Cloov, fashion-tech startup milanese, annuncia che le sue fondatrici, Olimpia Santella e Chiara Airoldi, sono state inserite nella prestigiosa classifica “Under 30” di Forbes, nella categoria “Social Impact”, un riconoscimento che sottolinea il loro impegno nel settore della moda e della sostenibilità a servizio delle esigenze del Pianeta, attraverso lo sviluppo di nuove e più etiche modalità di consumo. Olimpia Santella e Chiara Airoldi hanno fondato Cloov nel giugno 2022, accomunate dal profondo interesse per le tematiche relative all’economia circolare e alla sostenibilità del settore fashion. Cloov ha sviluppato un software che fornisce ai brand una piattaforma in white label per permettere di lanciare in pochi mesi un re-commerce di noleggio e di vendita second hand interamente personalizzato. Inoltre, si occupa di seguire tutta la logistica, dalla gestione degli ordini al lavaggio e al ricondizionamento dei capi.
L’obiettivo delle due giovani imprenditrici è allungare la vita dei capi, contrastando il fast fashion e potenziando il valore dei prodotti tramite il passaggio di proprietà tipico della sharing economy. Cloov aiuta anche i brand a gestire in modo sostenibile e profittevole lo stock, in particolare i capi invenduti, resi e fallati, e il conseguente inquinamento causato dall’over-produzione di una quantità esorbitante di rifiuti tessili.
“Siamo felici e orgogliose di questo riconoscimento, che ci fa capire di essere sulla giusta strada nel portare un reale cambiamento al mondo della moda, che deve necessariamente cambiare in ottica circolare e sostenibile”, hanno dichiarato Chiara Airoldi e Olimpia Santella, fondatrici e rispettivamente COO e CEO di Cloov. “Essere riconosciute da Forbes è un onore e ci motiva ulteriormente a perseguire la nostra missione di rendere la moda più accessibile, sostenibile ed esperienziale per tutti”.
