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Il 2023 di Open Influence Italia in numeri

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Anno nuovo significa tempo di bilanci sull’anno appena concluso e Open Influence Italia non fa eccezione. La filiale italiana del gruppo Internazionale con sedi a Los Angeles, New York, Londra e Milano chiude un anno di forte crescita, ma anche di cambiamento, come dimostrano i numeri. Nel 2013 Open Influence ha gestito oltre 100 campagne per 60 differenti clienti, attivando influencer in 11 diverse country che hanno creato più di 2.000 diversi contenuti. Le due industry principali sono state quelle del food e dell’intrattenimento, seguite a ruota da Beauty, Automotive e Moda.

Entrando più nello specifico dei contenuti prodotti e della loro performance, gli Instagram Reel rimangono il formato in-feed privilegiato dai clienti per comunicare attraverso le collaborazioni con i content creator. Oltre la metà dei contenuti sono infatti in questo formato. Segue TikTok con il 37% circa, mentre solo l’8,6% dei contenuti sono state immagini statiche. Sempre i Reel si confermano anche il formato che performa meglio in termini di pubblico raggiunto. Mediamente, infatti, i Reel hanno raggiunto il 52% della fanbase dei profili, contro il 12% di Story e Post in-feed. Il totale dei contenuti di tutte le campagne gestite da Open Influence Italia nel 2023 ha generato oltre mezzo miliardo di visualizzazioni.

Stefano Ghigino, Head of Operations di Open Influence, racconta così i numeri: “Nel 2023 si è confermata la netta tendenza a privilegiare gli investimenti sui video brevi rispetto ai formati statici. Questa dinamica, dovuta principalmente alla maturazione di TikTok sui target non teenager, ha interrotto dopo anni il quasi monopolio di Meta e aperto più spazi in cui i creator possono combinare l’intrattenimento e l’informazione commerciale. All’interno della stessa piattaforma di Meta, gli Instagram Reel cannibalizzano i Post: i numeri mostrano un coinvolgimento notevolmente più alto del pubblico. L’abbandono dei contenuti statici sta anche influenzando positivamente l’originalità dei messaggi dei creator: i video, tecnicamente complessi da costruire, riescono a essere più armonici e meno aggressivi nel raccontare le proposte dei brand, con un riflesso positivo sull’attenzione del pubblico e quindi sui risultati delle campagne”.

Karim De Martino, Senior Vice President, aggiunge “Siamo forse la più internazionale delle agenzie di IM con sede in Italia, con quasi delle campagne gestite con creator esteri e un’esperienza di 10 anni. Abbiamo sempre puntato sui processi, la trasparenza e la qualità, mettendo la brand safety dei nostri clienti al primo posto, valore che mai come oggi nessun brand può sottovalutare e le cronache ce lo dimostrano.  Abbiamo grandi aspettative per il 2024, soprattutto per quanto riguarda i passi verso una normativa del settore, a cui stiamo collaborando attivamente, e siamo convinti che nei prossimi mesi vedremo un consolidamento del mercato, con meno player che offriranno servizi di maggiore qualità, scenario che non può che fare bene al mercato della creator economy”.