La tecnologia Smart Curation migliora significativamente l'efficienza delle emissioni di CO2 nell'ecosistema programmatico - Media Key
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La tecnologia Smart Curation migliora significativamente l’efficienza delle emissioni di CO2 nell’ecosistema programmatico

La misurazione delle emissioni di Onetag effettuata da Cedara dimostra che la media curation tramite intelligenza artificiale in tempo reale genera il 94% di emissioni di carbonio in meno rispetto al benchmark del settore programmatico.

A seguito del rilascio del Global Media Sustainability Framework (GMSF) da parte del WFA e di Ad Net Zero, la metodologia di misurazione standardizzata del settore dei media, Cedara ha completato, per la prima volta nella tecnologia di media curation, un’analisi delle emissioni digitali di Onetag.

La curation che utilizza l’AI in tempo reale filtra l’inventario alla fonte e ottimizza le impression pubblicitarie a livello di posizionamento, offrendo agli acquirenti qualità dei media e prestazioni superiori. Il motore AI di Onetag integra anche fornitori di dati di misurazione e di audience affidabili per migliorare ulteriormente la qualità delle impression e l’accesso a audience su ampia scala. La tecnologia Smart Curation consente di ottenere una notevole efficienza per gli acquirenti e di ridurre i QPS nel bidstream – e ora sono disponibili i risultati sull’intensità di CO2 di questo approccio.

Cedara, la piattaforma di Carbon Intelligence, conferma:

  • Che l’intensità delle emissioni dell’intero anno dell’ad exchange di next-gen e della piattaforma Smart Curation di Onetag è di 0,27 grammi di CO2e per ad impression. Questa cifra è del 94% più efficiente rispetto al benchmark del settore programmatico di 4,24 grammi di CO2e per ad impression.
  • Inoltre, il numero di bid di Smart Curation richieste per impression è di 1.100 – quasi la metà della media del settore, pari a 2.160.
  • Anche i dati trasferiti per impression sono significativamente ridotti, pari ad appena il 5% della media del settore (4,4k kb rispetto a 94k kb).

La prova dell’efficienza delle emissioni di CO2 della smart curation arriva in un momento cruciale, in cui le aziende intensificano gli sforzi per ridurre la loro impronta ecologica, anche nell’uso dei media, che attualmente rappresenta il 3% delle emissioni globali.

Filippo Gramigna, co-CEO di Onetag, afferma: “Onetag è entusiasta che la Carbon Intelligence Platform di Cedara abbia dimostrato la notevole efficienza in termini di emissioni di CO2 della tecnologia di smart curation nell’ambito della pubblicità programmatica. La nostra missione è offrire risultati più rapidi ed efficaci per le campagne pubblicitarie, grazie a un’ottimizzazione mirata del posizionamento degli annunci. Ora sappiamo che questo approccio non solo supera gli standard di qualità e performance dei media, ma offre anche risultati straordinari secondo il nuovo framework di riferimento per l’efficienza delle emissioni di CO2. Non vediamo l’ora di condividere ulteriori insight con i nostri clienti”.

“I risultati della nostra analisi della tecnologia di smart curation di Onetag segnano un traguardo significativo nella sostenibilità dei media programmatici”,afferma David Shaw, cofondatore e CEO di Cedara. “Riducendo significativamente l’intensità delle emissioni, Onetag sta dimostrando che responsabilità ambientale e performance media possono coesistere. In un settore sempre più orientato all’efficienza delle emissioni di anidride carbonica, siamo orgogliosi di offrire l’intelligence necessaria per supportare aziende come Onetag a ottenere un impatto misurabile”.

In futuro, Onetag integrerà Cedara come elemento centrale della sua strategia di sostenibilità aziendale, fornendo dati precisi sulla misurazione delle emissioni a curator, brand e agenzie. La misurazione delle campagne sarà allineata con gli standard del settore, tra cui GARM, SRI e Alliance Digitale, con focus strategico sui mercati Europa e Stati Uniti.

Nota: il benchmark del settore programmatico GMSF v1.1 utilizza i valori predefiniti del framework SRI & Alliance Digitale, in attesa che il GMSF definisca i valori predefiniti nel proprio framework. Il framework SRI & Alliance Digitale ha infatti rappresentato la base metodologica del GMSF per il digitale.