PRESENTATO OGGI IL RAPPORTO DI RICERCA SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE DELL'OSSERVATORIO AUTO E MOBILITÀ DELLA LUISS BUSINESS SCHOOL – RAFFAELE FUSILLI ILLUSTRA LA VISIONE DI RENAULT - MEDIAKEY
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PRESENTATO OGGI IL RAPPORTO DI RICERCA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DELL’OSSERVATORIO AUTO E MOBILITÀ DELLA LUISS BUSINESS SCHOOL – RAFFAELE FUSILLI ILLUSTRA LA VISIONE DI RENAULT

L’Intelligenza Artificiale sta diventando la voce principale degli investimenti digitali dell’industria automotive: si stima, infatti, che arriveranno ad oltre 70 miliardi di dollari nel 2030 generando un mercato di circa 30 miliardi di dollari all’anno, con una crescita del 20-30% l’anno. Il valore prodotto dalle Case costruttrici (OEM) grazie all’IA sarà di oltre 200 miliardi entro il 2025 per tutti i segmenti della catena del valore.

Forme di intelligenza artificiale sono presenti già da tempo sull’automobile: oggi è sfruttata dal 20-30% dell’industria automotive ma si prevede che questa quota arriverà alla soglia del 100% entro il 2030. Grazie, infatti, alla nuova generazione di veicoli definiti da software, l’IA si appresta a diventare la fonte del 15-20% del valore generato dal settore. Dei 650 miliardi di dollari di fatturato attesi, la maggior parte andrà ai fornitori – che saliranno da 236 a 411 miliardi – mentre le Case costruttrici passeranno da 87 a 248 miliardi, triplicando il loro volume attuale.

L’Automobile Intelligente
Partendo dalle più note e condivise definizioni scientifiche dell’IA, la ricerca dell’Osservatorio definisce l’Automobile Sapiens come un veicolo in grado interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano. Essa può infatti contare su software e unità di calcolo sempre più potenti, sia a bordo, sia raggiungibili con una connettività che ne dilata enormemente la capacità decisionale, offrendo possibilità di personalizzazione inedite e presto anche portabili su diversi veicoli e in vari ambiti di esperienza. Grazie a sensori, sistemi di memorizzazione e catalogazione logica, l’auto rappresenta un formidabile terminale di raccolta dei dati, in grado di potenziare anche altri sistemi di Intelligenza Artificiale. Questa caratteristica pone l’automobile in una posizione decisamente centrale nell’intera rivoluzione IA.

L’Automobile Intelligente si avvia, inoltre, a stabilire una relazione addirittura emozionale con l’automobilista e i passeggeri ponendo tematiche legali ed etiche da gestire attraverso nuovi strumenti legislativi e codici di autoregolamentazione dei quali l’industria si sta già dotando.

L’approccio di Renault all’IA è di totale accoglienza, è qualcosa che abbiamo già adesso nelle nostre auto, basti pensare agli assistenti virtuali, a tutte quelle tecnologie che sono volte a tutelare la sicurezza del conducente e dei passeggeri e che grazie a sistemi di IA consentono di risparmiare vite umane, evitando incidenti, quindi il suo ruolo è di fondamentale importanza. La strategia di Renault non è quella della ricerca del Santo Graal, della guida autonoma di livello 5, ma vogliamo un’IA che si prenda cura dei passeggeri, dei pedoni, dei ciclisti  mettendo insieme una serie di informazioni e di dati, elaborandoli e apprendendo costantemente come fare per mettere il conducente e la vettura in condizioni di grandissima sicurezza. Un’intelligenza artificiale, quindi, al servizio dell’uomo e a cura dell’uomo.

La sicurezza è sempre stata una priorità della Marca. Nel 2023 Renault ha lanciato “Human First Program” un programma con cui affermava la sua volontà di incrementare la sicurezza del conducente e dei passeggeri, ma anche degli altri utenti della strada, con tanti progressi tecnologici. Il Gruppo dispone, infatti, di oltre 60 equipaggiamenti di sicurezza e 36 ADAS che in molti casi utilizzano l’IA per anticipare situazioni di pericolo e correggere il comportamento del veicolo e dell’auto, così come servizi quali il Safety Score  o il Safety Coach.

Oggi, l’auto deve andare oltre l’oggetto fisico; si tratta di connetterla al cloud, all’ecosistema digitale e trasformarla in un’estensione dei nostri spazi digitali. Questa è la sfida che Renault Group sta portando avanti nel suo percorso di trasformazione in una Tech company, con Ampere, un’entità indipendente concepita con il know-how di un “pure player” specialista e l’agilità di una start-up per sviluppare rapidamente veicoli elettrici a prezzi accessibili, e porre il software al centro dell’auto e dell’esperienza cliente.

Basti pensare all’avatar Reno, inaugurato su Renault 5 E-Tech Electric: vero compagno di viaggio intelligente, sviluppato da Renault per facilitare e rendere più piacevole ed intuitiva l’esperienza dei clienti delle auto elettriche, interagisce con essi in modo empatico affiancandoli per tutta la user experience all’interno dell’auto. Reno accompagna l’utente nelle diverse funzioni: dalla programmazione della ricarica ai consigli per la manutenzione, dall’ottimizzazione dell’autonomia alla procedura per connettere il telefono e può anche anticipare i desideri dell’utente suggerendogli di adattare certe impostazioni dell’auto al contesto. Infine, grazie all’integrazione della App di Intelligenza Artificiale Chat GPT, Reno può rispondere ad un gran numero di domande in modo fluido e conversazionale.

Inoltre, con il “Software Defined Vehicle”, Renault Group proporrà dal 2026 una customer experience digitale unica, con partner come Google, Qualcomm e STMicroelectronics e un’architettura centralizzata, una piattaforma aperta capace di arricchire applicazione dopo applicazione l’esperienza di mobilità, in modo simile a quanto avviene con gli smartphone. L’auto diventerà uno smartphone su ruote che, grazie all’intelligenza artificiale, imparerà giorno dopo giorno dai suoi utenti e dalle loro abitudini, offrendo loro nuovi servizi, aumentando la predittività e proattività nell’anticipare gli utenti. Per Renault Group l’IA è una leva per umanizzare la tecnologia. Le auto diventano compagne dei loro utenti, imparano da loro ed evolvono a contatto con loro.

Infine, attraverso il programma AI@scale, Renault Group sta integrando l’intelligenza artificiale su larga scala al fine di ottimizzare i processi, rafforzare la qualità della produzione, migliorare l’esperienza del cliente e semplificare il lavoro quotidiano di tutti.

Ormai da diversi anni, Renault Group centralizza i suoi dati industriali (3 miliardi di dati raccolti e analizzati ogni giorno, 13.000 macchine connesse, algoritmi di IA), garantendo la loro interoperabilità e circolazione fluida attraverso un progetto di digital twin unico nel suo genere nel settore. È stato creato, infatti, un gemello digitale di tutte le attività “fisiche” nel cloud: nel campo dell’ingegneria con Renault Virtual Twin, la rappresentazione virtuale del veicolo fisico che fornisce preziose informazioni agli ingegneri per supportare lo sviluppo e il collaudo di nuove tecnologie; nel campo della produzione con il Metaverso Industriale o nella supply chain.

L’IA è già presente nella logistica, con sistemi per ottimizzare carico e percorsi dei camion, nell’industria, con la manutenzione predittiva per aumentare la competitività degli impianti risparmiando milioni e nella distribuzione dove l’intelligenza artificiale predittiva è molto importante quando si traduce in affidabilità delle date di consegna.

L’IA è una fonte di nuove opportunità e una leva di innovazione e valore per Renault Group. Nella nostra ambizione di essere l’azienda automobilistica di nuova generazione, questa tecnologia è un acceleratore senza precedenti.