Lo storico marchio italiano, oggi parte di Haier Europe, sceglie la cornice della Fabbrica del Vapore di Milano, spazio industriale recuperato per eccellenza, per mettere in scena non solo la sua storia ma anche il suo futuro, attraverso il linguaggio evocativo dell’arte.
‘An Archive of Possible Machines – 80 anni di Candy: tecnologie visionarie dall’archivio’ è il titolo della mostra – curata da Andrea Tinterri e realizzata dal fotografo Mattia Balsamini – ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano fino al 9 novembre. Fondata nel 1946 come piccola impresa familiare a Monza, Candy lanciò la prima lavatrice italiana, la Modello 50, e con essa una rivoluzione silenziosa che avrebbe trasformato per sempre le abitudini delle famiglie. Da allora, ogni decennio ha segnato un passo avanti: la carica frontale, la centrifuga, la lavasciuga, la lavastoviglie e persino il celebre ‘Candyzionatore’, premiato nel 1970 con il Compasso d’Oro. Oggi, come allora, il marchio continua a essere sinonimo di innovazione accessibile, capace di unire funzionalità e bellezza. La mostra si presenta come un viaggio nel tempo e nella visione. Dieci lavori fotografici inediti di Balsamini restituiscono una lettura poetica dell’archivio aziendale, trasformando i prodotti in simboli di un immaginario collettivo. “Ogni fase di questa serie è frutto di giudizio e mestiere”, spiega l’artista, “un omaggio alla catena di menti – ingegneri, designer, tecnici – che hanno generato queste macchine.” Le immagini dialogano con oggetti e materiali originali provenienti dagli stabilimenti Candy, rielaborati da Studio GISTO in un allestimento che intreccia memoria industriale e visione contemporanea. Scaffalature e componenti dismessi diventano parte integrante della narrazione, dando vita a un paesaggio espositivo dove passato e futuro si incontrano. “La ricerca di Balsamini non celebra in modo nostalgico”, spiega il curatore Andrea Tinterri, “ma attiva le possibilità ancora latenti dell’archivio, aprendo nuove traiettorie per leggere la storia del design come spazio di possibilità”.
Per Haier Europe, che dal 2019 guida la crescita del marchio Candy, l’anniversario rappresenta anche l’occasione per riaffermare il ruolo strategico dell’Italia nel panorama internazionale. “Candy è una pagina fondamentale del progresso tecnologico e sociale del Paese”, afferma Karim Bruneo, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Haier Europe. “Con questa mostra celebriamo l’eredità di un marchio che ha diffuso nel mondo l’ingegno italiano, guardando al futuro con una visione globale e sostenibile.” Il percorso si conclude con uno sguardo rivolto al domani: protagonista è la Candy MultiWash, la prima lavatrice a tre cestelli indipendenti, capace di gestire contemporaneamente tre carichi differenti. Presentata in anteprima internazionale all’IFA 2025 di Berlino, dove ha vinto il Review Award, la MultiWash sintetizza l’essenza del marchio: una tecnologia intuitiva, intelligente e pensata per semplificare la vita quotidiana. Con consumi ridotti e un’interfaccia smart, rappresenta il culmine di ottant’anni di ricerca e ascolto dei bisogni reali delle persone.
“La mostra è un racconto di continuità e innovazione,” sottolinea Federico Ferretti, Head of Design MED di Haier Europe. “Dalla prima lavabiancheria agli elettrodomestici connessi, Candy ha sempre interpretato il design come un linguaggio umano, capace di migliorare la vita delle persone.” L’evento non è solo una celebrazione ma anche il primo passo verso la creazione dell’Archivio Storico Candy, che nascerà nella sede di Brugherio. Un luogo dove conservare documenti, prototipi e memorie industriali, e al tempo stesso alimentare la riflessione su come la tecnologia plasmi il quotidiano. E se, nel dopoguerra, la lavatrice Candy fu il simbolo di un nuovo modo di vivere, oggi la mostra ‘An Archive of Possible Machines’ rinnova quel messaggio di progresso e immaginazione. Perché, a ottant’anni dalla sua nascita, Candy continua a trasformare l’ordinario in straordinario, rendendo ogni casa un piccolo laboratorio di futuro.

