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Urbnx sul palco di We Make Future! La tecnologia per ridefinire lo smartworking

I founder di Urbnx Giovanni Peracin e Alberto Nathansohn presentano il 15 giugno Urbnx dal palco di We Make Future!, la fiera internazionale e festival sull’innovazione tecnologica e digitale. Sul palco tanti argomenti più che mai attuali: smartworking, work-life balance e nuove opportunità per lavoratori ed aziende in tema di lavoro agile.

Appuntamento a Rimini il 15 giugno alle ore 18.00 sul palco Startup Showcase del festival We make Future! Saranno Giovanni Peracin e Alberto Nathansohn a presentare il progetto Urbnx, nuovo marketplace digitale nato per trovare una postazione di lavoro attrezzata vicino a casa o ovunque sia necessario. Il titolo dello speech dice già molto della filosofia Urbnx:“Lavorare dal tavolo della cucina non è smartworking!”. Urbnx è un progetto che aggrega location belle e funzionali in cui lavorare fuori di casa, garantisce la possibilità di fare networking anche quando non si va in ufficio, riduce i tempi di spostamento, aumenta il traffico negli hotel e strutture ricettive che mettono a disposizione i propri spazi, dà nuova vita a tanti spazi come musei, case d’epoca, castelli e spazi rurali.

“La pandemia ha evidenziato come il lavoro ibrido sia una modalità reale che aziende e lavoratori possono sfruttare al meglio –spiega Giovanni Peracin, founder di Urbnx– è necessario adottare nuovi modelli organizzativi che permettano al lavoratore di bilanciare tempo e luogo per il lavoro e per la propria vita privata. Le aziende pronte ad offrire questo benefit saranno le più ricercate e avranno dipendenti più felici e soddisfatti. In questo la tecnologia ci permette di mettere in connessione bisogni del lavoratore e opportunità per gli spazi da affittare che trovano nuove modalità di fruizione e nuove entrate”.

“Con Urbnx –aggiunge Alberto Nathansohn, CFO di Urbnx– stiamo realizzando un progetto innovativo che porti valore alle persone, alle aziende e a tutto il territorio per fare del vero Smart Working. Urbnx è un progetto che punta in primo luogo a superare tutte le condizioni di malessere che l’adattamento improvviso al lavoro agile ha provocato. Infatti, oggi che gli scenari occupazionali hanno ormai confermato quale sarà la tendenza dell’approccio al lavoro, è necessario pensare al benessere della persona, ma anche del territorio. Urbnx permette di reinterpretare e dare nuova vita a spazi pubblici o privati in disuso, scrivanie vuote o locali sfitti, sia nei centri cittadini ma anche e soprattutto in aree periferiche e in città medie e piccole”.

Urbnx sarà presente anche nell’area espositiva dedicata alle Start upcon il proprio stand dal 15 al 17 giugno.

I Founder di Urbnx
L’idea di Urbnx nasce in pandemia a due imprenditori navigati, Giovanni Peracin e Alberto Nathansohn, amici con una carriera dirigenziale nei settori moda e design.
Giovanni Peracin ha una venticinquennale esperienza come Brand Director e General Manager nelle più importanti realtà internazionali della moda e del design come Levi’s, Loewe, LVMH Group, Benetton Group, Arper.
Alberto Nathansohn ha una lunga carriera come Group CFO e membro del consiglio di amministrazione in molteplici multinazionali quali Pirelli, Eurofly Service, Bulgari, Benetton Group e Triumph.
Due manager di lungo corso che sul tema dello stress da lavoro hanno voce in capitolo e che, come tutti i lavoratori, durante la pandemia hanno dovuto trovare un nuovo equilibrio tra casa e lavoro.

Smart working: una scelta sostenibile
Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, uno dei motivi che spinge le imprese a incentivare lo smart working è l’aumento dei costi energetici, infatti si calcola che un lavoratore da remoto due giorni a settimana risparmia mille euro all’anno nei trasporti, ma anche 93 ore di tempo dedicate agli spostamenti, e sebbene si stimi che l’aumento dei costi per il consumo di luce e gas a casa sarà di circa 400 euro, il risparmio annuale comunque si aggirerà sui 600 euro. I risparmi sono considerevoli anche per le aziende che, attivando lo smart working per due giorni alla settimana e ottimizzando l’uso degli spazi, potranno risparmiare 500 euro l’anno a postazione. Inoltre, le aziende che possono ridurre gli spazi e alternare la presenza dei dipendenti, potranno risparmiare fino a 2.500 euro l’anno a postazione.

Riduzione dei costi ma anche delle emissioni di CO2 che, si stima di circa 450 kg annui a persona, grazie alla diminuzione degli spostamenti e delle emissioni nelle sedi (-400 kg) al netto delle emissioni addizionali dovute al lavoro dalla propria abitazione (in media circa 300 Kg di CO2).

*fonte: Osservatorio Smart Working – Politecnico di Milano

Urbnx a We Make Future!
Dal 15 al 17 giugno 2023
Rimini Fiera
https://urbnx.com/