THE NEW ATLAS OF DIGITAL ART 2025 “IMMERSIVE FRONTIERS” - Media Key
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THE NEW ATLAS OF DIGITAL ART 2025 “IMMERSIVE FRONTIERS”

MEET Digital Culture Center, 19-20 giugno 2025

Al via la sesta edizione del meeting europeo sulla creatività digitale al MEET di Milano, quest’anno dedicata alle nuove frontiere dell’immersività dove le esperienze immersive si affermano come linguaggi capaci di ridefinire i luoghi della cultura, dello spettacolo, dell’intrattenimento e della comunicazione, proponendo forme di coinvolgimento collettivo sempre più interattive e partecipative.
Tanti gli ospiti presenti. tra cui il geniale artista e performer giapponese Daito Manabe

Per il sesto anno consecutivo, MEET Digital Culture Center – il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale in Italia, nato a Milano nel 2018 con il supporto di Fondazione Cariplo – in collaborazione con il MNAD – Museo nazionale dell’Arte digitale, propone un’esplorazione ad ampio spettro dei territori dell’innovazione culturale, tracciando le coordinate di una trasformazione digitale sempre più rapida, articolata e profonda. Giovedì 19 e venerdì 20 giugno, infatti, torna The New Atlas of Digital Art, quest’anno con il titolo Immersive Frontiers. Un’iniziativa che si conferma appuntamento europeo di riferimento, per comprendere e sperimentare il potenziale dell’immersività e dei nuovi linguaggi tecnologici, e che proprio il giorno di apertura potrà contare su due eventi imperdibili: l’anteprima italiana dell’installazione AI The Golden Key, presentata dagli stessi artisti Marc Da Costa e Matthew Niederhauser, e l’eccezionale appuntamento Meet the Media Guru con Daito Manabe, geniale artista e performer giapponese.

Nato per indagare gli scenari emergenti della creatività digitale e del loro impatto sociale, culturale ed economico, Atlasoffre oggi una riflessione sempre più urgente sulla necessità di connettere sviluppo tecnologico, sperimentazione artistica e modelli economici sostenibili. Una riflessione che mette al centro l’essere umano e le nuove esperienze di senso che si generano nel dialogo tra AI, dati, ambienti immersivi e cultura.In questo contesto, Atlas 2025 si rivolge a un pubblico ampio e trasversale: professionisti, creativi, musei, media, start-up tecnologiche, studenti e tutti coloro che desiderano orientarsi in uno scenario in costante evoluzione e cogliere le potenzialità della experience economy, riuscendo così a tracciare quello che si può a ragione definire “il nuovo paesaggio dell’immersività”: l’edizione 2025, infatti,  apre una panoramica sulle nuove geografie dell’immersività dove realtà aumentata, intelligenza artificiale, interconnessioni in tempo reale stanno trasformando il modo in cui raccontiamo, fruiamo, apprendiamo.

«In un momento storico in cui il digitale non è più solo uno strumento ma un vero e proprio ambiente culturale, “The New Atlas of Digital Art”rappresenta un osservatorio privilegiato e un punto d’incontro per i protagonisti della trasformazione in atto», dichiara Maria Grazia Mattei, presidente di MEET Digital Culture Center. «Queste due giornate a MEET non sono solo un’occasione per condividere esperienze e visioni da tutto il mondo, ma anche per iniziare a tracciare, insieme, un nuovo atlante dell’immersività: una mappa collettiva che orienti la cultura, la tecnologia e l’economia verso scenari più consapevoli, inclusivi e profondamente umani».

Il nuovo paesaggio dell’immersività  
L’edizione 2025 apre una panoramica sulle nuove geografie dell’immersività. Realtà aumentata, intelligenza artificiale, interconnessioni in tempo reale stanno trasformando il modo in cui raccontiamo, fruiamo, apprendiamo: le esperienze immersive si affermano come linguaggi capaci di ridefinire i luoghi della cultura, dello spettacolo, dell’intrattenimento e della comunicazione, proponendo forme di coinvolgimento collettivo sempre più interattive e partecipative.        

Un programma ricco e internazionale, tra visione e sperimentazione           
Il format dell’evento si dispiegherà lungo due giornate dense di ispirazione, confronto e pratica: keynote visionari, sessioni tematiche, intermezzi artistici e workshop di approfondimento si alterneranno con installazioni e laboratori interattivi, offrendo la possibilità di testare in prima persona strumenti e tecnologie emergenti. La manifestazione vedrà la partecipazione di esperti nazionalie internazionali, istituzioni culturali, centri di ricerca, artisti e studi creativi da tutto il mondo. Tra le realtà e i nomi dei protagonisti già confermati vi sono: Barbican (Regno Unito), Ars Electronica (Australia), SAT Montréal (Québec), Diversion Cinema (Francia), The Netherlands Institute for Sound & Vision (Paesi Bassi), Hub Montreal (Québec), Daito Manabe (Giappone), Jeffrey Schnapp (USA), Hsin-Chen Huang (Taiwan), Mauro Martino (Italia), Matthew Niederhauser e Marc Da Costa (USA), Matthieu Gayet (Francia) e Candice Chenu (Head of Digital Experience di Fondation Louis Vuitton, Francia), oltre a numerose istituzioni attive nei campi dell’innovazione culturale, tecnologica ed economica.