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Cosa guardiamo davvero su Netflix?

L’Engagement Report di Netflix mette in evidenza cosa hanno guardato gli abbonati da gennaio a giugno 2025: vincono gli Originali Netflix, serie storiche come Orange Is The New Black, Ozark e La Casa di Carta

Che cosa guardiamo davvero quando siamo sulle nostre amate piattaforme di streaming? Da anni, con le tivù generaliste, siamo abituati a sapere tutto, ma proprio tutto, grazie al sistema dell’Auditel. Per le OTT non funziona così: non c’è un sistema di rilevamento dei dati e, per sapere qualcosa, dobbiamo affidarci a loro. Per questo è interessante leggere l’ultimo Engagement Report di Netflix, che mette in evidenza cosa hanno guardato gli abbonati da gennaio a giugno 2025. Il tempo di visione – o engagement – è il miglior indicatore della soddisfazione degli abbonati. Il report cattura il 99% di tutte le visualizzazioni nella prima metà del 2025, in cui le persone hanno guardato Netflix per oltre 95 miliardi di ore.

Il Report ci dice che gli Originali Netflix sono un successo e continuano a coinvolgere il pubblico anche anni dopo il loro debutto: quasi la metà di tutte le visualizzazioni proviene da titoli Originali Netflix usciti nel 2023 o prima. Parliamo di serie cult come Orange Is The New Black, Ozark e La Casa di Carta, che hanno tutte superato i 100 milioni di ore visualizzate nella prima metà del 2025. Ci sono anche i film originali, come Red Notice, Leo e We Can Be Heroes, che hanno superato i 20 milioni di visualizzazioni ciascuno.


L’altra tendenza è quella delle storie che possono arrivare da ogni parte del mondo. Le più interessanti, e di successo, arrivano dal Regno Unito. Adolescence è stata la serie più vista con 145 milioni di visualizzazioni, ma il pubblico ha apprezzato anche altre serie come Missing You (58M), il cult Black Mirror S7 (31M) e Dept. Q S1 (25M). Due terzi degli abbonati Netflix si trovano al di fuori degli Stati Uniti e oltre un terzo delle visualizzazioni totali proviene da titoli in lingue diverse dall’inglese. Dieci delle venticinque serie più viste nella prima metà dell’anno erano in lingua non inglese. Un evidente caso di successo è Squid Game, la celebre serie sudcoreana, che ha registrato 231 milioni di visualizzazioni tra tutte e tre le stagioni nella prima metà dell’anno. La stagione finale è diventata il terzo programma più visto del semestre, raggiungendo 72 milioni di visualizzazioni in soli quattro giorni. Ma quello della Corea del Sud è un vero trend: ci sono state anche altre serie sudcoreane di successo, come Quando la vita ti dà mandarini (35M), The Trauma Code: Il turno degli eroi S1 (34M), Weak Hero: Class 1 (22M) e Weak Hero: Class 2 (20M).

Ma vanno molto forte anche i titoli scandinavi: Reservatet – La riserva (34M) dalla Danimarca, Numero 24 (24M) dalla Norvegia e Åremorden – Gli omicidi di Åre S1 (33M), The Breakthrough (29M) e Glaskupan – La cupola di vetro (20M) dalla Svezia. Dall’altra parte del mondo, Cent’anni di solitudine (5M), ha lanciato le produzioni in arrivo dalla Colombia, che ha continuato con produzioni originali come Medusa S1 (21M), Profilo falso (20M) e Karol G: Mañana fue muy bonito (13M).

Sono andati molto bene anche titoli Netflix come Back in Action (165M), STRAW di Tyler Perry (103M), La lista dei miei desideri (96M) con Sofia Carson e Nonnas (58M). Anche i film in lingua non inglese hanno avuto successo globale, tra cui Exterritorial – Oltre il confine (88M) dalla Germania, Il contrattacco (71M) dal Messico, iHostage (57M) dai Paesi Bassi e Ad Vitam (70M) e K.O. (44M) dalla Francia, Bullet Train Explosion (33M) dal Giappone e Jewel Thief – The Heist Begins (23M) dall’India. E i titoli italiani? Non figurano in questo report di Netflix. Per cui non resta che attendere le loro prossime comunicazioni. Intanto, le produzioni italiane Netflix continuano e questo è un buon segno.