“Per me l’uomo colto è colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve”: il noto filosofo e scrittore Umberto Eco aveva le idee chiare sulla definizione della parola cultura, un termine che, ad oggi, trova nell’intelligenza artificiale il suo migliore amico e confidente quotidiano. Il motivo? Molto semplice, l’AI è un terreno inesplorato ancora per molti e la stessa cultura risulta fondamentale per comprendere al meglio l’innovazione e, di conseguenza, applicarla day by day senza alcun timore ed esitazione. Il problema, però, è che questi timori ed esitazioni non vogliano proprio abbandonare l’uomo moderno e, nello specifico, i manager di tutto il mondo che non si sentono ancora pronti per utilizzare l’artificial intelligence, in particolar modo l’intelligenza artificiale generativa, con continuità sul posto di lavoro. Arrivati a questo punto, una domanda sorge immediata: qual è la ragione che allontana tuttora innumerevoli industrie e professionisti dalla tecnologia del momento? Secondo l’AI Accelerator Institute, per quasi un manager su 2, è la mancanza di cultura o conoscenza dell’innovazione. E, quindi, com’è possibile invertire il trend? Secondo gli esperti del settore, organizzando corsi formativi, realizzando contenuti digitali come podcast o demo oppure strutturando eventi, sia da remoto sia in presenza, con tanto di workshop e seminari.
Restando sulla stessa lunghezza d’onda, un esempio concreto risulta la Generative AI Week, appuntamento gratuito e 100% da remoto organizzato da Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e programmato dal 18 al 22 novembre con l’obiettivo di fare cultura sulle potenzialità della Gen AI applicata all’interno delle principali industrie operative. “L’intelligenza artificiale generativa non è più una semplice curiosità tecnologica. Ora è uno strumento potente capace di trasformare a 360° ogni industria operativa – affermano Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice – A questo proposito, tutti i principali modelli e sistemi, senza dimenticare le piattaforme e i tool avveniristici, stanno dimostrando un immenso potenziale. Tuttavia, ogni qual volta che si ha a che fare con un grande potere, bisogna essere ancora più responsabili e consapevoli delle innovazioni che si ha tra le mani. La Generative AI Week, giunta alla sua seconda edizione, all’interno di questo contesto emerge in qualità di evento dal respiro internazionale che vuole mettere al corrente manager, imprenditori e professionisti di tutti questi aspetti, acculturandoli e facendo loro vedere come utilizzare al meglio la Gen AI all’interno del loro contesto lavorativo grazie a insegnamenti e lezioni teoriche offerte da speaker di fama internazionale”.
Fanno seguito alle parole di Fiore e Viscanti ulteriori precisazioni in merito alla Generative AI Week. Sono previsti, infatti, oltre 10mila partecipanti in totale, 10.500 per essere precisi, e circa 54 demo dimostrative. Ma non è tutto perché gli organizzatori prevedono più di 50 lezioni in compagnia di esperti di primaria importanza per un quantitativo di ore superiore a quota 30. Ma chi saranno gli expert che vestiranno i panni di speaker in occasione dell’evento da remoto? Tra i più importanti, risaltano senza dubbio Guido Scorza, membro del Collegio del Garante della Privacy per la protezione dei dati personali, e Virginia Padovese, Managing Editor e VP Partnership per l’Europa di NewsGuard Technologies.
