Firmata e concepita dalla creatività di Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo, la nuova campagna di comunicazione “Sambonet 100 – the best for your guest” restituisce a Sambonet quella voce distintiva e unica che ha segnato – contraddistinguendolo – il proprio successo. Una storia dove genio italiano, saper fare e sensibilità nel cogliere esigenze e contaminazioni del tempo, hanno costituito l’eccellenza del marchio e reso iconica ogni sua posata.
Dopo aver supportato Triennale Milano con la mostra “Roberto Sambonet. La teoria della forma” per rendere omaggio al maestro e all’uomo che ha contributo a creare la visione contemporanea del marchio, Sambonet dà voce al rinnovo della propria immagine, già intrapreso nel 2024, avviando una campagna di comunicazione multicanale, a supporto del lancio della nuova Posata 100. Simbolo di un’estetica di prodotto contemporanea, alla ricerca di un’eleganza non ostentata, l’ultimo progetto concepito dal Centro Stile interno all’azienda diventerà in questa campagna veicolo anche di altri contenuti del brand, a partire dal nuovo payoff di Sambonet “The best for your guest”. Forte ed indiscussa novità del lavoro di rebranding.
Così come lo statement della campagna cita, con la collezione 100, Sambonet, con uno sguardo sempre attuale, celebra la sua storia rendendo omaggio – nell’anno del suo centesimo anniversario – al designer di cui porta il nome. Onorando la genialità e l’eleganza che hanno reso il proprio design unico e distintivo, accompagna il marchio ad impreziosire le tavole di case, ristoranti e alberghi di tutto il mondo.
Con alle spalle oltre 150 anni di storia, l’iconico brand piemontese produttore di posate, dal design elegante e dallo stile senza tempo, avvia così un nuovo racconto di sé con l’obiettivo di indirizzare la percezione di brand verso un nuovo imprescindibile messaggio che – ponendo al centro eccellenza e ospitalità – si rivolge tanto al consumatore finale quanto al professionista con una promessa e una garanzia chiare: vivere e far vivere l’esperienza dell’ospitalità in modo unico.
Il racconto della posata 100, che ha come asset principali un ADV statico e un video realizzati da Paolo Iabichino, conosciuto anche come Iabicus, e da Thyper Studio, è stato lanciato sui canali social Sambonet e sul sito ufficiale sambonet.com e, nei prossimi mesi, toccherà fiere di settore e allestimenti nei punti vendita in Italia e nel mondo.
A partire da ottobre, Sambonet punterà alla visibilità, attraverso un piano media multicanale a copertura nazionale. Nel dettaglio la campagna prevede una Out of Home nelle principali città italiane, a cominciare da Roma e Milano, dove tram e mini bus saranno interamente personalizzati con lo stesso soggetto 100. La pianificazione proseguirà con ADV Editoriali sulle principali testate trade e Ho.Re.Ca. italiane ed internazionali, per poi coinvolgere le più rinomate testate di arredamento e design e – nel mese di dicembre – con la presenza televisiva su Discovery e Food Network.
Sui canali digital, la campagna media atterrerà sulle piattaforme Meta e, per la prima volta, su Spotify. Verrà inoltre attivato un progetto di influencer marketing che vedrà attivazioni di creators per differenti aree di interesse. Un veicolo per proseguire il racconto del mondo Sambonet e della nuova posata 100 in linea con la nuova narrativa e, al tempo stesso, arrivare a un nuovo pubblico attraverso i linguaggi e il tono of voice di ognuno, per dare voce al nuovo payoff “the best for your guest”.
“Il lancio di questa nuova collezione ci ha permesso di orientare il riflettore, ancora una volta ma oggi con una nuova direzione, sull’unicità del nostro know how e del nostro design distintivo, comunicando con chiarezza e rilevanza i valori cardine del nostro brand e della nostra storia azienda” commenta Valentina Guatelli, marketing manager di Sambonet Paderno Industrie SpA. “da qui il desiderio di approcciare, per la prima volta, una campagna omni channel capace di lasciare il segno e trasmettere con forza ciò che meglio sappiamo fare: valorizzare l’arte dell’ ospitalità in ogni momento ed in ogni contesto” conclude Guatelli.
