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Arte e industria si fondono nel nuovo Museo Renault

In occasione del suo 125esimo compleanno, la casa automobilistica francese inaugurerà un centro espositivo per raccontare la sua storia e quella dell’auto come oggetto d’arte e testimone di epoche.

Nel 2027 Renault aprirà al pubblico uno spazio espositivo permanente senza precedenti, un nuovo epicentro culturale all’interno del sito di Flins, vicino a Parigi. Questo progetto, che celebra i 125 anni della storica casa automobilistica francese, si propone come un’autentica operazione di mecenatismo industriale, in cui auto d’epoca, opere d’arte e archivi storici diventano strumenti narrativi di un’eredità che non smette di evolversi. Non si tratta solo di una celebrazione della storia dell’auto, ma di un manifesto culturale che riafferma il ruolo dell’automobile come oggetto d’arte, simbolo sociale e generatore di immaginari collettivi. Come ha sottolineato il CEO Fabrice Cambolive, “Renault è un pezzo di cultura popolare universale”. È da questo principio che nasce la volontà di creare un luogo dinamico e aperto, dove vivere la storia del marchio attraverso mostre, esperienze interattive, eventi e installazioni artistiche. Il nuovo centro non sarà un semplice museo, ma una vera e propria ‘fabbrica della memoria’ che racconterà l’innovazione tecnica e il cambiamento sociale attraverso l’estetica e il linguaggio dell’arte.

L’aspetto più affascinante di questo ambizioso progetto è l’attenzione all’arte, intesa non solo come forma di celebrazione visiva, ma come lente attraverso cui leggere il passato, interpretare il presente e immaginare il futuro. La collezione artistica di Renault è vastissima: fotografie, dipinti, sculture, installazioni e opere contemporanee raccolte nel tempo, che ora troveranno finalmente uno spazio pubblico e interattivo in cui dialogare tra loro e con il visitatore. Questa raccolta è il frutto di un lungo e consapevole impegno artistico. Già negli anni ’30 Renault sosteneva l’arte contemporanea e negli anni ’60 il marchio è diventato una delle prime aziende europee ad abbracciare la Pop Art e il Nuovo Realismo. Ne sono prova le collaborazioni con artisti come Robert Doisneau, Arman, Jean Tinguely, Jean Dubuffet, Victor Vasarely ed Erró. Oggi, attraverso il neonato Fondo Renault per l’Arte e la Cultura, l’azienda riafferma questa vocazione mecenatistica, con un’attenzione particolare alla Street Art, in perfetta sintonia con l’anima ‘popolare’ dell’automobile.

L’edificio di Flins è stato concepito come un ponte tra città e industria, tra passato e futuro. Progettato dall’architetto Jacob Celnikier, è un’opera architettonica dalla sorprendente verticalità strutturale, con una gigantesca hall in cui i veicoli d’epoca sono disposti su pallet sospesi, come se fossero installazioni aeree. Una sorta di ‘muro dell’automobile’ visibile sia dall’interno che dall’esterno, pensato per stupire e invitare alla riflessione. Ma l’esperienza non finisce qui: il centro ospiterà anche un’officina per il restauro delle auto storiche, affiancata da spazi di lavoro e di consultazione per studiosi e appassionati. I visitatori potranno assistere ai processi di conservazione e restauro dei modelli d’epoca, scoprendo la cura quasi artigianale che Renault dedica al proprio patrimonio mobile.

Uno dei punti più innovativi del progetto è la creazione dell’Art Factory, una residenza artistica ricavata all’interno di un ex reparto di verniciatura. Qui gli artisti contemporanei potranno lavorare a stretto contatto con i materiali industriali, reinterpretandoli in chiave creativa. Il contesto urbano-industriale non è solo scenografia, quindi, ma materia viva che darà vita a installazioni ispirate al patrimonio automobilistico. Una delle prime opere simboliche è Ready-made 1935-2025 di Gérard Zlotykamien, creata a partire da un autobus Renault del 1937. Il nuovo spazio non sarà statico: Renault prevede una rotazione costante delle opere e dei veicoli esposti. La collezione, che comprende oltre 2.400 metri lineari di archivi e centinaia di veicoli storici (più della metà dei quali ancora funzionanti), è in continua evoluzione. Per questo motivo, a dicembre 2025, Renault organizzerà con Artcurial un’asta di esemplari doppi, in un’ottica di rinnovamento e sostenibilità museale.

Attraverso questo progetto, Renault dimostra che un grande brand può essere anche un agente culturale attivo, capace di costruire ponti tra generazioni, linguaggi e comunità e che il patrimonio, quando è vivo, non guarda solo al passato ma accelera verso il futuro.