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GovTech e digitalizzazione della PA: un mercato da 50 miliardi per l’Italia

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Si è appena concluso a Milano il GovTech Forum per la Prosperità dei Paesi, prima convention italiana dedicata ai temi di sviluppo dell’ecosistema, nazionale e non solo, della digitalizzazione nella pubblica amministrazione e tra i servizi di pubblica utilità. l mercato del GovTech vale oggi in Europa 116 miliardi di Euro e in Italia, dove questo ecosistema raggiunge i 12 miliardi di valore e vede risultati promettenti, le prospettive di crescita sono a 50 miliardi entro il 2031, con un’incidenza attesa di circa +2% sul PIL. Sono le stime di Feel, think tank operativo che ha organizzato GovTech Forum per la Prosperità dei Paesi ed è membro della Govtech Global Partnership promosso dalla World Bank. Secondo la definizione della World Bank, per GovTech si intende l’adozione di tecnologie innovative da parte della Pubblica Amministrazione attraverso forme di collaborazione pubblico-private che permettono di attingere da un ecosistema di startup e fornitori innovativi, per migliorare l’erogazione di servizi pubblici, il coinvolgimento dei cittadini e i sistemi informativi governativi. Secondo il GovTech Maturity Index 2022 della Banca Mondiale, l’Italia si colloca tra i Paesi più avanzati nel processo di transizione digitale della PA, nelle strategie, nei piani e negli strumenti (come fatturazione elettronica, piattaforma IO, SPID, PagoPa) con ancora ampi margini di miglioramento e il potenziale per realizzare una leadership europea.

Di tali prospettive e sviluppi attesi hanno discusso oggi oltre 100 esperti e istituzioni da tutto il mondo, coinvolti negli spazi di Talent Garden Calabiana a Milano in un programma articolato di interventi e case history, messaggi istituzionali e gruppi di lavoro per elaborare fattivamente, e per la prima volta in Italia, progetti e proposte concrete per l’evoluzione del settore. Policymakers, aziende, manager di società partecipate, innovatori, startup e ricercatori hanno contribuito alla discussione aperta durante l’evento, condividendo esperienze e buone pratiche internazionali.

L’evento, organizzato da Feel, ha il patrocinio del Comune di Milano, di Cassa Depositi e Prestiti e di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Hanno partecipato all’iniziativa nel ruolo di partner Mastercard, Iliad e Intellera Consulting.

“Siamo felici di aver ascoltato numerose esperienze di eccellenza, che si sono alternate oggi nel programma di lavori del GovTech Forum. Avere a Milano le testimonianze di questi ospiti, alcuni arrivati da lontano, non è stato difficile perché l’urgenza di parlare di questi temi è molto forte e condivisa”, hanno commentato al termine della giornata i founder di Feel Simone De Battisti, Marcello Coppa e Andrea Landini. “Nel titolo e nelle intenzioni di questa ‘prima volta’, abbiamo voluto porre l’accento su un aspetto importante: govtech non solo come adozione di tecnologie innovative da parte della pubblica amministrazione, ma come politica per la prosperità del Paese e dell’Europa, con impatti economici e sociali che dobbiamo conoscere e poter condividere. Il forum di oggi è stata, auspichiamo, la prima di molte iniziative che vedranno istituzioni, aziende, università e startup coinvolte insieme in un vero ecosistema italiano dell’innovazione governativa”.

Hanno partecipato al GovTech Forum per la Prosperità dei Paesi rappresentanti delle più importanti istituzioni internazionali e locali. Tra questi: Roby Senderowitsch, Practice Manager for Public Administration, Governance Global Practice della World Bank, Stefanos Kotoglou, Programme Officer della Commissione Europea, Giulio Centemero, Membro della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano, Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Layla Pavone, Responsabile Coordinamento Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milano e Guido Arnone, Direttore Innovazione Tecnologica e Digitale del Comune di Milano.

I workshop di GovTech Forum per la Prosperità dei Paesi
Tre aree di sviluppo e tre policy-brief da elaborare
I workshop di GovTech Forum, radunando decine di partecipanti durante la mattinata, hanno stimolato e raccolto contributi sulle seguenti aree di interesse prioritario per lo sviluppo del settore. Ecosistemi GovTech. Per lo sviluppo di ecosistemi GovTech in Italia è necessario superare il “mito della Silicon Valley”: guardare anche altre fasi del ciclo di innovazione e coinvolgere una varietà di attori, tra cui start-up, imprese consolidate e centri di ricerca, lavorando a livello centrale e locale. Si suggerisce l’adozione di “sandbox” regolatorie per facilitare l’innovazione nel settore pubblico e di coinvolgere investitori qualificati nel settore GovTech attraverso iniziative di mappatura e comunicazione con la comunità finanziaria.

GovTech per la prosperità nei territori. Per cogliere le opportunità di prosperità nei territori non urbani non è sufficiente portare la connettività, migliorare la mobilità e le infrastrutture e alcuni servizi amministrativi. Serve la capacità di attrarre talenti (o turisti) e imprese innovative, valorizzando il contesto con una pianificazione strategica, migliorando i servizi in modo specifico rispetto alla domanda prospettica ed ai bisogni (sanitari, educativi, accoglienza, mobilità, sicurezza, integrazione) con approcci data-driven: bisogna rendere quei territori validi per qualità della vita, dei beni pubblici, e le relazioni professionali e sociali.
Talenti e competenze digitali per la PA. Per abilitare la trasformazione in chiave digitale della Pubblica Amministrazione non è sufficiente introdurre strumenti e piattaforme tecnologiche, ma è fondamentale lavorare sulle competenze digitali su tutti i livelli. Le leve per accrescere le competenze GovTech sono l’attrazione dei talenti del digitale, lo sviluppo e l’organizzazione delle competenze digitali. Tuttavia, il contesto attuale presenta diverse sfide in termini di bassa attrattività della PA come datore di lavoro per i professionisti del digitale, modelli organizzativi delle competenze digitali e condizioni che favoriscono il ricorso all’esternalizzazione delle competenze.

Dai tavoli di lavoro emergeranno e saranno redatti a margine dell’evento tre policy-brief, focalizzati su questi temi: proposte e guide per navigare e stimolare lo sviluppo del settore nei suoi punti chiave.