EVOLUZIONE DEI MERCATI MEDIA TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SPORT NEL TECH TALK POST #FED2024 - MEDIA KEY
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EVOLUZIONE DEI MERCATI MEDIA TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SPORT NEL TECH TALK POST #FED2024

L’intelligenza artificiale è un tema di grande attualità ed è al centro di un vivace dibattito globale, come dimostrato dalle recenti discussioni e presentazioni all’evento FED 2024 a Lucca. Questi argomenti sono stati analializzati anche nel Tech Talk “Evoluzione dei Mercati Media” organizzato da Comunicare Digitale / Dime Comunicaciones trasmesso in diretta streaming giovedì 13 Giugno 2024 alle 12 dal suo media partner Digital-News.it.

Secondo quanto ha raccontato Giuseppe PERRONE, EY è molto impegnata su questo fronte e ha lanciato una campagna mediatica chiamata “Accelerating Impact”. Questa campagna sarà visibile sui vari media nei prossimi giorni perché si crede fermamente che l’intelligenza artificiale possa trasformare le organizzazioni aziendali e il mondo digitale. Durante la presentazione della scorsa settimana al FED 2024 di Lucca, si è discusso di come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando vari settori, con un focus particolare sul mondo dello sport. L’intelligenza artificiale viene utilizzata per migliorare la salute dei giocatori, ottimizzare le pratiche di allenamento e aumentare l’engagement dei tifosi attraverso l’accesso a contenuti sportivi su diverse piattaforme, dalle piattaforme di streaming agli eventi live. È stato osservato che l’intelligenza artificiale sta crescendo rapidamente nel mercato sportivo, con un tasso di crescita del 30% previsto fino al 2028, raggiungendo una dimensione di mercato di circa 7 miliardi di dollari. Questa tecnologia migliora l’accuratezza e la capacità di operare in un ecosistema sempre più aperto. L’intelligenza artificiale, combinata con lo sport e i media, può accelerare notevolmente il processo di innovazione, mettendo sempre l’uomo al centro delle decisioni. Questa combinazione potrebbe diventare un acceleratore di profitto e valore per l’industria dei media e dello sport nei prossimi anni. Sono stati presentati quattro casi d’uso specifici dell’intelligenza artificiale: massimizzare l’accesso alle trasmissioni sportive e allo streaming, migliorare l’esperienza del cliente, supportare i media e l’industria dei contenuti sportivi, e analizzare le prestazioni sportive.

Questi casi d’uso dimostrano come l’intelligenza artificiale possa offrire esperienze sempre più immersive per gli utenti finali e migliorare le prestazioni degli atleti attraverso l’analisi dei movimenti e delle prestazioni in tempo reale. Nonostante la trasformazione sia agli inizi, sono già evidenti alcuni risultati positivi, come un miglioramento della produttività del 20% e una riduzione del time to market, che permette di rispondere meglio alle esigenze dei consumatori finali. Questo consente di concentrarsi sulle attività a valore aggiunto e di ingaggiare maggiormente l’audience. È stato sottolineato come la subscription economy e la necessità di contenuti mirati e personalizzati stiano trasformando il mercato italiano. L’intelligenza artificiale può contribuire a questa hyper-personalization, offrendo contenuti sempre più in linea con le aspettative degli utenti. Inoltre, può supportare la creatività italiana, legando l’intelligenza artificiale all’intelligenza emotiva per massimizzare produttività e engagement. L’interesse per queste nuove applicazioni è elevato, con molte aziende che integrano soluzioni di intelligenza artificiale per rimanere competitive. La capacità di creare contenuti innovativi e coinvolgenti è diventata una necessità, spingendo verso una maggiore automazione e convergenza. Infine, è stato evidenziato come l’intelligenza artificiale stia cambiando il modo di creare e distribuire contenuti, offrendo nuove opportunità e sfide per il futuro.

La parola è poi passata a Beatrice BORGIA di Teoresi che è stata calorosamente accolta. Sin dall’inizio, le hanno mostrato diverse foto del suo recente intervento a Lucca, dove ha tenuto una presentazione insieme a Tanja Bivic e Chiara Bocchi. Questo intervento è stato descritto dal moderatore come meraviglioso, poiché ha affrontato temi cruciali e attuali, come il bias nell’intelligenza artificiale, la lotta contro le fake news attraverso la tecnologia e il ruolo del legislatore nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Beatrice, Tanja e Chiara hanno offerto una prospettiva ricca e diversificata su questi argomenti, coinvolgendo profondamente l’audience e lasciando un’impressione duratura. Una delle particolarità di quell’evento è stata la presenza di tre donne sul palco, un fatto considerato estremamente significativo e positivo. Beatrice ha riflettuto sull’importanza di questo momento, sottolineando come l’intelligenza artificiale, sebbene non sia una tecnologia nuova, stia diventando sempre più centrale nelle nostre vite, rimodellando la quotidianità di tutti noi. Ha evidenziato la necessità di comprendere e affrontare le sfide legate ai pregiudizi incorporati in queste tecnologie, promuovendo la consapevolezza e la decostruzione dei bias per un utilizzo migliore e più etico dell’intelligenza artificiale. In risposta a una domanda sulle considerazioni etiche nello sviluppo e nell’implementazione dei sistemi di intelligenza artificiale, Beatrice ha spiegato che è fondamentale promuovere la diversità a tutti i livelli, non solo di genere, ma anche in termini di diversità culturale, etnica e di background. Ha notato che, nonostante i progressi, molti team di progettazione tecnologica mancano ancora di questa diversità, specialmente in ambito STEM, dove esiste uno squilibrio di genere significativo. Questo porta inevitabilmente alla creazione di algoritmi che riflettono i pregiudizi presenti nei dati su cui sono addestrati. Beatrice ha condiviso l’impegno di Teoresi, l’azienda per cui lavora, nel sensibilizzare i collaboratori alla diversità e all’inclusione, promuovendo un ambiente in cui gli algoritmi possono essere programmati in modo inclusivo. Ha mostrato un esempio pratico utilizzando l’AI generativa Mid Journey, che, su richiesta di rappresentare una donna, ha prodotto un’immagine stereotipata di bellezza standardizzata, priva di diversità culturale o fisica. Questo esempio ha evidenziato come le attuali rappresentazioni create dall’intelligenza artificiale possano rinforzare stereotipi preesistenti.

Beatrice ha poi spiegato che uno dei principali problemi riscontrati nel campo dell’intelligenza artificiale è la tendenza a replicare i pregiudizi umani presenti nei dati di addestramento. Questo significa che se i dati utilizzati per addestrare un algoritmo contengono pregiudizi, l’algoritmo stesso tenderà a perpetuare questi pregiudizi. Pertanto, è essenziale lavorare non solo sulla diversità dei team che sviluppano queste tecnologie, ma anche sulla qualità e rappresentatività dei dati utilizzati. Riferendosi a un vecchio film italiano, “Marcellino pane e vino”, si è ragionato come l’intelligenza artificiale spesso riproduca visioni limitate della bellezza. Nel film, il protagonista bambino chiede al Signore se “le mamme sono brutte”, e il Signore risponde che “le mamme non sono mai brutte”, sottolineando l’amore incondizionato e la bellezza intrinseca delle madri. Allo stesso modo, l’intelligenza artificiale sembra incapace di concepire l’idea di una donna che non rientri negli standard di bellezza comuni, rivelando un immaginario collettivo limitato. Beatrice ha concluso ribadendo che queste tecnologie dovrebbero aiutarci a superare i limiti dell’intelligenza umana, piuttosto che riprodurli. Questo discorso ha messo in luce non solo la competenza e l’impegno di Beatrice nel campo dell’intelligenza artificiale e della diversità, ma anche l’importanza di affrontare questi temi con una prospettiva etica e inclusiva, garantendo che le tecnologie future possano realmente migliorare la società in modo equo e giusto.

Durante la discussione, è emerso chiaramente quanto sia cruciale lavorare attivamente per una maggiore inclusività e diversità nel campo tecnologico. Beatrice ha sottolineato che molte aziende stanno iniziando a riconoscere l’importanza di questo aspetto, ma c’è ancora molta strada da fare. Ha raccontato come Teoresi stia implementando iniziative per sensibilizzare i propri collaboratori su questi temi, promuovendo una cultura aziendale inclusiva che possa riflettersi anche nei prodotti tecnologici sviluppati. Infine, Beatrice ha evidenziato come le tecnologie emergenti possano essere utilizzate per superare alcuni dei limiti dell’intelligenza umana, piuttosto che riprodurli. Ha affermato che, se utilizzate correttamente, queste tecnologie possono aiutarci a costruire una società più equa e inclusiva, dove i pregiudizi e gli stereotipi siano finalmente superati. Ha espresso la speranza che sempre più aziende seguano questo esempio, lavorando per un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia uno strumento di progresso e inclusione per tutti.

La linea è passata a Stefano RUSSO di Yougov collegato in diretta dall’Isola d’Elba che velocemente si è rifugiato in auto a causa di un violento temporale. Russo nel suo intervento dello scorso weekend a Lucca aveva incentrato il suo tempo sul tema del calcio e sulla sua rilevanza. Successivamente era stato pungente nel successivo confronto serrato tra il commissario dell’autorità per le comunicazioni, Massimiliano Capitanio, e Luisella Fusco, in merito alla lotta contro la pirateria. La presentazione di Stefano ha portato alla luce come i fan rimangano coinvolti nello sport, soprattutto nel calcio. Ha spiegato che YouGov ha come core business dell’azienda raccogliere e analizzare le opinioni dei panelisti su vari argomenti. L’ultima ricerca effettuata condotta in 18 paesi ha rivelato che, in 12 di questi, la televisione rimane il mezzo principale per guardare i contenuti sportivi. In particolare, il 53% degli appassionati sportivi ritiene che il calcio sia lo sport che più di tutti li spinge a sottoscrivere abbonamenti a pagamento per servizi di streaming. È emerso inoltre che nei mercati più maturi, come Europa e Stati Uniti, dove l’età media degli appassionati di sport è più alta, la televisione è il mezzo preferito per seguire gli sport. Al contrario, in paesi con un pubblico più giovane e tecnologicamente avanzato, come il Medio Oriente e la Cina, i social media e i contenuti digitali stanno emergendo come mezzi principali.

Questa differenza è attribuibile a vari fattori, tra cui l’età, gli aspetti culturali e tecnologici, e la distribuzione dei contenuti. Un altro punto interessante è stato l’impatto dei social media nel racconto del calcio, con la Lega Serie A che considera i social una leva estremamente potente. La domanda su quali strategie funzionano meglio per mantenere l’interesse dei giovani nel calcio in un’era dominata da molteplici forme di intrattenimento digitale ha trovato risposta nel fatto che le strategie devono essere adattate ai diversi territori. In territori diversi, il comportamento del pubblico varia, influenzato dall’età, dal livello culturale e tecnologico, e dalla rilevanza del contenuto. È emerso che, nonostante l’importanza crescente dei social media e dei contenuti digitali, l’esperienza televisiva rimane centrale per i contenuti sportivi di maggiore rilevanza. La strategia più efficace è quella di essere presenti con il giusto linguaggio e tono su tutte le piattaforme, un compito non facile. La Lega Serie A sta attuando questa strategia con successo, con un forte canale YouTube e collaborazioni con piattaforme globali, adattando i contenuti in base alla rilevanza di ciascuna piattaforma nei diversi mercati. Infine, Stefano ha commentato un report che sarà distribuito in due parti, una per gli Europei e una per le Olimpiadi. Gli italiani sono stati intervistati su come pensano di seguire questi eventi sportivi e, per la maggioranza delle persone sopra i 35 anni, la TV rimane il mezzo principale, soprattutto per gli eventi con la nazionale italiana. Tuttavia, si è notato un aumento significativo dell’uso dei social media per seguire gli eventi sportivi tra i giovani, una tendenza che crescerà nei prossimi anni, diventando sempre più centrale per chi organizza i palinsesti sportivi.

Andrea MICHELOZZI in chiusura ha ricordato che l’appuntamento con i Tech Talk proseguiranno anche quest’estate, con il prossimo già programmato per esplorare le più recenti innovazioni tecnologiche nella distribuzione dei contenuti; saranno presentate le novità di Globecast, Eutelsat, RaiWay e altre importanti piattaforme, con un focus speciale sulle visioni di Umberto Babuscio, CTO di Raiway. L’appuntamento è fissato in diretta su Digital-News.it (www.digital-news.it) per il 20 giugno, sempre alle ore 12. Come forma di saluto è stato riproposto il prezioso contributo di Romano RIGHETTI di DAZN che rifletteva sulla consapevolezza riguardo ai rischi della pirateria digitale e sull’importanza di proteggere i dati personali. È cruciale educare il pubblico su queste tematiche per prevenire l’uso improprio delle informazioni sensibili, come i numeri di carta di credito, da parte di organizzazioni senza scrupoli.

Per ulteriori informazioni e rivedere on-demand l’evento:

https://www.digital-news.it/news/economia/51934/evoluzione-dei-mercati-media-tra-intelligenza-artificiale-e-sport-nel-tech-talk-post-fed2024