- La serie in 10 episodi, realizzata in collaborazione con Chora Media, si snoda attraverso gli oggetti dell’Archivio Storico Barilla entrati nell’immaginario collettivo italiano: aneddoti, testimonianze e curiosità raccontati dalla voce di Orietta Berti insieme a 11 esperti, tra cui Gabriele Salvatores, Enrico Brizzi, Mauro Coruzzi (in arte Platinette), e persone che quelle storie le hanno scritte, come Gavino Sanna e Graziella Carbone.
- Ogni puntata racconta un pezzo d’Italia del suo tempo: dalle prime confezioni di pasta alle Sorpresine del Mulino Bianco, dai mitici Caroselli alle campagne pubblicitarie che hanno plasmato la cultura collettiva del nostro Paese come l’iconica “Dove c’è Barilla, c’è Casa”.
- Tutti gli episodi sono disponibili sulle principali piattaforme gratuite di ascolto – tra cui Spotify e Apple Podcasts – e sul sito Chora Media.
Ogni oggetto ha una storia da raccontare: il Gruppo Barilla presenta il podcast “È sempre domenica”, una serie in 10 episodi che attraversa un secolo di storia italiana tramite gli oggetti custoditi nell’Archivio Storico Barilla. È la voce di Orietta Berti ad accompagnare gli ascoltatori lungo un viaggio fatto di racconti, testimonianze e curiosità sui cambiamenti della società italiana. Con lei 11 ospiti tra esperti e celebrità che restituiscono un ritratto autentico e popolare dell’Italia di ieri e di oggi.
Ogni storia prende spunto da un oggetto simbolo dell’azienda di Parma: dalla celebre Blue Box, alle Sorpresine del Mulino Bianco, fino agli abiti indossati da Mina nei Caroselli. Non solo prodotti, ma anche campagne pubblicitarie entrate nell’immaginario collettivo, come il celebre spot della bambina e del gattino, e progetti innovativi come quello che ha portato i Fusilli Barilla nello spazio.
Realizzato in collaborazione con Chora Media, il podcast “È sempre domenica” è disponibile sulle principali piattaforme gratuite di ascolto, tra cui Spotify e Apple Podcasts, e sul sito di Chora Media.
A SPASSO PER LA VIA EMILIA CON ENRICO BRIZZI
Il viaggio inizia lungo la via Emilia, una strada attraversata da secoli di storia, dalla costruzione realizzata dagli antichi romani fino all’arrivo della linea dell’alta velocità. Lo scrittore Enrico Brizzi porta per mano l’ascoltatore attraverso tradizioni e curiosità della regione che ha dato i natali a Barilla nel 1877, dove si fondono tradizione e progresso, con un fortissimo legame con il territorio e una grande passione per il mangiar bene.
DA MINA A FELLINI: PLATINETTE E SALVATORES RACCONTANO IL CIBO CHE SI FA ARTE
Il boom economico segna un cambiamento epocale anche nella comunicazione di massa. Negli anni Sessanta la televisione entra nelle case degli italiani e contribuisce a forgiare nuovi costumi. Carosello, con le sue favole, sketch e canzoni, entra così nell’immaginario collettivo del Paese. Il racconto del legame tra Barilla e la pubblicità parte da qui, insieme a Giorgio Simonelli, docente ed esperto di televisione, per poi proseguire con Platinette (Mauro Coruzzi) e l’analisi del ruolo di un’icona pop come Mina, testimonial di iconici spot che raccontano una società che sta cambiando.
Non manca poi il ricordo di due dei più celebrati spot italiani da parte di chi li ha pensati o realizzati: il pubblicitario Gavino Sanna, con l’esperto di comunicazione Michele Boroni, raccontano com’è nato l’incontro sotto la pioggia tra la bambina con l’impermeabile giallo e il gattino, accompagnato dall’indimenticabile musica di Vangelis. Il ricordo di questo spot è l’occasione per ripercorrere la nascita e l’evoluzione della campagna “Dove c’è Barilla, c’è Casa”, un momento che ha segnato un prima e un dopo nella storia della pubblicità in Italia, grazie allo storytelling unico che ha elevato la pasta a fulcro e simbolo del calore domestico. E poi, il regista premio Oscar Gabriele Salvatores narra il legame di vecchia data tra Barilla e il mondo del cinema, tra cui lo spot d’autore “Rigatoni!” firmato dal maestro Federico Fellini.
OGGETTI DA COLLEZIONE SIMBOLI DEL LORO TEMPO: DAL COCCIO ALLE SORPRESINE
Due oggetti del desiderio degli anni Settanta e Ottanta sono specchio della società del loro tempo: la collezionista e mercante d’arte Roberta Tagliavini raccontail mitico “Coccio”, la tazza color panna protagonista di una raccolta punti da record e simbolo della nascita della colazione all’italiana. Mentre le Sorpresine del Mulino Biancovengono riportate alla memoria dalla loro creatrice Graziella Carbone: oltre 700 piccole idee e giochi nell’iconica scatolina che hanno acceso la fantasia dei bambini degli anni Ottanta.
BLUE BOX E SUGHI PRONTI: LA TRADIZIONE INCONTRA LA MODERNITÀ
Non mancano storie di innovazioni che hanno cambiato la quotidianità degli italiani. I piatti storici della cucina italiana sono preparazioni dalle lunghe cotture, che permettevano alle cuoche di casa di lasciarli sul fuoco in autonomia, mentre loro si dedicavano alle faccende domestiche. Con il boom economico, però, cresce l’occupazione femminile e nasce così il bisogno di piatti veloci e semplici da cucinare, magari con l’aiuto di sughi già pronti. A ricordare questa innovazione di prodotto è il critico gastronomico Andrea Grignaffini. Non solo prodotto, ma anche packaging. Prima dell’arrivo della grande distribuzione, la pasta veniva venduta sfusa nelle botteghe di tutta Italia. L’avvento dei supermercati rese però necessario lo studio di una confezione adatta e Barilla scelse una grafica essenziale e un colore blu, che ancora oggi fa parte della sua identità visiva. Ma perché proprio questo colore? A raccontare l’origine di questa scelta è il sociologo Mauro Ferraresi.
DALLA VIA EMILIA ALLO SPAZIO: I FUSILLI BARILLA SULLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
L’ultimo episodio racconta una missione unica nel suo genere: quella che ha portato la tradizione italiana nello spazio grazie alla prova di assaggio più singolare di sempre, che ha visto gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale alle prese con i Fusilli Barilla. In questa storia, raccontata insieme all’astrofisico Luca Perri, l’Italia e la sua cultura culinaria diventano simbolo di curiosità e ingegno, dimostrando che anche un piatto di pasta può trasformarsi nel protagonista di una storia straordinaria.
UN PATRIMONIO DI CONOSCENZE CONDIVISE: L’ARCHIVIO STORICO BARILLA
L’Archivio Storico Barilla è la fonte di ispirazione di questo podcast: nato nel 1987 per volontà di Pietro Barilla, conserva e valorizza il materiale storico relativo alla lunga vita dell’azienda e delle marche di proprietà del Gruppo Barilla.Dai manoscritti agli stampati commerciali, dai gadget alle pellicole, dalle fotografie agli oggetti, dai periodici alle trafile della pasta, tutti questi oggetti rappresentano un patrimonio di conoscenze che Barilla si impegna a valorizzare con le comunità culturali, le imprese, le istituzioni ed il pubblico, oltre a svolgere attività di ricerca, formazione, sviluppo e approfondimento nel campo della storia d’impresa. Un’importanza culturale riconosciuta anche dal Ministero della Cultura, che ha dichiarato l’Archivio storico Barilla ‘sito di notevole interesse storico’ perché “racconta l’evoluzione del costume italiano”.
GLI EPISODI
La lista completa di tutti gli episodi e gli ospiti:
- Episodio 1: C’era una volta l’Emilia (con Enrico Brizzi)
- Episodio 2: Principi, principesse e ballisti (con Giorgio Simonelli)
- Episodio 3: Vorrei che fosse amore (con Mauro Coruzzi, in arte Platinette)
- Episodio 4: Fusilli e gattini (con Gavino Sanna e Michele Boroni)
- Episodio 5: Sorpresine (con Graziella Carbone)
- Episodio 6: La pasta è servita (con Andrea Grignaffini)
- Episodio 7: Rigatoni al cinema (con Gabriele Salvatores)
- Episodio 8: Il magico potere degli oggetti (con Roberta Tagliavini)
- Episodio 9: Blu Barilla (con Mauro Ferraresi)
- Episodio 10: Fusilli nello spazio (con Luca Perri) – in uscita domani 14 ottobre 2025.
CREDITI
È sempre domenica è un podcast di Chora Media promosso da Barilla
Scritto da Marco Villa con la collaborazione di Ilaria Orrù e raccontato da Orietta Berti
La cura editoriale è di Sara Poma
La supervisione del suono e della musica è di Luca Micheli
La post-produzione e il montaggio sono di Cosma Castellucci
Il progetto grafico è di Rebecca Grassi e Elena Pettinelli
La project manager è Anna Nenna
Il producer è Alex Peverengo
Il coordinamento della post produzione è di Matteo Scelsa
Le registrazioni in presa diretta sono di Aurora Ricci
I fonici di studio sono Luca Possi e Lucrezia Marcell
Le musiche sono su licenza Machiavelli Music E Universal Music Publishing Ricordi srl

