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HUB09 LANCIA GINSET – INSECT DISTILLED: IL GIN CHE DIVIDE

GINSET è il primo gin italiano distillato con insetti. Non un vezzo creativo, ma una scelta radicale: formiche rosse, grilli, cavallette e scorpioni trattati come botaniche, per dare al distillato acidità citrica, note tostate, freschezza erbacea e un fondo pungente e resinoso. Dalla distillazione in rame e un breve riposo in acciaio, nasce un gin secco, elegante e sorprendente: il futuro del gusto.​

Un prodotto che non chiede permesso: provoca, irrita, divide. Alcuni protesteranno perché facciamo uso di insetti e li alleviamo per poterli usare nella nostra catena di produzione. A noi piace pensare che li stiamo valorizzando. ​

Ai puristi dei gusti tradizionali e dell’italianità, rispondiamo che la tradizione non è un museo, ma un campo di battaglia dove innovazione e futuro hanno sempre vinto.

Gli insetti sono già riconosciuti come superfood: ricchi di proteine, sostenibili, usati in tutto il mondo. Noi li abbiamo resi liquidi, sensuali, disturbanti.​

GINSET non è solo un gin: è un atto di rottura.​

Un sorso che non lascia indifferenti: Pure Shock.

Q&A CON IL FONDATORE

Intervista con Marco Faccio, creatore di GINSET – Insect Distilled​

D: Perché avete deciso di lanciare un gin distillato con insetti?​

R: Perché in Italia sono pochi ad avere il coraggio di osare. È troppo facile nascondersi dietro il ginepro e qualche scorza di agrume: noi volevamo andare oltre. Gli insetti sono ingredienti potentissimi, con aromi unici e una carica simbolica enorme. C’è chi li schiaccia. Noi li distilliamo.​

D: Non teme che gli animalisti possano attaccarvi?​

R: Attaccarci perché distilliamo insetti? Ridicolo. Ogni giorno miliardi di insetti vengono sterminati senza che nessuno si scandalizzi: pesticidi, disinfestazioni, autostrade. Noi, al contrario, li valorizziamo. Li trasformiamo in cultura liquida. ​

D: Molti italiani direbbero che è una follia: nella cucina tradizionale non si usano insetti. Non è un insulto alla nostra gastronomia?​

R: L’italianità non è un museo polveroso, ma un laboratorio in continua evoluzione. Chi difende la tradizione a spada tratta è spesso il primo a comprare sushi di bassa qualità al supermercato. Noi facciamo l’opposto: lavoriamo con rispetto e tecnica, ma scegliendo ingredienti che spaventano i conservatori. L’Italia ha paura degli insetti? Bene. Noi siamo qui per ribaltare questa paura in piacere.​

D: Ma davvero un gin “agli insetti” può avere un senso gastronomico?​

R: Altroché. Ogni specie porta con sé note aromatiche straordinarie: le formiche rosse danno acidità citrica, i grilli un sapore tostato di pane nero, lo scorpione un fondo resinoso e pungente. Non è folklore, è chimica. Non è moda, è ricerca. Chi assaggia GINSET capisce subito che non stiamo giocando: stiamo ridefinendo la grammatica del gusto.​

D: E il tema del superfood?​

R: Gli insetti sono la fonte proteica del futuro: ricchi di nutrienti, sostenibili, già utilizzati in molte culture. Noi li abbiamo resi sexy, li abbiamo messi in bottiglia. Bere GINSET non è solo uno shock al palato, è un gesto politico: stai bevendo ciò che tutti, prima o poi, dovranno accettare.​

D: Quindi qual è la vostra ambizione?​

R: Non vendere solo un gin, ma un’idea. Un’idea che divide, che fa discutere. Perché il futuro non nasce sempre dal consenso: alle volte nasce dallo shock. E noi siamo qui per servirlo in un bicchiere.

Si raccomanda un consumo responsabile.

Un’idea di Marco Faccio

Art Director: Mirko Matricardi

Naming: Lucrezia Ghisleri

Digital Director: Riccardo Francesco Sofia

Social Media Manager: Carlotta Dell’Osa

Digital PR: Alice Dalmasso, Alessia Argiolas

Client Manager: Angela Sannicandro

Media Specialist: Francesco Manzari

Designer Production: Marco De Bernardis

Casa di Produzione: Daniele Faccio e Francesca Giaccone – HUB09 LAB