60
Per maggiori informazioni: vogue.it
La mostra è aperta gratuitamente al pubblico su registrazione nei seguenti giorni e orari:
giovedì 19 settembre: dalle 10:00 alle 15:00;
da venerdì 20 settembre a sabato 21 settembre: dalle 10:00 alle 20.
L’evento è reso possibile grazie al supporto dei partner: Audi, Banca Ifis, Istituto Marangoni, Kiko Milano, Martini, Pandora. Iniziative speciali: Audemars Piguet, Buccellati, Casadei, Cybex e Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Marchesi 1924. Special thanks to: Bellavista