DOTDOTDOT FIRMA IL NUOVO ALLESTIMENTO IMMERSIVO DEL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA - Media Key
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DOTDOTDOT FIRMA IL NUOVO ALLESTIMENTO IMMERSIVO DEL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA

Una discesa fisica e simbolica nella necropoli, dove la penombra e il silenzio diventano materia narrativa.

Con il nuovo allestimento dell’Ipogeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, inaugurato il 13 ottobre, Dotdotdot ha trasformato uno spazio sotterraneo in un’esperienza sensoriale e accessibile, che fa del culto dei morti la chiave per comprendere gli usi, i costumi e la storia di questo antico popolo.

Il percorso – pensato per un pubblico eterogeneo che include scolaresche, specialisti, persone con bisogni speciali, sia fisici che cognitivi – si sviluppa attraverso unlinguaggio audiovisivo semplice e diretto, che integra proiezioni immersive, modelli tattili tridimensionali, testi narrativi e suoni evocativi.

Parte del progetto “Etru senza barriere: etruschi 4.0 per un Museo Nazionale Etrusco pienamente inclusivo e accessibile”, finanziato dal programma PNRR, l’intervento segna l’inizio di una nuova stagione per il museo romano guidato da Luana Toniolo. Archeologa e già dirigente del Parco di Pompei e dei Musei della Sardegna, Toniolo ha scelto Dotdotdot per realizzare un allestimento capace di coniugare rigore scientifico, emozione e partecipazione.

L’allestimento inizia con un portale d’ingresso che segna la soglia simbolica tra superficie e sottosuolo, invitando il visitatore a immergersi in un ambiente “altro”, sospeso tra realtà e immaginazione. Nella sala successiva, il Tumulo Maroi ricostruisce una tomba etrusca in cui un video immersivo dà voce agli oggetti del corredo funerario: unguentari, bracieri, coppe e vasi, che tornano a raccontare la vita quotidiana del defunto e il suo viaggio nell’aldilà.

L’esperienza culmina nella Tomba del Letto Funebre, dove affreschi danneggiati vengono completati da animazioni che riportano in vita le scene di danze, musiche e riti etruschi, restituendo il senso vitale e corale del passaggio verso l’oltre. Lungo il corridoio di connessione, mappe animate e rilievi tattili raccontano invece il contesto geografico e archeologico delle necropoli di Cerveteri e Tarquinia, intrecciando il dato scientifico con la suggestione visiva.

“Ogni visitatore dovrebbe poter vivere e godere appieno di un museo” afferma Laura Dellamotta, co-founder e General Manager di Dotdotdot. “Il design, quando nasce dall’ascolto e dal desiderio di inclusione, è uno strumento efficace in grado di costruire linguaggi che coinvolgano davvero le persone.”

Con questo intervento, Dotdotdot rinnova il proprio impegno nella progettazione culturale contemporanea, restituendo al pubblico un museo inclusivo, emozionale e profondamente umano: un luogo dove il design diventa strumento di accessibilità e racconto, e dove la storia si trasforma in esperienza viva e condivisa.