Aryel introduce per le digital holidays formati basati su principi psicologici e comportamentali per potenziare la performance delle campagne.
Nel trimestre in cui si concentra la quota più rilevante degli investimenti pubblicitari, Aryel presenta una nuova serie di soluzioni creative per le digital holidays sviluppate a partire dall’applicazione di principi di decision science e psicologia comportamentale ai formati display. Si tratta di un periodo dominato da obiettivi di breve termine, in cui la capacità di stimolare una risposta immediata diventa un fattore competitivo chiave per gli inserzionisti. In questo scenario, le proposte di Aryel traducono principi come scarsità, urgenza e riprova sociale in strumenti operativi di conversione, capaci di rendere la comunicazione più efficace nel momento di massima pressione del mercato.
Le nuove soluzioni si articolano in una serie di widget dinamici applicabili ai layout della creatività display, progettati per attivare specifiche leve cognitive e migliorare la pertinenza del messaggio. Ogni componente può essere configurato e testato in modo
indipendente, consentendo agli inserzionisti di verificare, attraverso A/B testing, quali principi risultano più coerenti con i propri KPI di benchmark. Un approccio che integra logiche di performance e conoscenza dei meccanismi decisionali, offrendo uno strumento concreto per agire sulla risposta dell’utente e ottimizzare la creatività in modo continuo.
«Durante le digital holidays, gli inserzionisti operano in un contesto di saturazione estrema, dove la differenza non la fa più la visibilità ma la capacità del messaggio di generare una risposta immediata,» spiega Mattia Salvi, CEO di Aryel. «Con questi widget vogliamo rendere la creatività display ancora più analitica e ottimizzabile, permettendo ai team media di testare e modulare le leve psicologiche in base ai propri KPI di riferimento. L’obiettivo è affinare le logiche di performance senza rinunciare alla qualità della creativa.»
Parallelamente, Aryel rileva una trasformazione profonda nei comportamenti di ricerca online: secondo il Wall Street Journal, il 42% degli utenti di piattaforme basate su LLM si affida già a sistemi di intelligenza artificiale generativa per ricevere raccomandazioni d’acquisto, spostando progressivamente le query dai motori di ricerca tradizionali verso interazioni di tipo conversazionale. Questo cambiamento apre nuove opportunità anche per la comunicazione pubblicitaria. Le soluzioni Aryel consentono infatti di erogare annunci all’interno di chatbot indipendenti, integrando nei dialoghi formati creativi. Un modo per portare la comunicazione là dove l’utente formula le sue domande, in un contesto di attenzione più alta e di interazione diretta.
Queste soluzioni rispondono a un’evoluzione del mercato pubblicitario, sempre più orientato alla rilevanza e alla misurabilità dell’impatto. Durante le digital holidays, quando la pressione media cresce e la competizione si intensifica, la possibilità di calibrare le leve cognitive sui propri benchmark diventa un vantaggio competitivo per gli inserzionisti. Aryel punta a consolidare questo approccio anche nel 2025, estendendo la sperimentazione dei principi comportamentali a nuovi contesti creativi e rafforzando il ruolo della creatività all’interno delle strategie media.

