Contenuto a firma di M. Elena Amorth, Chief Operating Officer di IBM Italia
È assodato che il ruolo del Chief Operating Officer vari a seconda delle dimensioni, della struttura e dei bisogni specifici dell’impresa. Il COO può avere un ruolo molto attivo, soprattutto nelle piccole e medie imprese, potenzialmente coinvolto in tutte le decisioni operative. Diversamente, in altre situazioni, il COO si concentra maggiormente sulla gestione operativa e sulla supervisione di team specialistici, lasciando agli altri ruoli apicali la gestione di questioni di politica generale.
Lo studio, intitolato Il COO audace: 5 strategie per spezzare l’inerzia aziendale*, offre un’analisi approfondita del ruolo evolutivo dei Chief Operating Officers (COO) nell’era dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’automazione. La survey ha coinvolto oltre 1.900 Chief Supply Chain Officers (CSO) in 25 settori e 33 Paesi per comprendere come, il ripensamento delle operazioni di un’azienda, ne possa favorire la crescita.
Nell’era digitale e dell’automazione, il ruolo del COO sta evolvendo in modo considerevole. Oggi gli è richiesto non solo di conoscere e indirizzare operazioni standard per l’azienda, ma anche essere in grado di comprendere e applicare nei processi aziendali l’intelligenza artificiale e l’automation. La sua attenzione dev’essere rivolta al ripensamento dei processi al fine di massimizzarne l’efficienza e l’efficacia, capitalizzando su nuovi sistemi digitali e strategie di gestione dei dati.
Si tratta quindi di una figura sempre più cruciale nella trasformazione digitale e nella sostenibilità aziendale, con un focus crescente sull’adozione dell’intelligenza artificiale e sull’analisi dei dati, oltre che su competenze di leadership strategica e gestione del cambiamento.
Lo studio delinea una serie di approcci critici per i ‘moderni’ COO, primo fra tutti l’avvalersi dell’AI come un alleato nel proprio lavoro. Utilizzare quindi architetture dati integrate per costruire un nuovo modello operativo AI-centrico, stimolare all’interno dei propri team una nuova cultura orientata all’AI, dare priorità alla trasformazione anche re-immaginando i processi end-to-end.
Uno dei risultati chiave dello studio è l’emergere del modello operativo aziendale basato sull’AI agentica. I modelli operativi tradizionali non sono progettati per un’AI in grado di ragionare, agire e apprendere in modo autonomo. Il modello operativo basato sull’AI agentica trasforma il modo di lavorare, abilitando gli agenti di AI a collaborare con persone e sistemi in tempo reale, con risultati significativi in termini di produttività, velocità e innovazione. Ad oggi quasi il 70% dei COO afferma che l’adozione di agenti di AI sia cruciale al futuro delle organizzazioni.
Inoltre, si evidenzia che i COO leader che bilanciano l’esecuzione strategica, l’intelligenza dei dati e l’innovazione abilitata dalla tecnologia riscuotono maggior successo in diverse aree chiave: nello sviluppo della strategia aziendale (47% vs. 39%), nell’esecuzione della stessa (37% vs. 33%), nella gestione dei dati (46% vs. 41%), nell’innovazione (50% vs. 42%) e nella maturità tecnologica (47% vs. 36%).
Se in passato i COO dovevano puntare all’eccellenza operativa grazie unicamente alle proprie forze e a quelle dei propri team, oggi sono sempre più incentivati a dare priorità allo sviluppo trasformativo. Lo stesso vale per i propri collaboratori, incoraggiati a evolversi. Non si tratta solo di adottare l’AI, ma di saperla orchestrare, stimolando i team a combinare il proprio ingegno alla tecnologia automatizzata. È un cambiamento culturale fondamentale per creare un ambiente in grado di sfruttare appieno le capacità dell’AI.
Lo studio sottolinea, inoltre, come i dati siano il fulcro delle operazioni aziendali. Costruire un nuovo modello operativo centrato sull’AI, su un’architettura dati integrata, rende edotti sui rischi, facilita la collaborazione e accelera l’agilità dell’organizzazione. Tuttavia, solo il 19% dei COO afferma che la propria organizzazione ha sviluppato completamente le componenti di un’architettura dati aziendale e scalato l’integrazione dei dati in tutte le funzioni.
Si enfatizza anche l’importanza dell’evolversi da progettisti di processi a disruptor operativi. I COO devono mettere in discussione le norme conosciute e assodate e riprogettare i processi da zero piuttosto che aggiungere nuova tecnologia a quanto già in essere. È un approccio fondamentale per integrare efficacemente l’AI nei processi aziendali.
Alcune aziende come Lockheed Martin, si distinguono per trasformazioni di successo alimentate dall’AI. L’ecosystem AI sicuro di Lockheed Martin, chiamato AI Factory ha permesso all’azienda di concentrare 46 sistemi e strumenti alimentati da dati differenti su un’unica piattaforma integrata. È altresì importante sottolineare il ruolo critico dei COO nel guidare la trasformazione organizzativa, implementando nuove tecnologie e ridefinendo radicalmente le operazioni. L’approccio “Cliente Zero” utilizzato ha prodotto infatti risultati straordinari, tra cui un risparmio di produttività di 3,5 miliardi di dollari in due anni.
Il COO sta quindi evolvendo da architetto operativo a innovatore organizzativo, combinando aspetti di eccellenza operativa e di innovazione strategica. Le operazioni tendono a costituire sempre di più il centro di raccolta delle informazioni aziendali, traducendo i dati in previsioni e reinventando i flussi di lavoro attraverso la collaborazione tra risorse umane e intelligenza artificiale. Man mano che le aziende diventano più connesse e sempre più dipendenti da dati e da sistemi intelligenti, i confini tra le funzioni tradizionali continueranno a sfumare, ridefinendo i ruoli di leadership in tutta l’azienda e creando nuove opportunità di collaborazione interfunzionale e di processo decisionale integrato.
In sintesi, per quanto lo studio evidenzi la maggiore criticità per i COO nel sostenere la crescita, l’innovazione e l’efficienza aziendale attraverso l’adozione strategica di AI e di architetture dati integrate, indubbiamente fornisce spunti utili al conseguimento del potenziale trasformativo del ruolo aziendale.

