IL FALSO: il nuovo podcast original RaiPlay Sound, scritto da Paola Manduca, disponibile dal 31 ottobre - MEDIA KEY
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IL FALSO: il nuovo podcast original RaiPlay Sound, scritto da Paola Manduca, disponibile dal 31 ottobre

Il podcast racconta la storia di un amore tossico fra un uomo e i libri: quella di Massimo De Caro, accusato di aver falsificato uno dei testi scientifici più importanti della storia, il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei

Sarà disponibile dal 31 ottobre “Il Falso” un podcast original Raiplay Sound, scritto da Paola Manduca, direzione artistica Andrea Borgnino, regia e sound design Alexandra Genzini, editors Luca Franco e Alexandra Genzini, responsabile di produzione Giulia Giannuli.

Il Falso racconta la storia di un amore finito male. Una relazione tossica tra un umano e i libri. Il protagonista è Massimo De Caro, che le cronache ricorderanno per un fatto assai chiacchierato: il furto di migliaia di volumi antichi e preziosi dalla biblioteca napoletana dei Girolamini, quando De Caro ne era il direttore. Ma il suo nome è legato anche a un avvenimento meno noto ma non per questo meno sensazionale: l’aver falsificato uno dei testi scientifici più importanti della storia, il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, ingannando accademici e studiosi a livello mondiale.

In sette puntate Il Falso, scritto dalla giornalista Paola Manduca, racconta l’incredibile vita di Massimo De Caro attraverso la sua propria voce, e il punto di vista di diversi personaggi chiave sparsi per il mondo che ne hanno avuto direttamente o indirettamente a che fare: il Prof inglese di storia della scienza Nick Wilding, il giornalista e scrittore uruguayano Andres Lopez Reilly, l’olandese Prof emerito Albert Van Helden esperto di astronomia e telescopi,  il nostro storico dell’arte Prof Tomaso Montanari, la PM Egle Pilla, la direttrice della Biblioteca dei Girolamini Antonella Cucciniello e c’è persino un cameo del Prof Piero Craveri, nipote di Benedetto Croce. A contribuire alla ricostruzione, il prezioso archivio Rai.

Sin da piccolo Massimo De Caro si innamora perdutamente dei libri di Galileo Galilei ma, man mano che cresce, l’infatuazione adolescenziale si espande in un’ossessione adulta. De Caro scala tutti i gradini della follia amorosa: inizia con il collezionismo maniacale, passa per la bibliocleptomania e arriva in vetta al delirio di onnipotenza falsificando il Sidereus Nuncius di Galileo, il trattato di astronomia del 1610 che cambia per sempre la visione della luna e della terra con la forza di un cannocchiale.

A Buenos Aires – dove si trasferisce grazie a uno di quegli incontri che cambiano il corso della vita – Massimo De Caro riesce a entrare dalla porta principale nel mercato di lusso del libro antico: frequentando la più prestigiosa libreria antiquaria della città, si afferma presto come stimato esperto di libri antichi. Ma quando è ora, lascia l’opulenza cittadina per l’ombra della periferia porteña, dove impara i trucchi del mestiere di falsario: come si antichizza la carta, come si simula un vecchio inchiostro, come si copiano le pagine per farle sembrare vere. Di libri falsi De Caro ne realizza diversi ma uno solo – tra quelli – coglierà di sorpresa il mondo accademico e i librai più prestigiosi…

Quella del falsario è però solo una delle tante vite di De Caro.

Amico di Marcello Dell’Utri, altro noto bibliofilo; intimo del Cardinal Mejia, che lo fa entrare nelle stanze segrete della Biblioteca Vaticana; braccio destro di un oligarca russo che vuole fare affari con l’energia nel nostro paese; dopo aver girato il mondo, a un certo punto De Caro torna in Italia ed entra in politica. Nel 2011, a sorpresa, il Ministero della Cultura lo nomina Direttore della Biblioteca dei Girolamini di Napoli: una biblioteca bellissima, tra le più antiche d’Italia ma, come purtroppo accade, anche molto defilata, abbandonata a sé stessa. Qui De Caro, non sottoposto ad alcun controllo, in poco meno di un anno fa sparire quasi 3000 libri.  La follia predatoria – combinata a un senso di onnipotenza – gli fa però sottovalutare la vulnerabilità: De Caro viene scoperto. L’amore finisce in tribunale, il vortice si ferma agli arresti domiciliari. La sentenza usa parole forti come “degrado da discarica” per rendere l’idea del modo con cui De Caro si muove dentro quelle sale storiche. Il velo sullo stato di salute delle nostre biblioteche e del patrimonio culturale è finalmente sollevato. Insieme ai furti, saltano fuori anche i falsi.

Quale epilogo per i Girolamini? E quali nuovi progetti per De Caro? Cosa se ne farà di quel vecchio, indomabile amore per i libri?