FONDAZIONE CARIPARMA SCEGLIE BRAHMINO PER IL PROGETTO “CARA PARMA”, SVILUPPO E CURA DI PROGETTI PER IL TERRITORIO 2016-2024, IL RACCONTO FOTOGRAFICO ISPIRATO A CARLO BAVAGNOLI, RECENTEMENTE SCOMPARSO - MEDIAKEY
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FONDAZIONE CARIPARMA SCEGLIE BRAHMINO PER IL PROGETTO “CARA PARMA”, SVILUPPO E CURA DI PROGETTI PER IL TERRITORIO 2016-2024, IL RACCONTO FOTOGRAFICO ISPIRATO A CARLO BAVAGNOLI, RECENTEMENTE SCOMPARSO

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Fondazione Cariparma presenta Cara Parma, sviluppo e cura di progetti per il territorio 2016-2024. Un racconto di Simone Bramante, ispirato a Carlo Bavagnoli, un visual storytelling multimediale che racconta, con un linguaggio coinvolgente ed esperienziale, lo spaccato sociale e culturale di Parma nei primi anni ‘20 del nuovo millennio, attraverso l’impatto degli interventi della Fondazione sul territorio e sui suoi abitanti.

Fondazione Cariparma ha scelto Simone Bramante, alias, Brahmino, il fotografo italiano più seguito su Instagram, per sviluppare il progetto multimediale. Ed è stata proprio la sua forte presenza sui social a guidarne l’impostazione. I formati dei social media (immagini verticali, video e didascalie tipiche del linguaggio di Instagram), innovativi per una mostra fotografica ma estremamente familiari ai giovanissimi, attraversano lo schermo per dar vita ad un’esposizione fotografica allestita al Palazzo Bossi Bocchi di Parma, sede della Fondazione, che rimarrà aperta al pubblico dal 23 marzo al 26 maggio 2024. Oltre all’ingresso a titolo gratuito è prevista una programmazione dedicata ai principali stakeholder del territorio: il terzo settore, il pubblico generalista e i giovani, cui Fondazione Cariparma si rivolge con questa campagna.

La narrazione emotiva e coinvolgente di Brahmino trasporta il visitatore nel quotidiano dei protagonisti facendogli toccare con mano il reale impatto dell’operato di Fondazione Cariparma.
La fotografia di Brahmino, d’altronde, è famosa in tutto il mondo proprio per lo stile narrativo unico e onirico, l’autenticità, i valori e le emozioni che trasmette. Non solo fotografo ma anche direttore creativo e autore, Brahmino è apparso su Forbes (USA), Huffington Post (USA), GQ (Portogallo), Glamour (Spagna), Corriere della Sera (Italia), WithNews (Giappone), Repubblica (Italia) e molti altri. I suoi lavori sono stati esposti in mostre a Los Angeles, San Francisco, Parigi, Minsk, Milano e Bergamo. Brahmino è anche co-fondatore del collettivo di fotografi italiani ‘What Italy Is’, che ha lo scopo di raccontare i territori italiani, e le idee che si sviluppano in essi. Il collettivo nasce dal desiderio del fotografo di raccontare il nostro Paese non attraverso i consueti paesaggi da cartolina ma bensì tramite le sue più intime storie, persone ed emozioni.

È proprio da questo collettivo che Brahmino ha scelto i suoi collaboratori, tre giovani talenti della fotografia parmigiana: Simone Mottola, Roberta Dall’Alba e Don Quiel Lumbera. Il progetto vuole riflettere, infatti, la volontà di Fondazione Cariparma di supportare i giovani talenti del territorio, offrendo loro l’opportunità di imparare da un paradigma della fotografia moderna, di farsi conoscere professionalmente dalla loro stessa terra e di essere fonte d’ispirazione per i loro pari.

I protagonisti degli scatti fotografici sono i beneficiari di otto progetti simbolo finanziati da Fondazione Cariparma, dal 2016 ad oggi: un’operazione di PR contemporanea e innovativa per celebrare la Governance che ha guidato questi otto anni, offrendo loro e all’interna comunità parmense, una traccia concreta delle trasformazioni sociali e culturali che hanno interessato Parma e la Fondazione in questi ultimi anni.

Il progetto funge quindi da riflessione sul presente, da ispirazione per le future generazioni e, al contempo, da omaggio al fotografo piacentino Carlo Bavagnoli, recentemente scomparso, cui la città di Parma deve un sincero ringraziamento per aver saputo racchiudere la sua bellezza in un libro fotografico di inestimabile valore artistico, Cara Parma, e per aver messo il suo intero lavoro a disposizione dei cittadini, con un lascito oggi custodito nelle Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma.

“La fotografia sta vivendo dei forti cambiamenti grazie alla tecnologia, si fa esperienza personale, che manifesta un’estetica, un’emozione e un messaggio. Con questo progetto, ho vissuto in prima persona tutto il racconto che abbiamo documentato in otto storie, reali, del territorio, l’ho attraversato emozionalmente come persona poi come fotografo, cercando di sintetizzarlo in una serie di fotografie che hanno l’ambizione di diventare delle testimonianze storiche del territorio di oggi, per i cittadini del domani”. Simone Bramante, fotografo e direttore creativo.

“Questo progetto sarà supportato da una social media campaign dedicata, che ci consentirà di offrire altri punti di vista del nostro racconto e di moltiplicare la portata della audience da raggiungere, proprio per far entrare Fondazione Cariparma ed il suo operato nella vita di tutti i giorni delle persone della nostra comunità, in particolare in quella dei più giovani. Inoltre, faremo un importante lavoro di pubbliche relazioni per intercettare il grande pubblico con un programma di visite guidate gratuite e questo perché crediamo fortemente nella forza dell’esperienza che questa mostra è in grado di attivare attraverso le sue immagini”. Antonio Lunardini, Direttore Generale di Fondazione Cariparma.

Le otto storie raccontate sono: Sprigioniamo lavoro, un progetto che ha l’obiettivo di dare nuova vita ai carcerati di Parma, grazie all’impiego in una lavanderia industriale allestita all’interno del carcere stesso; le attività proposte dall’Associazione Il Faro 23 per favorire l’integrazione di persone con disabilità; le cure a domicilio dei pazienti ematologici e dei loro famigliari sostenute dall’Associazione AIL Parma e ancora Cinemino itinerante, un’idea di condivisione culturale e di apertura verso il prossimo, che si sviluppa attraverso il linguaggio del cinema, diventata realtà grazie al progetto Think Big. Inoltre, Casco Learning Center, un centro per gli apprendimenti e la transforming education aperto non solo a scuole e studenti ma anche ad aziende e dipendenti, comunità e famiglie; la realtà di Food Farm, il primo Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità (LTO) in Italia nel settore agroalimentare, il racconto del restauro della Chiesa di San Francesco del Prato di Parma e infine Piano C, un progetto che ha come missione la riprogettazione professionale, la formazione e l’empowerment femminile.

La campagna è disponibile online fino alla fine di maggio, sui canali social ufficiali di Fondazione Cariparma:
Instagram: https://www.instagram.com/fondazione_cariparma/
Facebook: https://www.facebook.com/fondazionecariparma/
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/fondazionecariparma/

E sui canali Instagram dei fotografi:
Brahmino: https://www.instagram.com/brahmino/
Simone Mottola: https://www.instagram.com/simonemottola_/
Roberta Dall’Alba: https://www.instagram.com/roberta.dallalba/
Don Quiel Lumbera: https://www.instagram.com/donquiellumbera_/

La mostra è visitabile dal 23 marzo al 26 maggio, il giovedì dalle 15:30 alle 18:00, il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:00.

L’ingresso è gratuito.

Credits
Benedetta Benecchi, Responsabile Area Comunicazione Fondazione Cariparma
Simone Bramante (Brahmino), Creative Director & Photographer
Roberta Dall’Alba, Simone Mottola e Don Quiel Lumbera, Photographer by What italy Is
Alice Mimolo, Producer
Id Lab, Social media agency