Point-out, la startup che introduce l’AI nel mondo delle media relations, permettendo di individuare chi sono gli autori che, su stampa cartacea e digitale, scrivono di un determinato argomento, si arricchisce con i dati di Medias, lo storico fornitore di contatti redazionali.
Point-out mette a disposizione dei suoi utenti i dati di contatto di Medias, integrandoli a quelli già raccolti, e offrendo quindi un’esperienza di navigazione ancora più completa e funzionale alle esigenze dei professionisti della comunicazione.
L’obiettivo è di ricondurre i contenuti di un determinato autore a un contatto professionale (dello stesso autore o della redazione nella quale è inserito) che possa essere altrettanto preciso, così da assicurare coerenza alle azioni di comunicazione ed evitare il fenomeno dello spam.
In questo senso, la tecnologia di Point-out consente di assicurare un’analisi puntuale dei contenuti, grazie all’intelligenza artificiale e all’algoritmo proprietario di raccomandazione.
“Medias è da 37 anni uno strumento di lavoro fondamentale per chiunque si occupa di ufficio stampa. Poter integrare sulla nostra piattaforma il suo storico patrimonio informativo e connetterlo con le potenzialità dell’intelligenza artificiale – spiegano i co-founder di Point-out, Nicola Comelli, Filippo Benetti e Fabio Era – consentirà di rendere ancora più efficace la ricerca di opportunità di coverage”.
“L’evoluzione dell’offerta Medias è una costante nella nostra storia e poterci confrontare con una realtà come Point-out, che mette la tecnologia più avanzata a disposizione del mondo delle media relations, ci è sembrata un’occasione da cogliere prontamente con l’obiettivo di individuare nuovi spazi di crescita e sviluppo”, sottolinea Stefano Maine, fondatore e amministratore di Medias.
Point-out elabora quotidianamente oltre 15mila contenuti (cartacei e digitali), mappando più di 1.800 testate e, grazie alla partnership con Medias, rende accessibili i dati di contatto di oltre 30.000 giornalisti e creatori di contenuti informativi.
