Processi 152, mostra a cura di Caterina Borelli e Anna Cestelli Guidicon le opere di 20 borsisti - Media Key
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Processi 152, mostra a cura di Caterina Borelli e Anna Cestelli Guidicon le opere di 20 borsisti

Sara Barquinero, Joel Blanco, Inés Cámara Leret, Adrián Salvador Candela, Massimiliano Casu, Bruno Delgado, Juan de Salas, El Primo de Saint Tropez, FOD (Francisco Olivares Díaz), Vicente Funes, Iñigo García Odiaga, Blanca Gracia, Ester Guntín, Antoni Hervàs, Javier Moreno, Fabián Ramos, Pilar Recio Bazal, Regina Rivas, María Ruido, Minou Schraven

Sara Barquinero – Letteratura 
Zaragoza, 1994. Dottoressa in Filosofia, ha discusso una tesi sul concetto di sublime in Kant presso l’Universidad Complutense di Madrid (2023). Come scrittrice, ha pubblicato Terminal (Milenio, 2020), Estaré sola y sin fiesta (Lumen, 2021) e Los Escorpiones (Lumen, 2024). Instagram: @sarabarq

Joel Blanco – Design    
A Coruña, 1991. Joel Blanco è un artista e designer che indaga la cultura delle reti, l’arte contemporanea e la cultura popolare di internet. Realizza progetti nell’arte, nel design, in curatela, strategia e ricerca. Utilizza la visualizzazione di scenari futuri e altre metodologie di design per aiutare le organizzazioni a immaginare futuri possibili. Nel 2022 stato riconosciuto dalla rivista Forbes come uno dei 40 migliori anticipatori di Spagna, e ha ricevuto diversi premi, tra cui il Neo2 Designers Awards 2020 e il Best of España – 34 talentos del diseño y el arte de AD 2022. Siti web: joelblanco.com, businessserio.com, y3k.es, Instagram: @joeldeblanco

Inés Cámara Leret – Arti Plastiche e Visive                  
Madrid, 1990. Vive e lavora a Madrid. Laureata in Belle Arti presso l’Università Complutense di Madrid e l’Akademie výtvarných umení (Praga). Nel 2015 ha conseguito un Master presso la University of the Arts London. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei come il Victoria & Albert Museum, Somerset House, Copperfield Gallery e Intermediae Matadero Madrid. Ha svolto numerose residenze, tra cui: CC Las Cigarreras, Centro Internacional de Cultura Contemporánea Tabakalera e Matadero Madrid. Sito web: inescamaraleret.com, Instagram: @inescamaraleret

Adrián Salvador Candela — Design     
Valencia, 1989. Si forma in Fashion Design and Textiles presso la Central Saint Martins e si laurea in Design Industriale all’Università CEU-Cardenal Herrera. Completa la sua formazione con un Master in design della pelle, grazie a una borsa della Fondazione Loewe, e un altro in Gestione Culturale presso la UOC. Ha lavorato per marchi come Adolfo Domínguez e J. Mendel. Nel 2011 fonda il suo marchio personale, focalizzato sulla slow fashion e la sostenibilità, che evolve poi in ESTUDIO SAVAGE, uno studio creativo che promuove l’artigianato contemporaneo. Dal 2016 combina il proprio progetto personale con l’insegnamento e, dal 2018, dirige il Master in Artigianato Contemporaneo presso Barreira Arte + Diseño. Collabora a conferenze sull’artigianato contemporaneo ed è collaboratore di Architectural Digest Spain dal 2019. Sito web: estudiosavage.es, Instagram: @adriansalvadorcandela @estudiosavage

Massimiliano Casu – Audiovisivi e Arte sonora
Cagliari, 1981. Creatore, ricercatore e produttore culturale, vive a Madrid dal 2006. Sviluppa una pratica artistica legata alla critica e all’azione sociale, attraverso tecniche, metodologie e linguaggi del teatro documentario, della musica elettronica, dell’arte sonora e della performance. Il suo lavoro propone deviazioni oltre i confini del mondo dell’arte istituzionale, trovando nei riti popolari — siano essi rave party, feste di paese, rivolte sociali o cerimonie magiche — strumenti per ripensare la realtà e moltiplicare i mondi possibili. Dal 2011 sviluppa progetti individuali e collettivi in collaborazione con istituzioni culturali in Europa e America Latina. Si è formato in architettura e comunicazione tra Italia e Spagna, sviluppando esperienza di ricerca e insegnamento con il gruppo Hypermedia (Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid) e il gruppo di Sociologia Ordinaria (Facoltà di Scienze Politiche e Sociologia dell’Università Complutense). Sito web: massimilianocasu.com, Linktree: @massimilianocasu – Instagram: @massi.casu

Bruno Delgado – Audiovisivi    
Siviglia, 1991. Regista e artista-ricercatore con formazione in architettura. La sua pratica interdisciplinare si fonda su ricerche sperimentali legate alla materialità e specificità del mezzo cinematografico, inteso come processo luminoso situato in contesti determinati. Realizza film, ambienti di proiezione, performance e pubblicazioni. I suoi lavori sono stati presentati in festival come Rotterdam, Punto de Vista o Vila do Conde. Ha svolto residenze in centri come WIELS, Liaison of Independent Filmmakers of Toronto, Matadero Madrid, BilbaoArte, Centre for Contemporary Arts Glasgow e Museu de Belles Arts de Castelló.

Juan de Salas– Letteratura      
Madrid, 1999. Poeta, è laureato in Storia dell’Arte presso l’UCM (Universidad Complutense de Madrid) e ha conseguito un master in Teoria e Critica della Cultura presso la UC3M (Universidad Carlos III de Madrid). È stato ricercatore in Musei e Fondi Documentali e in Paesaggio Urbano e Intervento nello Spazio Pubblico presso il Comune di Madrid. Ha lavorato come documentarista e co-curatore per la Fundación Arquitectura–COAM (Ordine Ufficiale degli Architetti di Madrid) nel ciclo di conferenze «ArquitectAs. Pioneras de la arquitectura española» e fa ancora parte del team del Progetto I+D dell’Istituto di Filosofia del CSIC, «Genere e cultura tecnologica attraverso l’arte e la rappresentazione». Nel 2022 ha pubblicato con l’editore Ultramarinos il volume Los reales sitios, finalista del Premio Nazionale di Poesia Giovane «Miguel Hernández». Ha ricevuto un Aiuto alla Creazione Letteraria dal Ministero della Cultura e, nell’ottobre 2024, ha partecipato alla Residenza Letteraria Finestres.

El Primo de Saint Tropez (Jesús Antonio Barranco García) – Arti Vive  
Madrid, 1969. El Primo de Saint Tropez è l’eteronimo con cui l’attore Jesús Barranco lavora nell’ambito delle Arti Performative dal 2016. Con altri artisti ha ideato progetti per spazi non convenzionali, muovendosi tra sacro e profano, devozionale e queer, politico e contemplativo. Formatosi al Teatro de Cámara di Madrid, partecipa in produzioni del Teatro de la Abadía, CDN, Teatro Español, CNTC e in compagnie di creazione contemporanea.
È membro fondatore dei collettivi di creazione Armadillo (2004) colectivoarmadillo.blogspot.com e Números Imaginarios (2013) losnumerosimaginarios.com. Laureato in Filologia Ispanica, sta attualmente preparando una tesi di dottorato in Arti Performative. È stato docente di formazione attoriale presso le Università di Alcalá de Henares, Carlos III e Complutense di Madrid, nonché in altri centri indipendenti.    
Con l’eteronimo Fedón ha coordinato un progetto multidisciplinare tra il 2004 e il 2010 con 28 artisti di diverse discipline: ophelia.es/fedon.

FOD (Francisco Olivares Díaz) Arti Visive      
Puerto Lumbreras, 1973. Dopo la laurea in Belle Arti a Granada, ha vissuto a Madrid, Parigi e Roma. Attualmente vive e lavora a Madrid. Dalle sue prime mostre in gallerie spagnole come T20, Ad Hoc e la brasiliana Ybakatu, ha sviluppato progetti presso La Conservera, la sala Verónicas o Tabacalera di Madrid. Dal 2021 collabora con la galleria Juan Silió. È presente regolarmente dal 2003 in fiere e biennali come ARCO, Manifesta 8, Artissima, MACO, SP Arte o Volta. Nel suo lavoro rilegge i principi estetici del Bauhaus      esplorando la relazione tra spazio, supporto e colore a partire da riferimenti essenziali della costruzione-decostruzione-distruzione di Gordon Matta-Clark o Imi Knoebel. Le sue opere mostrano un’attenzione all’evoluzione della linea geometrica che parte da Mondrian o Palazuelo, seguendo un orientamento segnato da simmetria, proporzione e prospettiva architettonica. Partendo dalla memoria, l’artista esplora nuove vie per un’opera in cui architettura e ricordo diventano protagonisti. Siti web: fodfodfod.com, Tabacalera – FOD, galeriat20.com, juansilio.com, naveoporto.com, Sala Verónicas, Instagram: @fodoff

Vicente Funes – Beni Culturali 
Murcia, 1965. Coordinatore della Comicteca e delle strategie digitali della Biblioteca Regionale di Murcia (BRMU). Diplomato in Biblioteconomia e Documentazione e laureato in Documentazione presso l’Università di Murcia. Sotto la sua direzione, la Comicteca BRMU è diventata un punto di riferimento nella promozione della cultura attraverso il fumetto. Le linee guida da lui sviluppate sono state tradotte in portoghese dal governo di San Paolo e hanno ispirato la creazione di comicteche in Spagna e in America Latina.
Gestisce le reti sociali della BRMU (premiate con l’IFLA/PressReader International Marketing Award 2020 per la campagna #ViveenlaBRMU) e ha curato quelle dell’azienda Infobibliotecas dal 2016 al 2022.
Ha collaborato con diversi media come critico di fumetti e saggista su temi culturali e bibliotecari, e tiene corsi e conferenze su fumetto, gestione culturale e social media.   
Sito web: https://www.tebeosfera.com/autores/funes_hernandez_vicente.html

Iñigo García Odiaga – Architettura      
Bilbao, 1977. Architetto presso l’ETSA (Escuela Técnica Superior de Arquitectura) di Donostia EHU, dove è professore di Progetti Architettonici. Ha pubblicato diversi articoli di ricerca e libri come La Vivienda Productiva e La Piel Mediadora. È socio dello studio VAUMM, che opera all’incrocio tra costruzione, ricerca e analisi della struttura territoriale. Il lavoro dello studio è stato pubblicato su numerosi libri e riviste nazionali e internazionali come Mark, Capba, Pasajes de Arquitectura y Crítica, C3, Summa+, Detail, On Diseño e Future. Le sue opere sono state esposte in mostre collettive come 22 Couples & Co, Mirror Stories of Spanish Architecture (2000–2015) presso l’Ambasciata di Spagna a Berlino, e nella mostra itinerante ABOVE MM – architettura oltre il 2000. Tra i riconoscimenti ricevuti: la nomina al Premio Mies van der Rohe nel 2013 e nel 2022, finalista al XXI Premio di Ceramica ASCER e selezionato alla XII e XIII Biennale Spagnola di Architettura e Urbanistica (2013, 2015).

Blanca Gracia – Arti Plastiche e Visive             
Madrid, 1989. Laureata in Belle Arti presso l’Universidad Complutense di Madrid, ha svolto parte dei suoi studi nel Nuovo Messico (Stati Uniti). La sua pratica artistica abbraccia il disegno, il video, l’installazione e la scenografia. Attraverso un universo personale influenzato da miti, folklore e cultura popolare, affronta problematiche sociali legate alla contemporaneità. Tra le sue mostre personali si segnalano Cabeza de Lobo (Sala de Arte Joven), Plátano de Sombra (Twin Gallery), Sizigia (Galería Ángeles Baños), Acmé en dos variaciones (Centro Párraga) e Panta Rei o los objetos desobedientes (Centro de Arte de Alcobendas). Ha esposto anche in contesti collettivi come la Cooke Latham Gallery (Londra), Fabra i Coats (Barcellona), MUSE (Trento), Matadero (Madrid), La Casa Encendida e il Museo di Cáceres. Ha partecipato a fiere come ArcoMadrid, Frieze (Londra) e Zona Maco (Messico). Ha ricevuto premi e borse tra cui la Residenza a Gasworks (2023), il Premio di Produzione Primera Fase (2022), una residenza annuale al CRA Matadero (2019) e Generaciones 2017. Instagram: @blanca.gracia

Ester Guntín – Arti Sceniche    
Barcellona, 1991. Regista e coreografa. Laureata in Scienze Umane ha conseguito il Master in Studi Comparati (Arte, Letteratura e Filosofia) presso l’Università Pompeu Fabra, e in Coreografia presso l’Institut del Teatre di Barcellona. Il suo lavoro si muove tra danza e immagine, utilizzando il movimento, il disegno dello spazio e la drammaturgia per andare oltre la coreografia. Dal 2020 ha presentato diversi lavori: Ararat (2020), Terra Rhapsody (2022) e Quiso negro (2024). Nel 2023 vince il Premio di Danza dell’Institut del Teatre con Quiso negro, presentato in anteprima al Festival Grec nel luglio 2024. Nello stesso anno dirige anche Azul como una naranja, la sua prima regia scenica di un’opera in piccolo formato presso il Gran Teatre del Liceu. Le sue opere sono state presentate in spazi e festival come: Festival Grec, Gran Teatre del Liceu, CCCB – Centre de Cultura Contemporània de Barcelona, Tanzlabour ULM (Germania), Rotterdam International Duet Choreography Competition – RIDCC (Olanda), FERIA ARCO (Madrid), Festival Sismògraf Olot, Estruch Choreographic Contest (Barcellona), ACT Festival (Bilbao), e Quinzena de Dança de Almada (Portogallo). Ha collaborato con Marcos Morau (La Veronal), V.V.A.A. Collective, Silvia Delagneau, Marta Pazos, Joan Morey, tra gli altri. Sito web: esterguntin.com, Instagram: @esterguntin

Antoni Hervàs – Arti Plastiche e Visive
Barcellona, 1981. Ha studiato Belle Arti all’Università di Barcellona (2006). Tra le sue mostre personali si segnalano: Hércules en la luna, Espai Cultural Caja Madrid, Barcellona (2012); El Misterio de Caviria, La Capella, Barcellona (2016); Sausages, Okela, Bilbao (2020); Copacabana, The Ryder Projects, Madrid (2021); The Awakening al The Green Parrot, Barcellona (2022) e a Human Resources, Los Angeles (2023); Máquinas del tiempo al Centro d’Arte Santa Mònica, Barcellona (2024). Hervàs ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui: PUNK. Le sue tracce nell’arte contemporanea, MACBA (2016); Generaciones 2018 a La Casa Encendida, Madrid; Humor absurdo CA2M, Móstoles; Itinerarios XXVI Fundación Botín, Santander (2021); Panorama 21 MACBA, Barcellona; La máscara nunca miente CCCB, Barcellona; Otro fin; el resto El Born Centre de Cultura i Memòria, Barcellona (2022); Where Will We Go From Here? FKV, Germania (2022); Morimos de amor a Halfhouse (2024). Ha svolto residenze artistiche presso HANGAR e La Escocesa (Barcellona), Gasworks (Londra), The 18th Street Arts Center (California), e la Tom of Finland Foundation (Los Angeles). Ha ricevuto il sostegno di fondazioni come MonteMadrid, Botín e La Caixa ed è stato insignito del Premio Ciutat de Barcelona nel 2016. Sito web: www.antonihervas.com

Javier Moreno – Musica          
Madrid, 1976. Contrabbassista e compositore, Javier Moreno si è distinto nel jazz contemporaneo a livello internazionale, esplorando anche progetti multidisciplinari. La sua carriera lo ha portato a partecipare a diverse scene artistiche in città emblematiche come Madrid, Buenos Aires, Roma e New York, dove ha vissuto per quasi un decennio consolidando la sua presenza nella scena jazz globale. Ha suonato in oltre 25 paesi, partecipando ai più prestigiosi festival e club di jazz del mondo. La sua discografia include cinque album come leader, sette come co-leader e più di venti collaborazioni come sideman. I suoi lavori sono stati pubblicati da etichette rinomate come Fresh Sound, Porta Jazz e ears&eyes records. Ha conseguito un master in interpretazione jazz alla New York University e una laurea in jazz presso il Conservatorio dell’Aia. Ha ricevuto borse e premi prestigiosi tra cui: Banff Centre (Canada), Premio Teté Montoliú, RAER (2013, 2024), e McDowell Colony (USA). Tiene masterclass a livello internazionale ed è docente nel ciclo superiore di Jazz presso la Escuela de Música Creativa di Madrid. Sito web: javiermorenojazz.com, Facebook: Javier Moreno Sánchez, Instagram: @javiermorenobass

Fabián Ramos – Audiovisivi     
San Miguel de Tucumán (Argentina), 1968. Realizza fotografie, oggetti, sculture e film. Attraverso un metodo che chiama cinema con oggetti, esplora i legami tra fotografia, architettura, scultura e cinema. Ha studiato Architettura e Arti Visive all’Università Nazionale di Tucumán, in Argentina. È borsista del Laboratorio di Cinema dell’Università Torcuato Di Tella e del Programma Artisti della stessa università a Buenos Aires; ha inoltre partecipato al Laboratorio di Ricerca sulle Pratiche Artistiche Contemporanee a Buenos Aires. È stato borsista del CIA – Centro de Investigaciones Artísticas, diretto da Roberto Jacoby, e del programma Trama in Argentina, sponsorizzato dalla Rijk Academie di Amsterdam. Ha svolto residenze artistiche in Messico, Madrid e Argentina. Ha ricevuto le sovvenzioni alla creazione del Governo della Comunità di Madrid nel 2020. I suoi film sono stati proiettati al BAFICI – Festival di Cinema Indipendente di Buenos Aires, al FICALI – Festival di Cali, al Festival del Cinema della Guinea Equatoriale, e in gallerie d’arte come Piedras, Big Sur e Le Putit (Argentina). Ha inoltre presentato le sue installazioni e proiezioni in progetti espositivi a Berlino, Madrid, Bruxelles, Città del Messico e Buenos Aires. Sito web: fabianramos.com

Pilar Recio Bazal – Discipline teoriche 
Madrid, 1995. Laureata in Storia dell’Arte e con un Master in Studi Medievali presso l’Universidad Complutense di Madrid (2017 e 2018). Attualmente si trova nella fase finale della sua tesi di dottorato, incentrata sul Manuale della regina Sancha (RBME &-I-3). È stata borsista pre-dottorale FPI presso l’UCM (2020–2024) e ha partecipato ai progetti di ricerca I+D+i ESLEIM-2 (2019–2022) e INTERSECTIONS (2024–2027). Parallelamente, ha effettuato soggiorni di ricerca in istituzioni internazionali come l’École des Hautes Études en Sciences Sociales e la Bibliothèque Nationale de France (Parigi), nonché alla British Library (Londra). È membro del gruppo di ricerca ARQIMED (UCM). La sua attività si concentra sulla cultura enciclopedica dell’Occidente altomedievale, con particolare attenzione alla trasmissione codicologica delle Etimologie di Isidoro di Siviglia. In questo ambito, affronta dal punto di vista degli Studi Visuali le dialettiche tra testo e immagine, la formulazione visiva dello scritto (manu)scritto e la diagrammatizzazione del sapere. Sito di riferimento: ucm.academia.edu/PilarRecio

Regina Rivas– Beni Culturali    
Málaga, 1992. Restauratrice e conservatrice specializzata in arte contemporanea e nuovi media. Dal 2019 lavora presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, dove si occupa della conservazione della collezione di cinema, video e media audiovisivi. È laureata in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presso l’Università di Granada e ha conseguito un master nella stessa disciplina presso la Universitat Politècnica de València. Ha partecipato a congressi internazionali ed è coautrice del libro Folclore Digital y Política en España. Instagram: @rrregina.rrr

María Ruido – Audiovisivi       
Ourense, 1976. María Ruido è regista, artista visiva, ricercatrice e docente. Attualmente vive e lavora tra Madrid e Barcellona, ed è professoressa presso il Dipartimento di Arte e Cultura Visiva dell’Università di Barcellona. Il suo lavoro si concentra principalmente sul saggio visivo, la performance e il fotomontaggio. Dal 1998 sviluppa progetti interdisciplinari sulla costruzione sociale del corpo e dell’identità, sugli immaginari del lavoro nel capitalismo post-fordista e sulla costruzione della memoria e le sue relazioni con le forme narrative della storia. Negli ultimi anni ha sviluppato diversi saggi visivi e testi intorno alle nuove forme degli immaginari decoloniali e alle loro potenzialità emancipatorie. Tra i suoi saggi visivi principali si segnalano: La memoria interior (2002), tiempo real (2003), Ficciones anfibias (2005), Plan Rosebud 1 e 2 (2008), Zona Franca (2009), Lo que no puede ser visto debe ser mostrado (2010), ElectroClass (2011), Le rêve est fini (2014), El ojo imperativo (2015), Mater Amatísima (2017), Estado de malestar (2019), La revolución (es) probable (2022) e Las reglas del juego (2022). Sito web: workandwords.net, Vimeo: @user8826963 – Instagram: @maria_ruido

Minou Schraven – Discipline teoriche  
Rotterdam, 1971. Storica dell’arte laureata all’Università di Amsterdam, è specializzata nella cultura artistica, materiale ed effimera della corte papale a Roma. La sua dissertazione sui cerimoniali funerari papali è stata pubblicata nel 2014 con il titolo Festive Funerals in Early Modern Italy. The Art and Culture of Conspicuous Commemoration (Routledge). Attualmente sta preparando un nuovo libro intitolato Blessed Objects and Indulgences in Early Modern Catholic Worlds. Materiality, Mobility and Anxiety (Amsterdam University Press). Per questo progetto ha ricevuto di recente borse di studio dalla Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel (estate 2023) e dalla Casa de Velázquez a Madrid (primavera 2024). Nell’anno accademico 2025-2026 sarà research fellow presso il centro di ricerca Inherit. Heritage in Transformation dell’Università Humboldt di Berlino, con il progetto Likeness and Likeability. Lifelike Reconstructions of Humans in Archaeological and Natural History Museums, between Othering and Belonging.