Piattaforme di streaming video: nuovi protagonisti, evoluzione della concorrenza e prospettive di mercato - MEDIAKEY
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Piattaforme di streaming video: nuovi protagonisti, evoluzione della concorrenza e prospettive di mercato

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– Cresce la competizione tra le piattaforme di streaming: come cambiano le loro strategie? – Che ruolo riveste la pubblicità? – Cosa comporta l’ascesa delle piattaforme AVOD e FAST? – Guerra dei contenuti: come si sfidano i maggiori competitors? – Quanto pesa la concorrenza di TikTok e YouTube? – Che impatto ha lo sviluppo l’AI sulla produzione cinematografica? – Quanto è grave la crisi della payTv? – Quali strategie mettono in campo gli studios di Hollywood? – Quale rilevanza sta conquistando lo sport dal vivo?
– Il quadro normativo (di Giovanni Gangemi). Direttiva Copyright: quali sono i nuovi obblighi per le piattaforme?

A queste e altre domande risponde Ester Corvi nella seconda edizione di “Streaming revolution – Nuovi protagonisti, evoluzione della concorrenza e prospettive del mercato ” (Dario Flaccovio Editore, collana AccaddeDomani), volume che pone un’attenzione particolare agli aspetti economico-finanziari del fenomeno della rivoluzione dello streaming video, perché i maggiori player del mercato hanno dovuto negli ultimi anni mettere in atto nuove strategie.

La nuova edizione, con interviste e case history
Il testo, a quattro anni dalla prima edizione, torna in libreria con nuovi casi studio, tra cui quello della serie di successo mondiale “The White Lotus”, un quadro normativo aggiornato e interviste a protagonisti del settore cinematografico e dell’industria dello streaming.

Quali modelli di business vengono scelti oggi dalle piattaforme streaming?
I principali operatori (Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e così via) sono impegnati in una competizione nello streaming video sempre più accesa, ma se in comune hanno la caratteristica di permettere l’accesso degli utenti a show, serie Tv e film secondo agevoli modalità (come, dove e quando vogliono), di fatto applicano differenti modelli di business, che ne condizionano le strategie.

Le piattaforme di video streaming sono diventate parte della quotidianità, ma dal 2021 i protagonisti del mercato devono fare i conti con molte criticità, come il rallentamento del ritmo di crescita degli abbonati in alcuni Paesi, la forte pressione competitiva e la difficoltà a chiudere i conti in utile, in un quadro congiunturale non facile, a causa delle tensioni geopolitiche e degli alti tassi di interesse.

Dopo l’esplosione dei consumi di contenuti video durante la pandemia e il lancio di nuove piattaforme, siamo entrati in una fase di riflessione.

Come stanno reagendo i maggiori player?
Mettendo in atto azioni su diversi fronti, dal lancio di alternative a costi inferiori con pubblicità (AVOD), allo stop alla condivisione delle password, al taglio dei costi e alla monetizzazione dei contenuti in maniera più efficiente, tramite gli incrementi dei prezzi degli abbonamenti e la concessione di un numero maggiore di titoli su licenza. Dal focus sulle “crescita a ogni costo” si è passati a quello sulla redditività.

Un cambiamento che richiede azioni profonde da parte delle major di Hollywood che, pur non potendo fare a meno del loro business DTC, ne stanno aggiustando il tiro, per farlo fruttare al meglio. Questo processo comporta riorganizzazioni e tagli del personale, mentre si concretizzano le sfide rappresentate dall’Intelligenza Artificiale (AI) generativa e quelle legate alla necessità di una più equa ripartizione dei compensi, che hanno portato nel 2023 agli scioperi negli Stati Uniti dei sindacati degli sceneggiatori e degli attori.

La concorrenza dei social media
La frammentazione del settore dell’entertainment in tutte le sue varie forme, divide l’attenzione dei consumatori in segmenti sempre più piccoli, mentre aumenta la concorrenza dei social media molto popolari per i contenuti video di breve durata come TikTok e YouTube, tutti in gara per catturare l’attenzione del consumatore e sottrarre quote a una risorsa di per sé scarsa, il tempo. Come aveva infatti dichiarato anni fa Reed Hastings (il co-fondatore di Netflix): “il nostro principale competitor è il sonno”.

L’autrice
Ester Corvi. Giornalista economico-finanziaria, laureata in economia politica presso l’Università Bocconi di Milano, con corso post-laurea in Marketing strategico, si occupa da anni di streaming video. Su questo argomento tiene lezioni nelle Università italiane, partecipa a convegni e tavole rotonde. Sul tema dello streaming video ha pubblicato per Hoepli “Nuovo cinema web” (2016) e per Dario Flaccovio Editore “Streaming Revolution” (2020), qui alla seconda edizione.