Amanda Lear torna a Milano con una mostra dedicata al lato più personale e intimo della sua leggendaria carriera artistica.
“In the Eye of Amanda Lear”, aperta al pubblico dal 23 maggio 2025 negli spazi di Guido Tommasi Editore, in Largo Francesco Richini 14 e curata da Claudio Righetti, riporta dopo molti anni, nel centro storico della città – dopo essere stata presentata con grande successo nel 2022 a Zurigo e a Basilea durante l’edizione di Art Basel 2024 – un’ampia raccolta interamente dedicata alla carriera pittorica di questa figura iconica della cultura pop internazionale.
La mostra presenta una selezione di 50 opere, tra dipinti e disegni, che offre un’ampia panoramica sull’universo visivo di Amanda Lear. Una parte consistente è costituita da opere recenti mai esposte prima, ma non mancano lavori storici, provenienti direttamente dalla collezione privata dell’artista. Il titolo “In the Eye of Amanda Lear” prende spunto da una citazione di Salvador Dalí che descrive la sua musa con le parole: “Amanda è un essere angelico – i suoi ‘occhi di libellula’ vedono quello che gli altri ignorano.”
Dalle nature morte alle visioni simboliste, dai paesaggi ai nudi, fino agli autoritratti e ai ritratti delle personalità musicali e artistiche che hanno lasciato un’impronta significativa nella sua vita. In ogni opera si percepisce uno sguardo personale, acuto e intuitivo, capace di catturare dettagli, impressioni ed emozioni, trasformandoli in memorie visive. È lo stesso sguardo ironico, intelligente e sensibile che Amanda ha sempre espresso attraverso la musica, la scrittura e la televisione, e che qui si rivela pienamente nella sua espressione pittorica.
Amanda Lear, Artista poliedrica, è una personalità straordinaria ed enigmatica. Come cantante, pittrice, scrittrice e attrice, ha catturato i cuori dei suoi fan in tutto il mondo.
Intelligente, creativa e ammantata da una bellezza carismatica, ha ispirato leggende della musica come Bryan Ferry, David Bowie e Brian Jones e ha collaborato con stilisti di fama mondiale come Paco Rabanne, Yves Saint-Laurent e Jean-Paul Gaultier. Il suo rapporto intimo con Salvador Dalì è ampiamente celebrato nella storia dell’arte del XX secolo. Dalì ha detto della sua musa: “Amanda è un essere angelico – i suoi ‘occhi di libellula’ vedono quello che gli altri ignorano.”
La sua carriera di cantante, con una voce sensuale e fumosa, le ha portato il successo mondiale negli anni ’70 e suoi fan l’hanno soprannominata “Queen of Disco”. È ancora oggi un’ospite popolare in programmi televisivi internazionali e il suo tour teatrale “L’ Argent de la Vielle” (nella versione originale: “Lo scopone scientifico” di Luigi Comencini e Rodolfo Sonego) si è appena concluso a Parigi con un successo eccezionale sui palchi di tutta la Francia.
Amanda Lear ha perfezionato il suo mestiere artistico alla St. Martin’s School of Art a Londra e durante i suoi anni con Salvador Dalì. Alla luce della Provenza, dove oggi vive, crea i suoi dipinti e disegni virtuosamente espressivi con una firma artistica inconfondibile. Nel 2006, Amanda Lear ha ricevuto il titolo di “Chevalier dans l’Ordre National des Arts et des Lettres” dal ministro della Cultura francese, Renaud Donnedieu de Vabres.
“In The Eye of Amanda Lear” è il frutto del sodalizio tra Claudio Righetti – amico di lunga data e gallerista di Amanda Lear – e Guido Tommasi, editore e fondatore di una delle realtà culturali più raffinate d’Italia.

