Niente di più naturale del sostegno a Umbria Jazz per un’azienda che ha iscritto nella propria corporate identity la vision: “Il futuro è nelle nostre radici”. Accanto all’olio extravergine umbro, al Sagrantino, alla birra artigianale e alle farine di grani autoctoni, non poteva mancare una delle grandi eccellenze del territorio: il più importante festival musicale jazzistico italiano, nonchè uno dei più prestigiosi al mondo. L’associazione dei marchi Farchioni 1780 e Umbria Jazz è regolamentata da un contratto di sponsorizzazione che guarda al futuro.
Non un’azione di marketing, ma un’attività continuativa che prevede almeno tre anni di collaborazione, nel corso dei quali sperimentare insieme nuove modalità di interrelazione, a beneficio della comunità locale, del pubblico del festival e dei visitatori che sceglieranno l’Umbria. Obiettivo: sostenere la qualità dell’offerta culturale del territorio per continuare a crescere, insieme alle proprie radici. La presenza di Farchioni 1780 alla manifestazione sarà riconoscibile in vari luoghi del Festival, assumendo forme diverse: dalla degustazione di Evo nei ristoranti del circuito alla classica esposizione del marchio nei materiali di comunicazione, a una sorpresa per tutto il pubblico in occasione dell’appuntamento più atteso del programma di sponsorship: il 14 luglio in Arena Santa Giuliana con Raye – una delle autrici emergenti più amate e con la band funky Cha Wa.
Gruppo alimentare da nove generazioni guidato dalla famiglia che lo ha fondato, Farchioni offre tutte le eccellenze del territorio umbro e non solo. Fondato nel 1780, oggi conta 260 dipendenti distribuiti nei diversi stabilimenti: un oleificio, tre frantoi, un birrificio artigianale, una cantina di grande prestigio, un molino e aziende agricole che forniscono agli stabilimenti la materia prima coltivata in 4 mila ettari di proprietà. Basta dare uno sguardo alla destinazione dei terreni per comprendere la consistenza dell’espressione “presidio dell’intera filiera produttiva” in Farchioni: si va dai campi di cereali agli oliveti e ai vigneti, ma anche ai frutteti, ai boschi e alle aree consacrate alla biodiversità. Un gioiello di produzione alimentare, la cui sede è incastonata a Gualdo Cattaneo, in uno dei paesaggi più belli che l’Umbria possa offrire.
