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Ritorno al futuro

Un nome emerso dal passato, con l’obiettivo di guardare avanti: l’indagine sugli ascolti torna a chiamarsi Audiradio e punta a dare un grande contributo allo sviluppo del mezzo.

Archiviato il 2023 con un fatturato pubblicitario di 400 milioni di euro e un incremento del +6,0% rispetto all’anno precedente, la radio ha vissuto una prima parte del 2024 all’insegna di alcune conferme e di importanti novità.

Le prime si riferiscono soprattutto alla raccolta pubblicitaria: nel primo quadrimestre il mezzo ha ulteriormente accentuato la sua capacità di catalizzazione delle risorse stanziate dagli spender e ha registrato, secondo le rilevazioni della società Reply per l’Osservatorio Fcp-Assoradio, una variazione del +10,3% in rapporto al corrispondente periodo di un anno prima.

“Nel confronto sul singolo mese (aprile 2024 vs aprile 2023) l’incremento è stato del +14,9%”, commenta Monica Gallerini, che dall’inizio dell’anno ha rilevato da Fausto Amorese la carica di Presidente di FCP-Assoradio, “il che consolida ulteriormente un trend già favorevole: siamo ovviamente molto soddisfatti, anche perché i quattro mesi consecutivi in territorio positivo ci consentono di chiudere il primo quadrimestre dell’anno con una variazione a doppia cifra.

La crescita è riconducibile al contributo di una pluralità di categorie merceologiche: una menzione particolare va ad Automotive, Telecomunicazioni, Alimentari, Turismo e Viaggi, Abitazione e Gestione Casa. L’entità dell’incremento registrato rispetto al primo quadrimestre 2023 non è l’unico dato positivo: sono infatti in crescita anche altri indicatori, che teniamo costantemente monitorati e che sono in grado di agevolare una corretta misurazione quali-quantitativa dell’operato dei nostri associati. È il caso del numero di annunci conteggiati in secondi (+10%), di quello degli spender che hanno investito nel mezzo (+11%) e delle campagne complessivamente pianificate (addirittura +20%)”.

Come sempre accade, anche il 2024 sarà caratterizzato dalle consuete occasioni di dialogo e confronto tra le varie componenti del mercato (per esempio RadioPlus, evento promosso dalla stessa FCP-Assoradio ed erede del ‘vecchio’ Radiocompass): ma, per un paio di ragioni, dal punto di vista delle emozioni e delle suggestioni sarà ancora più indimenticabile degli anni ‘normali’.

Tali ragioni sono essenzialmente riconducibili ad alcune specifiche ricorrenze. L’emittenza pubblica, infatti, spegnerà proprio quest’anno la centesima candelina della sua storia: nel mese di agosto sarà passato un secolo esatto dalla nascita ufficiale (avvenuta tramite Regio Decreto e autorizzazione del Ministero delle Poste) dell’URI-Unione Radiofonica Italiana, antesignana dell’attuale RAI, mentre il 6 ottobre il medesimo anniversario riguarderà la prima trasmissione della storia audiovisiva nazionale (per la cronaca, si trattava di un concerto di musica sinfonica).

Senza dimenticare che il 25 aprile scorso è stato celebrato il 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi: a questo grande pioniere della storia delle telecomunicazioni è stata dedicata dalla RAI una fiction dall’eloquente titolo Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo, andata in onda nella seconda metà di maggio e interpretata da Stefano Accorsi.

L’era di ERA

Per quanto concerne le novità, quella più importante chiama in causa la ricerca sull’audience radiofonica.

Dalla fine di aprile TER-Tavolo Editori Radio ha assunto la nuova denominazione ERA-Editori Radiofonici Associati, ha assegnato a Carlo Ottino la carica di Presidente e, soprattutto, ha avviato il processo di conversione da MOC (Media Owner Committee) a JIC (Joint Industry Committee), adeguandosi alle precise indicazioni di AgCom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).

La variazione è tutt’altro che formale e ha un risvolto sostanziale: a TER aderivano solo gli editori radiofonici, mentre in ERA saranno rappresentati – rispettivamente tramite UPA e UNA – anche gli utenti investitori e gli operatori della comunicazione (agenzie e centri media). “Con la creazione del JIC”, conferma Carlo Ottino, “prende il via un’altra importante fase di sviluppo del comparto radiofonico, che si allinea a tutte le currency del mondo dei media. Continueremo a dare il nostro contributo per consolidare il valore strategico del mezzo e per cogliere al meglio le opportunità, attuali e future, a disposizione del mercato”.

Dall’intesa fra gli organismi citati è nata la nuova Audiradio: il nome arriva dal passato (l’indagine sugli ascolti ha avuto tale denominazione dal 1988 al 2011), ma la volontà è quella di guardare al futuro mixando l’esigenza di continuità con ‘l’obbligo’ di prendere atto, a livello di metodologia di rilevazione, dell’irreversibile processo di digitalizzazione e di convergenza interdisciplinare che sta caratterizzando le modalità di fruizione dei contenuti.

Il primo mandato presidenziale è stato affidato ad Antonio Martusciello, che preannuncia “un’indagine mista, di tipo quantitativo e censuario, da realizzare attraverso l’SDK, strumento che rappresenta un significativo passo avanti rispetto a un modello meramente dichiarativo. L’ascolto sarà rilevato su tutti i dispositivi, su tutte le piattaforme di distribuzione e in tutte le modalità di fruizione (live e on demand). L’intento è quello di restituire al mercato una fotografia realistica dell’intero universo di riferimento, rappresentando in modo capillare l’ascolto di tutte le emittenti e consentendo l’accesso ai servizi di rilevazione a tutti gli editori radiofonici che operano in Italia”.

Radio events

La disponibilità degli spender pubblicitari ad allentare i cordoni della borsa, l’organizzazione di convegni e incontri d’approfondimento e la possibilità di avere a disposizione un’indagine sugli ascolti particolarmente rigorosa e super partes sono elementi importantissimi, che concorrono a incidere in modo rilevante sul percorso di crescita del mezzo in esame. Detto questo, è evidente che a fare realmente la differenza, in questo come in ogni altro settore, sono soprattutto i competitor. È da essi che devono continuare ad arrivare le idee, la qualità, la spinta progettuale e innovativa indispensabili per non disperdere mai quel patrimonio di credibilità e di ‘doppia fiducia’ (quella degli ascoltatori e quella delle aziende investitrici) su cui la radio può contare da diverso tempo.

Dando quasi per scontato l’elevato livello qualitativo medio della programmazione lineare, è anche e soprattutto nell’integrazione con altri mezzi e strumenti che lo spirito propositivo degli editori radiofonici si palesa con particolare evidenza. Il tutto con la fondamentale precisazione che ‘convergenza’ non è necessariamente sinonimo di ‘tecnologia’: si pensi agli eventi ‘fisici’, da anni terreno fertilissimo – in virtù della loro capacità di far vivere esperienze immersive particolarmente emozionanti – per l’accentuazione della popolarità delle principali emittenti.

Come sempre, appare particolarmente attiva RTL 102.5, da tempo indiscussa leader del ranking nazionale degli ascolti: anche nella prima parte di quest’anno, l’emittente presieduta da Lorenzo Suraci ha legato il suo nome a numerosi eventi in diversi settori, tra i quali lo sport e, in particolare, il tennis. Dal 4 al 19 maggio RTL 102.5, Radio Zeta e RTL 102.5 News si sono alternate nel garantire, con programmi e collegamenti quotidiani dal Foro Italico di Roma, un evento molto atteso – nonostante il forfait di Jannik Sinner e Matteo Berrettini – come gli Internazionali BNL d’Italia.

La radio ufficiale del torneo ha anche offerto agli ascoltatori la possibilità di aggiudicarsi, visitando la sezione ‘Special & Contest’ di RTL 102.5 Play, i preziosi biglietti d’accesso alle tribune.

Fra le recenti iniziative di Radio Kiss Kiss, anch’essa stabilmente ai ‘piani alti’ del mercato radiofonico italiano, ne spicca una sintonica con quella che per l’emittente napoletana è una vera e propria vocazione: il rispetto per il benessere degli animali.

A metà aprile, infatti, Radio Kiss Kiss ha svolto il ruolo di media partner di Quattro Zampe in Fiera e ha ribadito che la partnership è andata ben oltre il semplice supporto mediatico, per abbracciare quello che l’emittente stessa definisce ‘un valore fondamentale’ della propria identità.

L’impegno in questa direzione si manifesta anche attraverso programmi dedicati come ‘Kiss Kiss Bau Bau’, che fornisce consigli e informazioni utili per prendersi cura degli amici a quattro zampe. All’evento di Napoli Radio Kiss Kiss è stata presente sia online sia sul luogo fisico, con un apposito stand situato presso la location fieristica e finalizzato a garantire la massima visibilità e a coinvolgere il pubblico, anche attraverso un contest fotografico che ha permesso di selezionare la mascotte della prossima edizione. Gli ascoltatori hanno anche avuto l’opportunità di accedere gratuitamente alla fiera, rispondendo alla call to action lanciata durante i programmi in diretta.

“Siamo impegnati da sempre”, conferma Lucia Niespolo, Presidente ed Editore di Radio Kiss Kiss, “in iniziative volte a sensibilizzare il nostro pubblico sul tema dei bisogni e del benessere degli animali, che oggi hanno un ruolo sempre più rilevante nella quotidianità delle persone. Nel nostro palinsesto diamo ampio spazio a programmi che possono contribuire a una corretta opera di educazione sull’argomento”.

Grande successo anche per Radio Italia Live – Il Concerto: la sera del 15 maggio scorso la Piazza del Duomo di Milano ha accolto ben 20mila persone, che hanno sfidato anche il maltempo per assistere alle esibizioni di dodici celebri artisti e ascoltare una quarantina di brani. Organizzato da Radio Italia e realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, l’evento ha visto Isybank, la banca digitale del Gruppo Intesa Sanpaolo, svolgere il ruolo di Presenting Partner, sia in questa occasione sia alla fine di giugno, per il primo approdo in assoluto di Radio Italia Live nella città di Napoli: un’ulteriore conferma del solido rapporto di partnership già esistente fra i due attori coinvolti e dell’interesse del colosso bancario a legare il suo nome alla grande musica italiana. Per chi non si è recato in Piazza del Duomo ma voleva comunque seguire il concerto c’era solo l’imbarazzo della scelta: l’evento è stato coperto in diretta da Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Italia Tv (visibile sul Digitale Terrestre, su Sky, su TivùSat e via satellite su Hot Bird), da Sky Uno e da TV8. La fruizione in streaming è stata garantita da radioitalia.it e da Now, senza dimenticare le app ufficiali di Radio Italia (per iOS, Android, Huawei) e i dispositivi Echo, lo Smart speaker di Amazon. Come sempre, l’iniziativa ha avuto un’impronta che i vertici dell’emittente definiscono ‘100% Social’, grazie alle pagine ufficiali di Radio Italia su Facebook, Instagram, TikTok e X.