PRS Mediagroup alla prova del futuro - Media Key
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PRS Mediagroup alla prova del futuro

La concessionaria, attiva sul mercato da 50 anni, continua a trasformarsi e a innovare il mercato italiano della pubblicità con soluzioni costruite su misura per i clienti.

Fondata nel 1969 dall’intuizione e dalla visione della poliedrica personalità del Prof. Ricas, PRS Mediagroup è la concessionaria 100% italiana che rappresenta un pezzo di storia della pubblicità nel nostro Paese. Dal 1972 le sue attività si sono consolidate e diversificate, sia nell’ambito della vendita pubblicitaria multimediale sia in ambito editoriale, sotto la guida imprenditoriale, strategica e coraggiosa dell’attuale Presidente Alfredo Bernardini de Pace. Una realtà che da una decina di anni a questa parte ha gestito con successo il passaggio generazionale sia dal punto di vista del rinnovamento e dell’ampliamento dell’offerta commerciale sia dal punto di vista dell’organizzazione interna. Una transizione graduale ma determinata di cui l’Amministratore Delegato Filippo Bernardini de Pace è stato uno dei principali fautori: dal debutto nel Digital Out of Home, ai rapporti con le principali piattaforme di streaming fino all’utilizzo di nuovi ‘supporti’ per la comunicazione. Una capacità di cambiare pelle che non solo è nel DNA della concessionaria ma che rappresenta per PRS una garanzia di equilibrio e solidità. Ne abbiamo parlato con lui.

Come nasce PRS Mediagroup e che tipo di realtà è diventata oggi?

Filippo Bernardini de Pace: PRS Mediagroup è stata fondata nel 1969 e opera nella rete degli spazi pubblicitari da oltre 50 anni. È cresciuta sotto la guida del Presidente, mio papà, e oggi siamo tra le poche concessionarie indipendenti rimaste sul mercato. Quando è nata, PRS ha iniziato gestendo periodici di nicchia fino a guadagnare la fiducia dei più prestigiosi editori quali Mondadori, Rizzoli, Hachette, Segesta, De Agostini Rizzoli Periodici e Rai. Nel corso degli anni ’90 mio padre intuì il grande potenziale del mercato pubblicitario generato dalle televisioni areali e poi da lì, ovviamente, si è sviluppato il mondo della comunicazione, fino ad arrivare ai giorni d’oggi in cui abbiamo rapporti con i più importanti broadcaster italiani e internazionali, da Warner Bros. Discovery con tutto il segmento dei canali KIDS, alla CEI con TV2000, da DeAgostini a Paramount (con cui recentemente abbiamo firmato un contratto per Pluto Kids), passando per Sportitalia, Immedya Network, Gruppo Sciscione e Radio Sportiva. Abbiamo una filosofia aziendale molto snella e dinamica che, a mio parere, è fondamentale per anticipare i trend del mercato e, soprattutto, siamo stati bravi ad approcciare in modo corretto la crossmedialità, che ci permette di proporci a qualsiasi tipologia di cliente.

Quali sono le vostre principali caratteristiche e quali i punti di forza che vi distinguono nel panorama italiano?

Filippo Bernardini de Pace: Tutti i lunedì facciamo delle riunioni non troppo istituzionali – integrate, chiamiamole così – dove lavoriamo insieme e parliamo delle opportunità, dei problemi, delle cose da fare. La condivisione e la circolazione delle informazioni tra tutti i reparti è una delle nostre linee guida; ci deve essere collaborazione perché accelera i processi, anche quelli decisionali che prendiamo tutti i giorni. Un’altra delle nostre caratteristiche è la velocità di esecuzione: considerato come si muove il mercato oggi, la nostra azienda ha un’impostazione veloce e reattiva per rispondere alle esigenze dei clienti e per non perdere delle opportunità. Da quando siamo nati abbiamo sempre fatto numeri positivi. Step by step, giorno dopo giorno costruiamo il nostro fatturato; il nostro anno è una maratona, lunga e faticosa e i nostri non sono ‘semplici’ venditori, ma dei partner strategici per i clienti.

Come si articola la vostra offerta?

Filippo Bernardini de Pace: La nostra offerta si articola in modo molto ampio e integrato perché oggi siamo attivi su tutti i fronti del mondo della comunicazione, con un approccio nuovo rispetto al passato. Puntiamo su una visione moderna, che abbraccia la crossmedialità e valorizza la complementarità tra i diversi mezzi che compongono la nostra offerta – TV-Radio, Digital, Digital out of home, eventi e progetti speciali.

Tra i media tradizionali dedichiamo grande attenzione alla radio, un mezzo che nonostante tutti i cambiamenti rappresenta una costante perché è molto veloce e immediato; abbiamo Radio Sportiva che a dicembre compirà il suo quindicesimo compleanno e che ci sta dando grandi soddisfazioni, anche in vista delle imminenti Olimpiadi. E poi la radio, in un Paese fatto di regioni, di città e di paesi è, ovviamente, sinonimo di territorio; nel 2008 abbiamo acquisito CNR (Channel News Radio) con tutte le emittenti che compongono il circuito, per andare a parlare alle persone. Non ultima, la storica Radio LatteMiele, di cui siamo anche editori. La nostra offerta televisiva – con i canali TV2000, Sportitalia, AlmaTV, Donna e Travel, in chiaro e sul digitale terrestre – è variegata e trasversale. Per Warner Bros. Discovery gestiamo tutta la parte dedicata al mondo Kids (K2, Frisbee, Cartoon Network e Boomerang) che – insieme a DeA Kids e DeA Junior, del Gruppo DeAgostini – ci permettono di coprire il 50% del mercato bambini, a cui, sempre in un’ottica crossmediale, abbiamo affiancato strategicamente anche l’offerta digitale di Pluto Kids.

Siamo presenti anche nel mondo gaming con due applicazioni: Kidoz, dedicata al mondo Kids, ci dà risultati eccellenti soprattutto in termini di VTR e reach e il ‘fratello maggiore’ Prado – dedicato, invece, a un target allargato – dalle cui campagne abbiamo un grande riscontro in termini di traffico e di permanenza in pagina.

Venendo all’outdoor, dal 2019, abbiamo ampliato l’offerta anche al retail media e siamo sbarcati nelle più importanti gallerie commerciali italiane, diventando leader nel mondo del Digital out of home, con oltre 400 impianti digitali all’interno di circa 80 centri commerciali nelle principali città italiane – dal Centro di Arese (tra i più grandi d’Europa) all’appena inaugurato MaxiMall Pompeii – per un totale di 300 milioni di visitatori all’anno. Sempre in quest’ambito, siamo partner di MediaOne, per cui gestiamo la domination della stazione Cadorna di Milano.

Ma non finisce qui. Con Quotidiana avete messo a punto un’offerta che dà una seconda vita alle edicole. Ci racconta in cosa consiste e perché nasce?

Filippo Bernardini de Pace: Si tratta di una partnership importante, di cui abbiamo iniziato a parlare più di un anno fa, che è il frutto non solo delle relazioni e dei risultati che PRS ha ottenuto negli ultimi tempi ma anche della nostra capacità di osservare il contesto e cogliere nuove opportunità di comunicazione, soprattutto in una città come Milano. Non avendo a disposizione una forza vendita, Quotidiana cercava un partner commerciale; gli siamo piaciuti e abbiamo iniziato subito alla grande con un progetto realizzato per Disney che è stato un importante successo. A maggio scorso abbiamo utilizzato l’edicola di Piazzale Lavater per un teaser dell’uscita nelle sale del nuovo film Lilo & Stitch; abbiamo creato un touch point – una vera e propria installazione on field – visivamente molto impattante, con la possibilità di acquistare il merchandising all’interno dell’edicola. L’iniziativa ha generato un altissimo engagement di pubblico, richiamando fortissima affluenza di persone, tra famiglie con bambini, addetti ai lavori e influencer, grazie ai quali è diventata anche virale sui social. L’edicola non è solo un mezzo ma anche un’esperienza sociale perché fa rinascere punti di interesse e di aggregazione fondamentali per la città e i cittadini. E, a questo proposito, insieme a Quotidiana stiamo ragionando anche con il Comune di Milano perché le edicole possono rappresentare un’importante risorsa per gestire il flusso di turisti che arriverà in città per i Giochi Olimpici Invernali.

Alla luce di tutto ciò, quali sono i vostri clienti/partner ideali?

Filippo Bernardini de Pace: Il bello è che oggi, secondo me, non dobbiamo porci limiti. Finora ci siamo concentrati di più sul largo consumo, essendo il settore che utilizza principalmente il retail media e la televisione e, storicamente, sul settore Kids. I ‘nuovi’ mezzi, come le edicole, ci consentono di approcciare anche altri settori, come quello del lusso. Faccio sempre questo paragone con l’oceano: i clienti sono infiniti perché ogni giorno possono nascere nuove opportunità e noi dobbiamo essere pronti a intercettarle perché oggi abbiamo una varietà di offerta per poter fare un ottimo lavoro. Tutti i nostri mezzi sono complementari l’uno all’altro e questo ci dà la possibilità di creare dei progetti mirati, su misura per i clienti.

Come si riflettono i vostri valori all’interno dell’azienda?

Filippo Bernardini de Pace: In PRS investiamo molto sulle persone e crediamo nella crescita dei giovani talenti. A questo scopo abbiamo attivato delle partnership con i principali Atenei – dall’Università Cattolica, dove siamo partner del Master in Comunicazione, alla Luiss fino alla Bocconi – per portare nuove energie nel mondo della pubblicità. Quando presentiamo la figura dell’agente commerciale, gli studenti – che sono spesso più orientati al marketing – sono scettici ma quando vedono in pratica quello che c’è da fare, si appassionano. La passione è, infatti, un elemento fondamentale per noi. Il nostro è un lavoro H24 e le persone vengono in azienda perché hanno voglia di farlo, perché si divertono e non perché devono. L’azienda per i ragazzi e le ragazze deve essere come una seconda casa, un posto in cui si trovano bene. Oggi, tra persone che lavorano qui da oltre 30 anni e che sono delle istituzioni nel mondo della comunicazione – come il nostro Vice Presidente Gaddo della Gherardesca e Claudio Noziglia – e giovani innesti siamo circa un’ottantina, riuscendo a creare il giusto mix.

Il mondo della comunicazione è molto dinamico e io – al di là dello smart working, che pure adottiamo – credo molto nel lavoro di team, nella condivisione; non puoi lavorare sempre a distanza, bisogna parlarsi, bisogna raccontarsi altrimenti è difficile essere propositivi. Gli stimoli e le idee arrivano dallo scambio, dall’incontro, magari anche casuale. Un altro elemento è la flessibilità; chi lavora con noi deve saper fare tante cose e sono contento di vedere che questa è una richiesta specifica che le persone più giovani fanno nei colloqui. In PRS hanno l’opportunità di acquisire competenze diverse e di affrontare ogni giorno sfide che portano a risultati. Non svelerò quale, ma uno dei nostri uffici ha inventato dei ‘segnali’ in codice – il suono di un tamburello o di un campanello – che si ripetono ogni volta che chiudiamo un bel progetto! Mi piace questo tipo di entusiasmo e creatività e sono contento dell’ambiente che, come AD, ho contribuito a creare. Dopo un’esperienza all’estero, in Publitalia, in PRS ho iniziato da zero, facendo tutto il percorso, lavorando a stretto contatto con i manager più esperti e crescendo ogni giorno al fianco di mio padre, il nostro Presidente. Claudio Noziglia è stato uno di quelli che mi ha spinto ad apportare i cambiamenti necessari per espandere la nostra struttura commerciale. Per me tutte le persone che lavorano all’interno dell’azienda contano e il nostro interesse è farle crescere e motivarle, così come per me tutti i clienti e tutti i contratti sono importanti, sia quelli da un milione di euro sia quelli da mille euro. Sappiamo quanto sia difficile creare e produrre fatturato al giorno d’oggi e quanto sia complicato trovare e portare sul mercato nuovi mezzi. Bisogna tutti insieme difendere il nostro passato per costruire un solido presente. Questo è il nostro obiettivo.

Cosa c’è nel futuro di PRS Mediagroup?

Filippo Bernardini de Pace: Il mondo è cambiato e continua a cambiare così velocemente che diventa sempre più difficile stare al passo coi tempi. Quindi il futuro, secondo me, è la continuazione del passato, degli insegnamenti e dell’esperienza che tutt’oggi il Presidente Alfredo Bernardini de Pace ci dà tutti i giorni. Noi, sia come azienda sia come persone, dobbiamo vivere il presente, dobbiamo essere pronti e rispondere velocemente alle richieste dei clienti. Forse uno dei limiti di questo mondo e/o di questa azienda è che non possiamo mai togliere il piede dall’acceleratore, dobbiamo lavorare con costanza, per tornare alla metafora della maratona lunga e faticosa; se ci distraiamo un attimo, corriamo il rischio di essere sorpassati. Perciò ribadisco che per me il futuro significa vivere il presente, stare al passo coi tempi e rimanere sempre aggiornati.

Come PRS non dobbiamo mai smettere di evolverci, che è quello che stiamo facendo ed è quello che oggi ci permette di dire che se siamo sul mercato da 50 anni, ci sarà un motivo; significa anche che se non abbiamo sempre fatto le scelte giuste, abbiamo sempre avuto la capacità di saperci trasformare, adattare, osservare dove andava il mondo e capire quali fossero le opportunità.

Nel futuro mi auguro di mantenere questa condizione di solidità. Ripeto sempre che non dobbiamo mai innamorarci dei mezzi, perché siamo una concessionaria e dobbiamo essere capaci di cambiare pelle ogni volta che serve. L’importante è esserci quando le cose cambiano e farsi trovare pronti. E credo che fino a oggi ci siamo riusciti bene.