“STORIE DELL’ARTE”: LA PRIMA SERIE PODCAST DEDICATA AI GRANDI PROTAGONISTI DELL’ARTE RACCONTATI IN VERSIONE INEDITA - MEDIA KEY
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“STORIE DELL’ARTE”: LA PRIMA SERIE PODCAST DEDICATA AI GRANDI PROTAGONISTI DELL’ARTE RACCONTATI IN VERSIONE INEDITA

Da sabato 1° giugno arriva su OnePodcast e su tutte le piattaforme di streaming audio “STORIE DELL’ARTE”, il nuovo podcast della giornalista Valentina Tosoni dedicato alla storia dell’arte e ai suoi protagonisti raccontati in versione inedita.

Un viaggio unico nel tempo per scoprire in cinque episodi abitudini, aneddoti e curiosità di alcuni tra i più grandi artisti dell’arte attraverso lenti originali, come il cibo, la moda, la musica: tendenze che riflettono cambiamenti sociali e culture delle varie epoche che hanno influenzato e ispirato l’arte e gli stili di vita dei Maestri. Ad arricchire ogni puntata preziosi contributi di numerosi ospiti, tra storici dell’arte, critici, editorialisti, speaker radiofonici, musicisti e cantautori, che si cimentano in letture inedite e racconti curiosi sui loro legami con gli artisti.

I protagonisti delle prime due puntate sono: Picasso (1º giugno) e Frida Kahlo (8 giugno).

«Ci sono milioni di storie poco conosciute, nascoste nelle pieghe della grande storia dell’arte, sono andata a cercarle e con l’aiuto di studiosi, artisti, cantanti, stilisti, ho percorso vie insolite per costruire nuovi ritratti dei maggiori maestri del Novecento – racconta Valentina Tosoni – Il Piatto preferito di Picasso rimarrà per sempre la Butifarra con fagioli, mangiandolo gli sembrava di affondare i denti nella realtà. Frida Kahlo in alcuni periodi della sua vita ha deciso di alternare agli abiti tradizionali messicani, abiti maschili, anticipando Armani e intuendo di poterli usare non solo come arma di seduzione. Andy Warhol, dagli anni ‘60, inizia a indossare sempre la parrucca, erano fatte a mano con capelli umani importati dall’Italia e divennero parte inscindibile della sua personalità. In ogni puntata, con l’aiuto di ospiti, il podcast racconta la grandezza artistica di alcuni maestri, analizza il linguaggio che scelsero per esprimerla e si sofferma nei segreti delle loro vite, perché sono i dettagli a fare la differenza e dietro a quello più misterioso, si nasconde l’originalità».

Al centro del primo episodio Picasso, raccontato nella puntata dal titolo “Cucinando con Picasso” che offre un curioso ritratto pop dell’artista che ha come filo conduttore il cibo. Intervengono nel corso della puntata: Nicola Savino, Concita De Gregorio, Ludovico Pratesi e Arnaldo Pomodoro.

Lo speaker radiofonico e conduttore televisivo Nicola Savino legge frasi celebri e brevi dichiarazioni tratte da lettere e interviste, come uno scritto con la ricetta della butifarra, alla sua maniera. Concita De Gregorio, editorialista di Repubblica, parla del rapporto di Picasso con le donne, in particolare con Dora Maar, artista a cui ha restituito la voce in un suo spettacolo teatrale e tra le protagoniste del suo podcast “Un’ultima cosa”: «Dora Maar è stata un’artista di grandissimo talento, che purtroppo viene ricordata come la compagna di Picasso. La loro è stata una relazione molto complessa. Era la donna che piange, ritratta da Picasso con la pelle verde, gli artigli, il cranio privo di una parte e chi era il chirurgo che gliela aveva asportata? Picasso. Diceva: “Ho migliaia di ritratti di Picasso, ma in nessuno sono io, sono tutti Picasso”». Lo storico dell’arte, Ludovico Pratesi, uno dei massimi esperti del maestro spagnolo, illustra le varie fasi del suo lavoro. Il grande artista Arnaldo Pomodoro, che era presente all’inaugurazione della mostra di Picasso del 1953, e che vide Guernica esposta a Milano, nella sala delle Cariatidi di palazzo Reale, la ricorda con grande emozione: «A Picasso la sala delle Cariatidi interessò particolarmente in quanto aveva esposto un quadro come Guernica, che era l’essenza della tragedia, descritta con le sue mani e pennelli in modo vigoroso, in un ambiente distrutto dai bombardamenti. Quindi, l’uno e l’altro, capolavoro e spazio, mettevano in dialogo due memorie completamente diverse, ma sempre inerenti alla guerra. La bellezza di questa sala, l’atmosfera che crea, rimane ancor oggi così intensa, grazie ai pochi interventi di restauro, che hanno lasciato evidenti i segni del passaggio crudele della storia».

La seconda puntata “Shopping con Frida” (sabato 8 giugno) è dedicata a Frida Kahlo: un racconto fresco che cerca di attualizzare la figura della grande artista messicana e si concentra sulla modernità che ha sempre espresso. Ricco di aneddoti, di curiosità, vive sul filo della divulgazione, con un linguaggio diretto e ordito con pregio. Parlano di Frida Kahlo: Daria Bignardi, Maria Grazia Chiuri, Francesca Alfano Miglietti e Brunori Sas.

La giornalista, scrittice, speaker radiofonica e conduttrice Daria Bignardi, legge frasi tratte dal diario di Frida. Maria Grazia Chiuri, Direttrice creativa della maison Dior dal 2016, che le ha dedicato la Dior Cruise collection 2024 con la sfilata a Città del Messico nel collegio di San Ildefonso, dove Frida studiò e incontrò l’amore della sua vita Diego Rivera, ricorda perché ha voluto ambientarla proprio lì: «Era importante per me tornare dove Frida ha sentito l’opportunità di diventare artista e sicuramente questo è successo quando ha incontrato Diego Rivera. Quel posto è un luogo magico, c’è un bellissimo affresco di Rivera, e anche se la sfilata dura pochi minuti, volevo celebrare tutto il suo lavoro, quanto mi ha influenzato e legato nella mia crescita lavorativa alla scoperta del Messico, un paese magico e surrealista con anche una grande scuola di fotografia. Volevo legarmi alla sua storia, perché è una storia che parte da lei, tutte le artiste donne partono dal loro corpo e come indossando abiti tradizionali del suo Paese, abbia fatto una precisa scelta identitaria, anche politica. Credo che questo sia difficile da spiegare solo attraverso la moda, ma la moda in realtà è un territorio che tocca molti aspetti, molte discipline e penso che Frida le abbia espresse al meglio”. La storica dell’arte Francesca Alfano Miglietti, definita “teorica di mutazioni legate ai linguaggi visivi”, illustra le varie fasi del lavoro artistico di Frida. Brunori Sas ha scritto la splendida canzone d’amore “Diego e io” dedicata alla coppia geniale Frida e Diego e si sofferma sulla nascita del brano: «Ho scritto “Diego e io” ispirandomi a una lettera di Frida Kahlo del settembre del ‘39, mai spedita, in cui parla di un’assenza e mi ricordava “La tua assenza è una sedia” di Piero Ciampi. La prima e seconda strofa le scrissi di getto, poi mi venne il dubbio di scrivere un pezzo su un personaggio che all’epoca era molto di moda, era divenuto incredibilmente pop e quindi anch’io ne avevo subito la fascinazione per lo stesso motivo. Quindi, forse alla ricerca di un’autorizzazione per la mia coscienza sempre critica, coinvolsi De Martino, che era stato da poco in Messico, aveva visitato i luoghi in cui Frida aveva vissuto, ed è riuscito a portare nella scrittura una sorta di realismo magico, oltre a rendere anche il senso pittorico di Frida Kahlo».

Si prosegue sabato 15 giugno con “Un giro in auto con Edward Hopper”, sabato 22 giugno con “Dal parrucchiere con Andy Warhol” e sabato 29 giugno con “Al Jazz club con Tamara de Lempicka”.

“STORIE DELL’ARTE” è un podcast di Valentina Tosoni, prodotto da OnePodcast e disponibile da sabato 1º giugno con la prima puntata su OnePodcast e su tutte le piattaforme di streaming audio.

Link al podcast: https://open.spotify.com/show/6lDWZfwWF7OAMGJHbzJ9AU