Alla Japan House di Londra, la mostra The Pictograms: Iconic Japanese Designs racconta come il design visivo giapponese sia riuscito, nel tempo, a superare barriere linguistiche e culturali, trasformando semplici simboli in strumenti universali di comunicazione. Dal linguaggio visivo delle Olimpiadi di Tokyo 1964 agli emoji contemporanei, l’esposizione ripercorre l’evoluzione dei pittogrammi come forma di espressione globale.
Realizzata in collaborazione con il Nippon Design Center, la mostra si apre con un confronto illuminante: da un lato, una serie di pittogrammi aeroportuali comunemente riconosciuti; dall’altro, le corrispettive istruzioni testuali. Il messaggio è chiaro: l’immediatezza del simbolo spesso supera l’efficacia della parola.
Aperta fino al 9 novembre 2025, l’esposizione accoglie i visitatori sotto un torii rosso alto 2,5 metri, conducendoli attraverso un percorso immersivo fatto di visuali sovradimensionate, figure di sumo monumentali, simboli ferroviari e badge interattivi. Non manca uno spazio partecipativo: una postazione dedicata invita il pubblico a creare il proprio pittogramma, con una selezione dei migliori lavori provenienti da un concorso nazionale nel Regno Unito.
Celebrando la lunga tradizione del design giapponese — dalle prime segnaletiche pubbliche all’attuale iconografia digitale — Pictograms dimostra come il potere del segno grafico possa diventare una forma narrativa capace di parlare a tutti, ovunque nel mondo.

