Grande successo per la tappa del Roadshow nazionale che ha coinvolto imprese, istituzioni, accademia e Terzo Settore.
La Sala Trasparenza della Regione Piemonte ha ospitato giovedì 2 ottobre la tappa torinese del 61° roadshow nazionale dell’Oscar di Bilancio, promosso da FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana con il patrocinio della Regione Piemonte, dell’Unione Industriale di Torino, dell’Università di Torino e dell’Osservatorio per la Comunicazione d’Impresa.
L’incontro ha messo al centro il ruolo cruciale del reporting come leva di crescita, posizionando la trasparenza e la sostenibilità al centro della transizione verso un modello di sviluppo più innovativo e competitivo.
Bilancio come leva di fiducia
L’incontro ha messo in luce una visione condivisa: il bilancio non è più un semplice documento contabile, ma si è trasformato in un potente strumento di competitività, dialogo e costruzione di fiducia.
«Senza trasparenza di bilancio, non c’è nulla. È un dovere morale e giuridico, soprattutto in settori critici come la sanità» ha dichiarato Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio della Regione Piemonte, aprendo i lavori.
Sulla stessa linea, il Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Marco Gay, ha sottolineato che «l’Oscar di Bilancio non è un trofeo, ma un metodo culturale e un percorso. La trasparenza è la vera leva di competitività per attrarre innovazione e talenti».
Questa visione è stata pienamente condivisa da Filippo Nani, Presidente Nazionale di FERPI, che ha sottolineato come il bilancio sia diventato una «fondamentale leva strategica di dialogo e fiducia verso stakeholder, mercati e territori. Non solo numeri, ma narrazione di futuro».
L’ecosistema che serve al Piemonte
Dal mondo accademico è arrivato un invito forte alla collaborazione. «La rendicontazione è un atto di cittadinanza e un patto di fiducia. Il Piemonte ha bisogno di un ecosistema collaborativo capace di formare menti critiche e responsabili». Così la Magnifica Rettrice dell’Università di Torino, Cristina Prandi, intervenuta con una nota all’evento.
Una visione rilanciata anche da Riccardo Fava, Presidente dell’Osservatorio per la Comunicazione d’Impresa, che ha definito il bilancio «uno strumento di bellezza e comunicazione, in grado di raccontare visione e valori di un’impresa, diventando un punto di contatto cruciale nell’era digitale, capace di attrarre talenti e di comunicare con un’ampia platea di interlocutori».
Tavola rotonda: impatto, rischio e innovazione
La tavola rotonda, condotta da Filomena Greco de Il Sole 24 Ore, ha fatto emergere le connessioni profonde tra finanza, impresa e società. Roberta Laveneziana di Borsa Italiana ha spiegato come i temi ESG siano ormai un linguaggio condiviso: «La sfida è sulle Pmi, che spesso di fatto sono sostenibili ma raccontano e rendicontano ancora poco il loro impegno. È fondamentale passare dal paradigma dell’obbligo normativo a quello della leva competitiva».
Barbara Moretto di Reale Group ha approfondito i temi dell’impatto e del rischio, sempre più centrali per la rendicontazione di oggi: «Dal racconto alla misurazione: oggi i rischi – ambientali, sociali, geopolitici – devono essere quantificati e integrati nelle strategie aziendali. Come anche gli impatti».
Rimanendo sul fronte aziendale, Guido e Pietro Gobino hanno portato l’esperienza di una storica PMI torinese, di fronte alle nuove sfide del mercato: «La sostenibilità, anche nelle imprese artigianali, deve essere parte integrante del passaggio generazionale: un bilancio etico – e un agire etico – sono un investimento nel futuro».
Franco Lombardi del Politecnico di Torino ha raccontato l’evoluzione della sensibilità su questi temi negli anni: «Serve un cambio culturale: il bilancio deve diventare strumento di governance e competitività, superando logiche burocratiche».
A portare la testimonianza del Terzo Settore è intervenuto Luigi Stella di Fondazione FARO: «Per il terzo settore la sostenibilità è prima di tutto un dovere etico: misurare l’impatto significa garantire fiducia e fundraising, ma anche mettersi in ascolto dei propri stakeholder e così costruire nuovi progetti».
Laura Cosa di Torino Social Impact ha raccontato la singolarità di questa esperienza territoriale, approfondendo l’iniziativa innovativa, unica in Italia, della Borsa dell’Impatto Sociale: «Con la Borsa dell’Impatto Sociale il nostro intento è creare un mercato che premia chi genera valore condiviso in maniera intenzionale, misurabile e addizionale
Prossima tappa: Milano
La tappa torinese ha confermato l’Oscar di Bilancio come spazio di confronto tra istituzioni, università, imprese e terzo settore, capace di alimentare un nuovo linguaggio della responsabilità economica e sociale.
Il percorso si concluderà il 9 dicembre 2025 con la cerimonia di premiazione presso la sede di Borsa Italiana a Milano.
Un ecosistema di partner e sostenitori
Il successo della tappa torinese conferma il ruolo di FERPI come punto di riferimento nazionale nella diffusione della cultura della trasparenza e della sostenibilità. Un ringraziamento speciale è andato agli studenti di UniFerpi Piemonte e Valle d’Aosta, che hanno collaborato attivamente all’organizzazione e alla comunicazione dell’evento. La loro presenza ha portato energia, competenze digitali e uno sguardo fresco, dimostrando come il futuro della professione e della cultura della trasparenza passi anche attraverso l’impegno delle nuove generazioni.
L’iniziativa è promossa da FERPI, in collaborazione con Borsa Italiana e Università Bocconi, con il patrocinio di Regione Piemonte, Unione Industriali Torino, Università di Torino e OCIMP, e il supporto locale di Pensativa, Amapola, FERPI Piemonte e Valle d’Aosta e UniFerpi Piemonte.
Media partner: Il Sole 24 Ore – Technical supporter: Deloitte.

