- L’Indice misura e confronta le connessioni alla rete, la digitalizzazione e lo stoccaggio nei 10 principali mercati delle energie rinnovabili, rivelando che tutti i Paesi hanno ancora molta strada da fare per essere pronti alla transizione energetica.
- L’Italia si colloca al quarto posto dell’Indice, con il progetto “Hypergrid” da undici miliardi di euro che contribuirà a vincere la sfida della trasmissione dell’energia da nord a sud.
- L’analisi è in linea con le stime dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, secondo cui gli investimenti nelle reti elettriche devono raddoppiare entro il 2030 e devono essere almeno pari agli investimenti nelle energie rinnovabili.
Le conclusioni del primo indice globale sulle reti elettriche (‘Global Grids Index’) mostrano che le reti elettriche di tutto il mondo – Italia inclusa – sono ben al di sotto di quanto necessario per elettrificare con successo l’economia e connettere la quantità di energie rinnovabili necessaria per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette.
L’indice, prodotto da Bloomberg Media utilizzando i dati di BloombergNEF, analizza la preparazione delle reti elettriche nei dieci paesi con la maggiore capacità rinnovabile già installata. Le variabili misurate includono gli investimenti nelle reti, che dipendono dal tempo necessario per effettuare le connessioni, la dimensione della rete di un paese rispetto al livello di investimento annuale e la capacità disponibile di stoccaggio dell’energia.
L’Italia si classifica al quarto posto nell’Indice, ottenendo un buon punteggio sia per l’ammontare degli investimenti nella rete in relazione alla sua attuale capacità di rinnovabili, sia per gli investimenti nella rete rispetto alla sua dimensione. Tuttavia, il paese deve affrontare una sfida geografica significativa, poiché gran parte della capacità di generazione si trova nel sud, mentre la maggior parte della domanda è concentrata nel nord. Il suo piano per una rete “Hypergrid” permetterà però di raddoppiare la quantità di energia che può essere trasportata nel paese.
L’Indice evidenzia che l’Italia è in vantaggio nella digitalizzazione, avendo riconosciuto precocemente i benefici dei contatori intelligenti. Inoltre, il paese ha abbracciato lo stoccaggio dell’energia, con un’ampia pipeline di batterie su scala industriale previste nei prossimi cinque anni.
I progressi registrati nei paesi in cima all’indice composito includono miglioramenti in una combinazione di fattori, come la digitalizzazione, le connessioni alle fonti rinnovabili e lo sviluppo della rete. I problemi che colpiscono i paesi in fondo alla classifica includono processi di autorizzazione lenti e un sotto-investimento nelle reti di trasmissione e distribuzione, necessari non solo per collegare le installazioni rinnovabili pianificate, ma anche per soddisfare la crescente domanda di elettricità da parte dell’industria e delle abitazioni.
I risultati dell’Indice, commissionato da Iberdrola, confermano le conclusioni di una ricerca separata dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo cui gli investimenti nelle reti elettriche dovranno più che raddoppiare a livello globale entro il 2030 per integrare l’ampio volume di capacità rinnovabile in fase di installazione e per decarbonizzare settori come i trasporti, l’industria e l’edilizia, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.
A commento dei risultati dell’Index, Valerio Faccenda, Country Manager di Iberdrola Italia ha dichiarato: “Questo studio risalta gli enormi passi avanti fatti dall’Italia nella pianificazione della rete del futuro. Dallo studio emerge che la vera sfida ancora aperta per il nostro Paese è rappresentata dalla necessità di accelerare i tempi effettivi di allaccio dei grandi impianti rinnovabili. A tal fine, sarà essenziale risolvere la saturazione virtuale che attualmente ne impedisce la rapida connessione alla rete. Ciò è dovuto all’obbligo del TSO di riservare le infrastrutture esistenti a progetti puramente potenziali, lasciando spesso in coda progetti strategici che sarebbero già pronti a produrre”.
Il Global Grids Index può essere consultato all’indirizzo web tinyurl.com/yzvry7a7 o può essere scaricato in formato PDF all’indirizzo: tinyurl.com/yj5rbexv.

