“HAVE A NICE DEI”: al via il podcast che amplifica le voci della diversità - MEDIA KEY
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“HAVE A NICE DEI”: al via il podcast che amplifica le voci della diversità

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È stato presentato oggi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, il podcast HAVE A NICE DEI. Diversity, Equity and Inclusion, molto più che belle parole. Un racconto corale realizzato da Schwa e brandstories, nato da un’idea di Helen Nonini, Founder & CEO di Schwa, che vedrà uniti per la prima volta importanti brand e 27 rappresentanti del mondo delle istituzioni insieme ad atletə, artistə, attivistə, scrittorə e content creator. Con la voce narrante di Luca Trapanese e il supporto di Coface, Fastweb, Generali, JAKALA e Valore D, con il Patrocinio del Comune di Milano.

Una sfida che guarda al futuro del mondo e alle nuove generazioni. Un orizzonte in cui comprendere che una reale inclusione può davvero creare le basi di una nuova società. Mettendo in primo piano ciò che il 15% della popolazione italiana, oggi, ritiene che la propria azienda non stia valorizzando: diversità di genere ed età, di etnia e orientamento sessuale; promuovendo un clima egualitario da cui nessunə deve essere escluso. Oggi solo il 33% della popolazione crede che l’equità sia stata pienamente raggiunta, mentre il 49% ritiene di essere informato sugli impellenti temi della DE&I (Diversity, Equity e Inclusion).

Un podcast, narrato da 27 protagonistə e diviso in 4 episodi, che racconta in modo semplice, ma soprattutto positivo, le essenziali tematiche della DE&I superando le barriere generazionali e avvicinando persone di ogni target ed età. Attraverso narrazioni ricche di ottimismo, HAVE A NICE DEI affronta situazioni sfidanti, offrendo esempi virtuosi, per confermare come l’Italia potrà diventare un Paese sempre più accessibile, allineandosi agli standard internazionali.

“L’idea di HAVE A NICE DEI nasce da una domanda: come possiamo sensibilizzare un numero più ampio di persone sulle tematiche di Diversity Equity & Inclusion? – afferma Helen Nonini, Founder & CEO di Schwa. – Oggi la diversità è tra di noi ed evitarla sarebbe come negare la realtà. Che si tratti del posto di lavoro o di una famiglia, l’accoglienza e il rispetto non dovrebbero più essere un’opzione. E assieme abbiamo la responsabilità di costruire nuovi modelli che vadano in questa direzione. Con le storie di questo podcast volevamo arrivare a tuttə. Sono storie di chi ogni giorno vive e promuove con azioni concrete la Diversity Equity & Inclusion come una risorsa e non come un limite. Sono storie che vi appassioneranno.”

Come racconta Stefano Capraro, Ceo di brandstories: “In Italia, è la prima volta che realtà di questo calibro si riuniscono in un progetto podcast. Questo testimonia la necessità, da parte dei brand leader, di sporgersi oltre le tradizionali logiche di mercato, affermando la propria voce su valori così contemporanei e di grande rilevanza sociale.”

“I diritti – dichiarano l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani e l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – non sono mai acquisiti una volta per tutte e sulla lotta agli stereotipi e la valorizzazione delle diversità, anche in una città come Milano, particolarmente sensibile e avanti sui temi dell’inclusione, c’è ancora molto da fare. Come amministrazione, con la convinzione che siano questi i valori che devono permeare il tessuto sociale cittadino, non possiamo che impegnarci attivamente affinché ogni persona si senta supportata e accettata per quello che è e perché nel dibattito che anima, per esempio, i social non si annidino sentimenti di odio e contrapposizione. Da parte nostra, infatti, abbiamo colto l’opportunità di questo progetto con l’obiettivo di unire le forze ed amplificare i messaggi, per una società sempre più capace di accogliere e valorizzare ogni diversità.”

In ciascun episodio, Luca Trapanese – che da anni svolge attività di volontariato, ha realizzato numerosi progetti legati alla disabilità e da genitore single ha adottato una bambina con la sindrome di Down – si addentra nei temi più scottanti legati alla Diversity, Equity e Inclusion. Esplorandoli in modo spontaneo, semplificando ogni terminologia per acquisire un impatto più che mai immediato.

“Sono molto contento di partecipare a questo progetto, innovativo e accessibile a tuttə – dichiara Luca Trapanese. – Già dal titolo, HAVE A NICE DEI, emergono tutti i temi a me più cari: diversità, uguaglianza, inclusione, temi per i quali mi batto quotidianamente e che spero possano diventare certezze per mia figlia Alba quando sarà più grande e per tutte quelle persone che si credono imperfette ma che invece sono uniche.”

Luca Trapanese viene affiancato da personalità pop, artistə e figure istituzionali che, attraverso il loro lavoro, donano nuove e originali sfumature alla tematica della puntata, sensibilizzando in modo unico il pubblico su ciascun argomento. Ad accompagnarli è poi la voce di un’azienda che, con la messa in atto di precise iniziative, porterà esempi di azioni concrete.

Durante questo percorso, l’host può fare affidamento su Schwa, autorevole voce in materia di DE&I, che metterà a disposizione conoscenze, risposte e insight sulle diverse tematiche.

I quattro capitoli del podcast: Gender come noi, Oltre le Barriere, Generazione Adesso e Pensieri Stupendi

Quattro sono i diversi temi affrontati: identità e orientamento di genere nell’episodio Gender come noi, abilità e disabilità in Oltre le Barriere, confronto generazionale per Generazione Adesso e, infine, il benessere mentale analizzato in Pensieri Stupendi.

Episodio 1 | Gender come noi
Nel primo episodio, realizzato con Coface e Valore D, a emergere è un dato importante: nella classifica sull’ampiezza del divario di genere femminile in tutto il mondo (WEF), l’Italia si posiziona solo 63°. Nella ricerca compiuta da ILGA-Europe, inoltre, l’Italia è al 33° posto su 49 Paesi esaminati in materia di diritti umani delle persone LGBTQIA+. Come scalare queste due classifiche, quali le azioni concrete da mettere in atto? In questo episodio si cerca di comprendere come creare un nuovo mondo, in cui genere e orientamento sessuale non siano più motivo di discriminazione. Sarà fatto insieme a diversə ospiti come Mariano Gallo, che ci racconterà come è diventato Priscilla, la Drag Queen più famosa d’Italia, e Federica Fabrizio, attivista e autrice del libro “Femminucce”. Conosceremo anche la storia di Gustavo Conti, ostetrico con il camice rosa che combatte gli stereotipi di una professione prettamente femminile.

Episodio 2 | Oltre le Barriere
Nel secondo episodio, realizzato con Generali, spicca un nuovo dato: in Italia, secondo i dati ISTAT del 2019, il 5,2% della popolazione (pari a 3,15 milioni di persone) ha una forma di disabilità. Analizzando la fascia d’età compresa tra i 15 e i 64 anni, di queste persone, solo il 32,2% è occupato. In questo episodio esploreremo le migliori pratiche per l’inclusione delle diverse forme di disabilità, con l’obiettivo di superare gli stereotipi e creare consapevolezza su quest’importante tematica. Tra lə ospiti anche le atlete della Bebe Vio Academy e Francesco Cannadoro, caregiver h24 e papà di Tommi, un bimbo di quasi 10 anni con un’importante disabilità degenerativa, che racconta la propria quotidianità sulla pagina social “Diario di un padre fortunato”.

Léa James, Head of Diversity, Equity & Inclusion and People Innovation di Generali Italia: “In Generali identifichiamo il nostro approccio a Diversità, Equità e Inclusione con un pensiero: “Più che diverse, persone uniche”. È un concetto in cui crediamo molto e che racchiude il significato delle azioni concrete che mettiamo in atto per promuovere valori inclusivi, sia all’interno del contesto aziendale sia in quello delle comunità in cui operiamo. Ci impegniamo quotidianamente a creare un ambiente di lavoro in cui ci si possa sentire accoltə, compresə e liberə di esprimere al meglio il proprio potenziale, valorizzando le unicità delle persone, perché le caratteristiche personali di ognunə diventino una risorsa alla base di ogni progetto e fonte di valore per lə nostrə clienti, lə nostrə partner e la comunità. Per questo siamo felici di essere al fianco di Have a Nice DEI, un progetto in cui crediamo molto e grazie al quale conferiamo la nostra ambizione: essere “Partner di Vita” in ogni momento rilevante delle persone.”

Episodio 3 | Generazione Adesso
In un Paese che invecchia, l’interazione fra le diverse generazioni diventa un tema sempre più centrale. Questo terzo episodio, realizzato con Fastweb, spiega come un dibattito resti però aperto: la presunta incompatibilità tra giovani e adultə. Oggi, sappiamo che il confronto intergenerazionale può essere estremamente arricchente, abile nel mettere in luce l’esperienza delle persone più grandi e la vivacità di quelle più giovani. Se Dua Lipa ed Elton John, nonostante i loro 48 anni di differenza, scalano insieme tutte le classifiche, perché lavoratorə appartenenti a generazioni diverse non dovrebbero raggiungere uniti grandi traguardi? Per combattere gli stereotipi su cosa siano “cose da vecchə o cose da giovanə”, parla Licia Fertz: 93 anni, quasi 250 mila follower, ha posato nuda sulla copertina di Rolling Stone ed è stata da poco nominata dalla BBC tra le 100 donne più influenti al mondo. A farle da contraltare Gaia Romani che, a solo 25 anni, è diventata assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano.

Roberta Artuso, Manager of Brand Empowerment di Fastweb: “Il nostro impegno per contribuire ad un futuro sostenibile è costante. Il dialogo tra generazioni è una delle basi fondamentali per la costruzione di un futuro più equo per tuttə, che valorizzi le unicità e la ricchezza delle differenze. Cerchiamo di farlo con la nostra lente e con azioni diverse dentro e fuori l’azienda, nella ricerca continua di innovarci ed evolvere insieme alla società verso un futuro di pace.”

Episodio 4 | Pensieri Stupendi
Nel quarto episodio, realizzato con Jakala, si esplora l’intrinseco rapporto tra inclusione e salute mentale, concentrandosi sull’importanza della sicurezza psicologica: uno strumento indispensabile, per creare relazioni di fiducia, soprattutto all’interno dell’ambiente lavorativo. L’episodio approfondisce il significato del minority stress, prova a indagare le ragioni per le quali, a volte, indossiamo delle “maschere” in ufficio e quali azioni le aziende possono attivare per favorire un ambiente che non sia tossico. Tra le voci dell’episodio, quella di Mattia Villardita, il famoso “Spiderman in corsia” che sino ad oggi ha regalato sorrisi a oltre 1.500 piccolə pazienti ospedalierə in giro per l’Italia. Intervengono inoltre Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e alla Salute del Comune di Milano, e Luca Mazzucchelli, psicologo divulgatore e imprenditore di MIND Center.

Gioia Ferrario, Global Chief Officer People & Managing Director – JAKALA: “La nostra partecipazione al progetto testimonia l’impegno di JAKALA nel garantire un sostegno tangibile a tutte le sue risorse. Siamo una People Company: le competenze dei nostri talenti, la loro creatività e capacità di innovazione rappresentano il fondamento dell’eccellenza che garantiamo aə nostrə clienti. Questa continua generazione di valore è resa possibile dall’opportunità di conciliare in modo armonico la vita lavorativa con quella personale. In JAKALA abbiamo sviluppato un welfare sartoriale, personalizzato in base alle necessità e al profilo deə nostrə Jakaler: a titolo di esempio, per soddisfare le esigenze deə genitorə abbiamo disegnato un programma di Summer School. Questa iniziativa offre un ambiente educativo e stimolante per lə bambinə e consente aə genitorə di beneficiare di uno spazio sicuro in cui lasciare lə propriə figliə durante il periodo di chiusura delle scuole. Inoltre, mettiamo a disposizione percorsi di supporto psicologico per la coppia e la famiglia, consapevoli di quanto il microcosmo familiare possa influenzare le performance professionali. Tutto questo, in un ambiente lavorativo che tutela l’unicità di ognunə, garantendo inclusione, rispetto, ascolto attivo e accoglienza a tutti i livelli.”

Link al podcast: https://open.spotify.com/show/7HxcuV4ISUqzhXFBmEai2O

Credits
“HAVE A NICE DEI. Diversity, equity e inclusion: molto più che belle parole” è una serie podcast realizzata da brandstories e Schwa.
Autori: Matteo Di Venere e Francesco Maddaloni
Curatela: Alessia Cicuto ed Helen Nonini
Produzione esecutiva e coordinamento: Enrica Cantarella e Valentina Meli
Sound Design: Paolo Corleoni
Art direction: Serena Calabrese
Hanno partecipato: Roberta Artuso, Lamberto Bertolè, Francesco Cannadoro, Aurora Caporossi, Natale Luca Chiofalo, Gustavo Conti, Luciana De Laurentiis, Federica Fabrizio, Laura Fedeli, Gioia Ferrario, Licia Fertz, Mariano Gallo, Valentina Marchei, Alice e Gaia Martini, Luca Mazzucchelli, Laura Miola, Muriel, Nogaye Ndiaye, Helen Nonini, Oscar Pasquali, Diego Passoni, Gaia Romani, Elisabetta Sirto, Mattia Villardita, Silvia Vitali.