SEIPA NEL SETTORE DEI CONGLOMERATI CON UN IMPIANTO HI-TECH PROGETTATO PER LA MASSIMA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE - Media Key
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SEIPA NEL SETTORE DEI CONGLOMERATI CON UN IMPIANTO HI-TECH PROGETTATO PER LA MASSIMA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Il Gruppo Seipa ha inaugurato a Roma un nuovo impianto per la produzione di conglomerato bituminoso, unico nel suo genere nel Lazio: è il primo a nascere con un tunnel di captazione integrato per l’abbattimento delle emissioni durante il carico sui camion. L’impianto, un Marini Top Tower 2500 Evo, è stato progettato e realizzato in tempi record nella sede storica di Via di Porta Medaglia 131, su un’area strategica di 55 ettari alle porte della Capitale.

Con questo investimento, Seipa —attivo dal 1968 nei settori estrattivo, ambientale e infrastrutturale— entra ufficialmente nel mercato della produzione di conglomerati bituminosi, completando la sua filiera industriale e rafforzando l’impegno verso un modello produttivo sostenibile.

«Questo nuovo impianto ci ha permesso di completare la filiera del nostro settore di azione, arrivando a coprire tutte le fattispecie di prodotti, anche quando si tratta di produrne con una totale o preponderante componente da riciclati» spiega Valter Ciaraffoni, Direttore Generale del Gruppo Seipa.

Il cuore tecnologico dell’impianto è rappresentato dal Marini Top Tower 2500 Evo, che garantisce una capacità produttiva fino a 200 t/h ed è dotato delle più avanzate soluzioni per il trattamento dei materiali riciclati (RAP), tra cui la tecnologia EvoDryer, candidata agli Intermat Innovation Awards 2024.

«L’obiettivo primario era quello di dotarci di un impianto con il minore impatto ambientale possibile, in linea con la filosofia produttiva del Gruppo, che a Roma è stato il primo del settore a portare avanti questo approccio sostenibile nella propria attività» prosegue il Direttore Generale del Gruppo Seipa.

«Il nostro impianto —evidenzia Valter Ciaraffoni— è il primo che nasce qui nel Lazio già completo di tunnel di captazione, proprio per minimizzare le emissioni: non è stato aggiunto successivamente, ma era già previsto dal progetto iniziale».

Il tunnel, progettato da Marini, consente il carico dei camion in un ambiente completamente chiuso: i vapori vengono aspirati e convogliati verso sistemi di filtraggio ad alte prestazioni. Una pesa a ponte di 24 metri, posizionata sotto i sili di stoccaggio (capacità complessiva 210 tonnellate), consente il carico preciso senza ulteriori soste. E sono in fase di implementazione ulteriori automatismi per ottimizzare il ciclo operativo e ridurre il rischio di incidenti.

La realizzazione dell’impianto ha rispettato tempistiche strettissime: «se guardo ai tempi di esecuzione posso dire che abbiamo compiuto un “mezzo miracolo”» racconta Ciaraffoni. «Il team di Marini —sottolinea— nel giro di un paio di mesi ha completato il lavoro, ovviamente potendo contare su tutto il supporto tecnico-operativo necessario da parte nostra».

Anche sul fronte normativo, Seipa ha anticipato i requisiti previsti nella Regione Lazio per l’utilizzo di materiale da recupero. «Per gli impianti di produzione dei conglomerati in cui viene recuperato il rifiuto, il Lazio presenta una particolarità normativa rispetto ad altre regioni, ovvero l’obbligatoria campagna di monitoraggio del COT (carbonio organico totale) dopo la messa in funzione dell’impianto: noi l’abbiamo già organizzata e ne documentiamo naturalmente i risultati» conclude il Direttore Generale del Gruppo Seipa.

La formazione degli operatori si è svolta direttamente in sito, mentre l’assistenza è garantita da Marini con servizio remoto attivo 24/7 e interventi in presenza tramite officina autorizzata ad Arezzo.

Con l’entrata in funzione del nuovo impianto, il Gruppo Seipa si posiziona come attore di riferimento per la produzione di conglomerati bituminosi nel Centro Italia, unendo sostenibilità ambientale, efficienza operativa e tecnologia di ultima generazione.