Il nuovo progetto realizzato in collaborazione con la Polizia Stradale, con il supporto di Kia e il Patrocinio di ACI e MIT
In Italia quasi tre incidenti stradali su quattro (il 71%) hanno come concausa la distrazione. A crearla è l’uso improprio dello smartphone quando si è al volante, una modalità che costa ogni anno molte vittime. E l’emergenza ormai riguarda soprattutto la dipendenza dai social. A diffondere questi dati è l’Istat e l’Automobile Club Italiano. Un dato preoccupante che il team di Quattroruote, da sempre impegnato nell’educare e diffondere una cultura di responsabilità al volante, ha deciso di approfondire e affrontare concretamente dedicando al tema un nuovo progetto di comunicazione e sensibilizzazione.
La nuova iniziativa – che prevede diverse fasi di sviluppo – si chiama “Stop Cellular”, è realizzata in collaborazione con la Polizia Stradale, con il supporto di Kia e il Patrocinio di ACI e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Il sondaggio di Quattroruote.it
Il primo step del progetto è stato un sondaggio, realizzato da migliaia di utenti su Quattroruote.it, che ha fotografato il rapporto patologico tra gli automobilisti italiani e lo smartphone.
Il 94% delle persone ha infatti ammesso di vedere “in continuazione” o comunque “spesso” altri automobilisti usare lo smartphone a mano libera durante la guida. Di contro, solo il 57% ha ammesso di farlo davvero: il 9% con l’auto in movimento, il 17% in coda e il 31% quando è parcheggiato. A risultare inquietante – spiega Quattroruote – è quel 3% di persone che dice di usare il cellulare per lo streaming di contenuti e quel 4% che addirittura interagisce sui social network. Da notare inoltre come l’11% delle persone ha ammesso di utilizzare lo smartphone senza connetterlo all’infotainment dell’auto, e metà di loro senza far neppure uso di cuffie o vivavoce aftermarket. Il 37% di chi manda messaggi non utilizza i sistemi di dettatura in vivavoce dell’assistente vocale. Il 40% ammette di usare il cellulare in auto per funzioni diverse dalla chiamata, tra cui la messaggistica.
Di fatto la realtà è che non ci si riesce a staccare dallo smartphone: più della metà degli automobilisti lo usa mentre guida. Una dipendenza che la persona riconosce come pericolosa, ma da cui non riesce a liberarsi, al punto da ammettere la possibilità di chiedere aiuto: il 75% degli intervistati, infatti, sarebbe “disponibile a utilizzare un dispositivo che inibisce alcune funzionalità del cellulare mentre si è alla guida”. Una sorta di alcolock per lo smartphone.
Il coinvolgimento degli studenti dello IULM
Il secondo step del progetto di Quattroruote coinvolge direttamente chi è più spesso protagonista del problema ovvero i giovani, categoria fortemente esposta a tale distrazione e all’abitudine di utilizzare lo smartphone alla guida. Per valorizzare il contributo creativo e innovativo delle nuove generazioni, riconoscendo in esse una capacità unica di proporre soluzioni originali e linguisticamente efficaci, capaci di sensibilizzare il pubblico in modo più incisivo e contemporaneo Quattroruote ha coinvolto gli studenti del corso di Creatività e Progettazione, Laurea in Comunicazione d’Impresa e Relazioni Pubbliche dello Iulm di Milano rendendoli protagonisti di un contest creativo dedicato proprio al tema “Stop Cellular”.
Il contest creativo su Instagram: votazioni aperte su @Quattroruote
I quattro progetti finalisti sono presentati sulla pagina Instagram @Quattroruote dove il pubblico è chiamato a votare l’idea di comunicazione più utile, innovativa, d’impatto. Quella che otterrà la preferenza degli utenti darà vita, grazie al supporto di Kia, ad una vera e propria installazione mobile diventando il punto di partenza di una importante campagna di sensibilizzazione che sarà promossa online, attraverso tutte le piattaforme e i canali di Quattroruote, e offline, con progetti editoriali e sul territorio, svelati prima dell’estate e sempre realizzati in collaborazione con la Polizia Stradale.
Il focus sul numero di giugno
L’annuncio del progetto “Stop Cellular” trova spazio in un ampio editoriale sul nuovo numero di Quattroruote giugno dove, per approfondire il tema e la complessità della cosiddetta dipendenza da “valanga social”, il giornale ha raccolto anche l’autorevole testimonianza dello psicologo e sociologo Paolo Crepet.

