GINSET è il primo gin italiano distillato con insetti. Non un vezzo creativo, ma una scelta radicale: formiche rosse, grilli, cavallette e scorpioni trattati come botaniche, per dare al distillato acidità citrica, note tostate, freschezza erbacea e un fondo pungente e resinoso. Dalla distillazione in rame e un breve riposo in acciaio, nasce un gin secco, elegante e sorprendente: il futuro del gusto.
Un prodotto che non chiede permesso: provoca, irrita, divide. Alcuni protesteranno perché facciamo uso di insetti e li alleviamo per poterli usare nella nostra catena di produzione. A noi piace pensare che li stiamo valorizzando.
Ai puristi dei gusti tradizionali e dell’italianità, rispondiamo che la tradizione non è un museo, ma un campo di battaglia dove innovazione e futuro hanno sempre vinto.
Gli insetti sono già riconosciuti come superfood: ricchi di proteine, sostenibili, usati in tutto il mondo. Noi li abbiamo resi liquidi, sensuali, disturbanti.
GINSET non è solo un gin: è un atto di rottura.
Un sorso che non lascia indifferenti: Pure Shock.
Q&A CON IL FONDATORE
Intervista con Marco Faccio, creatore di GINSET – Insect Distilled
D: Perché avete deciso di lanciare un gin distillato con insetti?
R: Perché in Italia sono pochi ad avere il coraggio di osare. È troppo facile nascondersi dietro il ginepro e qualche scorza di agrume: noi volevamo andare oltre. Gli insetti sono ingredienti potentissimi, con aromi unici e una carica simbolica enorme. C’è chi li schiaccia. Noi li distilliamo.
D: Non teme che gli animalisti possano attaccarvi?
R: Attaccarci perché distilliamo insetti? Ridicolo. Ogni giorno miliardi di insetti vengono sterminati senza che nessuno si scandalizzi: pesticidi, disinfestazioni, autostrade. Noi, al contrario, li valorizziamo. Li trasformiamo in cultura liquida.
D: Molti italiani direbbero che è una follia: nella cucina tradizionale non si usano insetti. Non è un insulto alla nostra gastronomia?
R: L’italianità non è un museo polveroso, ma un laboratorio in continua evoluzione. Chi difende la tradizione a spada tratta è spesso il primo a comprare sushi di bassa qualità al supermercato. Noi facciamo l’opposto: lavoriamo con rispetto e tecnica, ma scegliendo ingredienti che spaventano i conservatori. L’Italia ha paura degli insetti? Bene. Noi siamo qui per ribaltare questa paura in piacere.
D: Ma davvero un gin “agli insetti” può avere un senso gastronomico?
R: Altroché. Ogni specie porta con sé note aromatiche straordinarie: le formiche rosse danno acidità citrica, i grilli un sapore tostato di pane nero, lo scorpione un fondo resinoso e pungente. Non è folklore, è chimica. Non è moda, è ricerca. Chi assaggia GINSET capisce subito che non stiamo giocando: stiamo ridefinendo la grammatica del gusto.
D: E il tema del superfood?
R: Gli insetti sono la fonte proteica del futuro: ricchi di nutrienti, sostenibili, già utilizzati in molte culture. Noi li abbiamo resi sexy, li abbiamo messi in bottiglia. Bere GINSET non è solo uno shock al palato, è un gesto politico: stai bevendo ciò che tutti, prima o poi, dovranno accettare.
D: Quindi qual è la vostra ambizione?
R: Non vendere solo un gin, ma un’idea. Un’idea che divide, che fa discutere. Perché il futuro non nasce sempre dal consenso: alle volte nasce dallo shock. E noi siamo qui per servirlo in un bicchiere.
Si raccomanda un consumo responsabile.
Un’idea di Marco Faccio
Art Director: Mirko Matricardi
Naming: Lucrezia Ghisleri
Digital Director: Riccardo Francesco Sofia
Social Media Manager: Carlotta Dell’Osa
Digital PR: Alice Dalmasso, Alessia Argiolas
Client Manager: Angela Sannicandro
Media Specialist: Francesco Manzari
Designer Production: Marco De Bernardis
Casa di Produzione: Daniele Faccio e Francesca Giaccone – HUB09 LAB

