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Domino: la semplificazione della complessità

Mentre le aziende si trasformano in ‘sistemi’ sempre più complessi, Domino vanta la capacità di studiare le variabili e rendere semplice ciò che sembrava difficile.

La curiosità di ascoltare i clienti che raccontano sé stessi e i loro successi; la capacità di cercare risultati fin dal momento della progettazione delle soluzioni; la ferma volontà di non tirarsi mai indietro davanti a una sfida; la ricerca di ingredienti semplici, da curare e coltivare ogni giorno con immutata passione. Su questi pilastri hanno fatto leva i brillanti risultati ottenuti negli anni dall’agenzia Domino e testimoniati dall’alto livello di fidelizzazione dei suoi clienti.

Ne parliamo in questa intervista ad Andrea Bosso, Strategy & Consultancy Partner di Domino.

Quali sono le caratteristiche primarie del vostro posizionamento sul mercato?

Andrea Bosso: Il focus della nostra attività risiede nella costruzione di servizi digitali (siti, campagne e customer journey) per le aziende in generale e, in particolare, per le imprese italiane che hanno saputo espandersi anche in ambito europeo e mondiale. Siamo strutturati per affrontare situazioni complesse in termini di mercati, di lingue, di campagne: il nostro compito è quello di semplificarle e di aiutare le aziende a raggiungere gli obiettivi prefissi, compresi ovviamente quelli economici.

Se dovesse illustrare la caratteristica primaria che vi differenzia dai competitor, su cosa metterebbe l’accento?

Andrea Bosso: Proprio sul punto appena citato, ovvero la capacità di gestire in modo semplice la complessità. Il digitale è diventato il trait d’union tra il marketing, le vendite e il customer care e questo ha reso necessario aumentare ulteriormente la conoscenza degli aspetti interni delle realtà aziendali. Non si deve più puntare solo su creatività e comunicazione: vanno presi in considerazione CRM, flussi di dati, differenze tra mercati. Le aziende sono sistemi complessi (qualche volta anche complicati) e gestire bene le variabili è una cosa che abbiamo studiato a lungo: i due premi che abbiamo vinto quest’anno sono la dimostrazione di questa capacità, che clienti come Iveco e Case IH hanno particolarmente apprezzato. Nel caso di Iveco, la gestione di ben sessantatré mercati ha richiesto un’organizzazione che permettesse di rispondere a tutte le singole esigenze e specificità; quanto a Case IH, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è stato determinante per gestire in tutti i mercati europei una comunicazione multilingue e vertente su una variegata gamma di offerte.

Quali sono le principali tipologie di servizi che mettete a disposizione dei vostri clienti?

Andrea Bosso: Le tipologie che seguiamo internamente sono quattro: prodotti digitali (siti web, intranet, app e così via), campagne e lead generation, service design (ovvero lo studio e la realizzazione di prodotti e servizi innovativi) e la tecnologia che supporta tutti i nostri servizi (hosting, CRM, web, CMS). In tutti i casi, partiamo quasi sempre da un ‘design sprint’ che ci consente di avere a disposizione, in soli quattro giorni, un prototipo di massima creato da persone di grande esperienza.

Oltre ai già citati Iveco e Case IH, possiamo ricordare qualche caso specifico di clienti che hanno scelto di affidarsi alla vostra struttura?

Andrea Bosso: Mi fa molto piacere citare espressamente le aziende che ci hanno rinnovato la loro fiducia per anni, ritenendo, evidentemente, che le abbiamo aiutate a ottenere risultati importanti e continui nel tempo. È il caso dei dieci anni di lavoro sulla intranet di Stellantis, della recente conferma della collaborazione con la stessa Case IH, che si protrarrà per altri sette anni, o di Costa Crociere, che da oltre un decennio utilizza il nostro preventivo emozionale. Quest’ultima è una piattaforma che supporta, con l’obiettivo di incrementarle, le vendite di prodotti e servizi di valore.

In base alla vostra esperienza quotidiana ‘sul campo’, ritenete che le aziende italiane stiano affrontando con la necessaria preparazione il processo di Digital Transformation?

Andrea Bosso: Quello di Domino è effettivamente un punto di vista privilegiato, visto che da oltre un quarto di secolo lavoriamo al fianco di aziende di vari settori, dal turismo e dall’automotive alla salute e al business-to-business.

Devo dire che la funzione strategica del digitale, negli ultimi tempi, è data per assodata: lo dimostra il fatto che il nostro interlocutore, all’interno dell’azienda, è generalmente il Responsabile Marketing o l’Amministratore Delegato, cosa che fino a qualche anno fa non era così scontata. Il presupposto di fondo è che il mondo imprenditoriale italiano sta vivendo una fase di profondo cambiamento, guidata proprio dal processo di Digital Transformation: questo si sta facendo strada anche presso le aziende business-to-business, con l’obiettivo di rafforzarne la competitività sul palcoscenico globale. Le organizzazioni che optano per l’integrazione digitale stanno assistendo a un potenziamento senza precedenti, in termini di efficienza operativa e di relazione con il cliente: da qui deriva l’importanza delle infrastrutture digitali come leva in grado di apportare un vantaggio competitivo, anche sostenibile.

La trasformazione rappresenta un’autentica rivoluzione per parte delle aziende italiane, che investono prevalentemente sull’utilizzo di strumenti come l’Intelligenza Artificiale, l’apprendimento automatico, il Cloud Computing e l’analisi dei dati. L’obiettivo specifico è quello di creare un modello di business volto ad aumentare la redditività e, al contempo, a garantire un vantaggio competitivo. Sfruttando i progressi tecnologici, le aziende possono snellire quelli operativi, migliorare il servizio e il coinvolgimento dei clienti, ridurre i costi e aumentare la velocità di consegna.

In ogni processo evolutivo di natura epocale non si può ragionevolmente pretendere che la strada sia priva di dossi e barriere…

Andrea Bosso: Certamente. Nonostante gli evidenti benefici, le aziende possono essere costrette ad affrontare ostacoli significativi, anche perché non tutte possono vantare le indispensabili competenze tecniche e non sempre c’è piena consapevolezza del potenziale insito in un oculato utilizzo delle tecnologie digitali. Per raggiungere i traguardi e capitalizzare i profitti della trasformazione non si può prescindere dalla precisa individuazione di sistemi adeguati e dallo sviluppo di una strategia chiara. Ancora, è necessario puntare su soluzioni orientate all’utente e investire nella formazione del personale, per mettere a profitto tutte le potenzialità.