Acea Run Rome The Marathon per Roma, la corsa verso l’innovazione continua - Media Key
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Acea Run Rome The Marathon per Roma, la corsa verso l’innovazione continua

Illustrazione dei risultati dell’indagine condotta dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza

Si è svolto questa mattina presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) della Sapienza Università di Roma il convegno «Acea Run Rome The Marathon per Roma. La corsa verso l’innovazione continua» volto ad analizzare i risultati della ricerca coordinata dalle Prof.sse Maria Paola Faggiano e Barbara Mazza (CoRiS – Sapienza), in collaborazione con gli organizzatori della Maratona di Roma.

Al convegno hanno partecipato i campioni azzurri di salto triplo delle Fiamme Gialle, l’oro mondiale e europeo indoor Andy Díaz Hernández e il bronzo olimpico e oro europeo, nonché suo allenatore, Fabrizio Donato. Una presenza importante anche per tutti gli studenti accorsi ad ascoltare il convegno, Donato ha raccontato la storia di vita di Andy Diaz e la conferma anche del loro ruolo di testimonial da ormai anni di Sport Senza Frontiere che presenzia nel charity program di Acea Run Rome The Marathon.

Dopo i saluti istituzionali del Preside della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione (Sapienza), Prof. Pierpaolo D’Urso, è intervenuto l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Comune di Roma Alessandro Onorato che ha così commentato: “A quattro mesi dall’evento, la Maratona di Roma ha già superato gli iscritti dell’anno scorso con l’85% in arrivo dall’estero. E’ un appuntamento che continua a crescere e, come dimostra lo studio dell’Università Sapienza, è diventato una festa popolare per tutta la città dal forte valore sociale, oltre che sportivo. Siamo felici perché è un grande evento che genera ricadute occupazionali, turistiche ed economiche, con l’impatto sul territorio che quest’anno supererà i 75 milioni dell’anno scorso”.

Questi numeri testimoniano quanto le corse podistiche a Roma siano un asset fondamentale per la città. Le potenzialità sono immense: nessuno al mondo vanta un percorso come il nostro, un museo a cielo aperto. Vogliamo continuare a sostenere sempre di più la Run Rome The Marathon e renderla ancora più internazionale. Per questo, con Infront e Corriere dello Sport, siamo andati a New York per avviare una sinergia con la maratona di New York incontrando il direttore Ted Metellus. Una collaborazione che abbiamo fortemente voluto, tanto che il Ceo, Rob Simmelkjaer, è venuto a Roma pochi giorni fa per incontrarci e parlare delle strategie future”.

A seguire, i saluti del Direttore Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Università Sapienza, Prof. Luca Dezi, del Direttore Marketing Corriere dello Sport – Stadio, Daniele Quinzi, del Senior Manager Infront Italy e Project Manager Run Rome The Marathon, Lorenzo Benfenati e del Direttore Centro di Servizi Sapienza Sport, Prof. Maurizio Barbieri.

Il Direttore Daniele Quinzi: “Siamo passati dai 7mila partecipanti del 2021 ai 22mila di quest’anno, diventando la decima maratona al mondo come numeri partecipativi. Abbiamo portato Acea Run Rome The Marathon, e dunque la città di Roma, in giro per il mondo, agli expo village delle maratone più importanti del mondo come quelle di Londra, Berlino, Amsterdam, Valencia, Chicago e diverse altre e non ultima quella di New York solo tre settimane fa. Abbiamo imparato tanto da questi grandi eventi, ma abbiamo anche raccontato che Roma ha una storia da raccontare e potenzialità che oggi stiamo raggiungendo. La maratona coinvolge le persone non come pubblico fermo e statico a tifare, ma le fa correre, camminare, le rende partecipi e protagoniste, Roma è il più grande evento sportivo agonistico italiano”.

Così il Project Manager Lorenzo Benfenati: “Abbiamo già evidenziato l’anno scorso l’indotto economico generato dalla maratona sempre grazie ad uno studio del Dipartimento Sport Sapienza, quest’anno siamo voluti andare a capire cosa pensano i cittadini, sportivi e non sportivi, della città di Roma, in particolare nelle periferie e capire la percezione della maratona nel territorio. Poi ci sono tanti progetti che abbiamo creato, queste sono le ‘innovazioni’ che danno il titolo alla tavola rotonda di oggi, nuovi e confermati da questi anni dove abbiamo raggiunto risultati straordinari”.

A metà mattina ha preso avvio la sezione tematica del convegno intitolata «La Maratona di Roma come “fatto sociale totale”. I risultati dell’indagine della Sapienza», con le relazioni della Prof.ssa Barbara Mazza e della Prof.ssa Maria Paola Faggiano, rispettivamente intitolate «Il contributo della ricerca scientifica nel binomio evento sportivo e città» e «Una città in corsa o una corsa per la città? Valutazioni dal basso e prospettive future».

Obiettivo dello studio

Attraverso lo studio condotto dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (Sapienza) sono state analizzate percezioni, rappresentazioni ed effetti sociali dell’Acea Run Rome The Marathon. L’evento sportivo, che si qualifica come il più partecipato d’Italia, si inserisce in un contesto urbano complesso, generando un significativo impatto socio-economico e culturale, con effetti tangibili sia sulla vita quotidiana dei cittadini romani, sia sul fronte dell’appartenenza e dell’identità collettiva. Tra gli obiettivi dello studio, oramai giunto alla sua seconda annualità, figurano 1. la stima del grado di coinvolgimento pratico (commitment), simbolico ed emotivo (engagement) dei cittadini romani rispetto all’evento; 2. la valutazione del livello di integrazione della maratona con il tessuto urbano e sociale della città di Roma, in ordine ad aspetti culturali, economici e sportivi; 3. l’individuazione di aree di miglioramento e la valorizzazione di “suggerimenti dal basso”.

Il campione, l’intervista

L’indagine condotta nel 2025 rappresenta un approfondimento qualitativo del precedente studio, di taglio quantitativo, realizzato nel 2024. Essa ha previsto la conduzione di interviste focalizzaterivolte a un campione di 16 individui, che intercettano significativi profili sociali, in base all’età, alla dimensione della sportività, all’area di residenza nel contesto metropolitano, alla condizione professionale (più o meno attinente all’evento indagato), ecc. A fronte della trascrizione integrale di queste ricche testimonianze, l’analisi ha permesso di ricostruire nel dettaglio molteplici aspetti: il grado di interesse e coinvolgimento nello sport (con un accento sul running), il bagaglio informativo sulla Maratona di Roma e la rappresentazione complessiva dell’evento, l’efficacia percepita dell’apparato comunicativo-promozionale, i valori attribuiti alla manifestazione sportiva, i suoi effetti (positivi e negativi) immediati, la sua valenza per il futuro cittadino. Una parte degli intervistati è composta da esercenti, chiamati a esprimersi sull’impatto della maratona sulle attività commerciali (proprie e, più in generale, cittadine). Nel corso delle interviste, i soggetti campionati sono stati chiamati ad esplicitare in modo argomentato suggerimenti e proposte per il futuro in ordine a tutti gli aspetti toccati.

I risultati dello studio – Valori atletici

Lo studio ha messo in luce come Acea Run Rome The Marathon abbia assunto un’elevata rilevanza sociologica, tale da configurarsi come un “fatto sociale totale”, in grado di generare valore a livello culturale, economico, relazionale, identitario. Nella maratona si riflettono valori universali (impegno, determinazione, solidarietà, sostenibilità) che superano il gesto atletico per divenire obiettivi da perseguire nel quotidiano. La pratica, in molti casi, viene percepita come una delle forme più nobili dello sport, capace di suscitare ammirazione anche tra chi non corre.

I risultati dello studio – Centro e periferia: percezioni a confronto

In termini di ricadute sociali si conferma un potenziale altissimo di Acea Run Rome The Marathon, legato, soprattutto, alla bellezza del tracciato e alle indiscusse ricadute dell’evento in termini di socialità e condivisione (la maratona, d’altra parte, è sempre più partecipata e attrae una platea, oltre che locale, nazionale e internazionale).

D’altra parte, è emersa la difficoltà della manifestazione di far sentire la sua eco in tutti i quartieri della capitale, specie quelli non interessati dal percorso di gara. In alcuni casi l’evento viene percepito come “lontano” dal cittadino comune, in particolare da quanti non praticano il running e vivono in aree periferiche. È anche a queste percezioni che si guarderà al fine di far dialogare territori, storie personali e generazioni, creando senso di comunità e appartenenza nel senso più profondo.

I risultati dello studio – L’efficacia comunicativa

L’autorevolezza e il fascino del patrimonio storico-artistico della città, come anche la diversificazione delle opportunità ricreativo-culturali offerte – leve reputate da tutti gli intervistati essenziali per la maratona romana (e per il suo consolidamento nel tempo) – possono esprimere ancor di più il proprio potenziale. Importante sarà ogni futuro e ulteriore sforzo comunicativo finalizzato a promuovere l’evento come manifestazione versatile, “aperta”, “per tutti”, anche oltre la dimensione strettamente sportiva.

Per intercettare chi non si senta ancora coinvolto dall’evento, le future scelte strategico-promozionali potranno puntare, inoltre, anche su una sua maggiore spettacolarizzazione, nella città diffusamente intesa, per quanto tale dimensione sia già ampiamente valorizzata e diversificata dagli organizzatori.

I risultati dello studio – Il potenziale economico, il futuro all’insegna dell’innovazione

Un evento di questa portata ha enormi prospettive di crescita sul piano economico e turistico. Il campione (in modo particolare gli esercenti) ha convintamente sottolineato come l’evento possa generare valore per la città, sia per imprenditori e commercianti, sia per il tessuto urbano in generale, a patto che la sfera istituzionale contribuisca all’attivazione di una strategia di azione e comunicazione sinergica, in chiave dialogica e integrata.

La macchina organizzativa e strategica di Acea Run Rome The Marathon è in grado di tenere insieme sport, cultura, socialità e senso civico; pertanto, rappresenta un laboratorio avanzato di questa continua ricerca di innovazione.

Acea Run Rome The Marathon racconta le novità

La seconda parte della mattinata è stata dedicata agli interventi dei referenti di alcuni dei tanti progetti a carattere educativo, sociale e ad impatto ambientale.

Prosegue la collaborazione con Banco Alimentare Roma ODV, il cui impegno ha permesso di recuperare acqua, cibo, magliette e sacchetti, un contributo che permette di fornire assistenza ad oltre 100.000 indigenti nella città di Roma e nella Regione Lazio oltre ad avere un impatto significativo sull’ambiente. E’ stato presente il Presidente Associazione Banco Alimentare Roma ODV Antonio Daood.

Previsti anche diversi percorsi educativi, dopo il successo dell’ultima edizione torna “Rome is woman”, quattro appuntamenti, coordinati da Federica Romano e dall’ex maratoneta azzurra Lucilla Andreucci, aperti a tutte le donne che vogliano vivere un cambiamento concreto, dalla possibilità di correre i primi 5 km, a migliorare le proprie performances e ad entrare a far parte di una community, tutti dalla presenza di un ospite speciale che fornirà consigli su temi altresì importanti quali pilates, alimentazione, tecnica di corsa e mental coaching.

E’ un successo ormai assodato, sempre con centinaia di presenze, quello dei Get Ready coordinati da Federica Romano, allenamenti di gruppo accompagnati da tanto divertimento, una grande festa durante la quale sarà possibile anche correre con i pacer ufficiali di Acea Run Rome The Marathon e camminare con il gruppo di fitwalking.

Con relatrice odierna la psicologa e psicoterapeuta Cristiana Crocicchia si è parlato del nuovo progetto di questa edizione ENJOY42!, un percorso esperienziale di gruppo che attraverso strumenti e tecniche di mental coaching ha offerto ai partecipanti l’opportunità di conoscersi meglio e godersi il percorso. Quattro tappe, quattro guide e quattro chiavi per accendere determinazione, forza interiore e gioia.

Tutto nuovo anche il sodalizio tra Acea Run Rome The Marathon e Congo River Marathon da oggi unite nel progetto Academy di Kinshasa che ha l’intento di rendere lo sport accessibile, introducendo bambini e giovani adulti alla corsa in un ambiente divertente, strutturato e inclusivo, promuovendo salute, disciplina e spirito di comunità attraverso la nascita della Runner Youth Academy che sarà di base a Kinshasa, primo frutto di questa alleanza. Progetto che è stato illustrato dal Consigliere Agape Ets Giancarlo Attili.

Con il Presidente CSV Lazio Ets Mario De Luca è stato presentato il progetto, consolidato ormai da decenni, con CSV Lazio ETS – Centro di Servizio per il Volontariato, co-organizzatore della Fun Run – La Stracittadina di Roma, impegnato per l’intera giornata di sabato 21 marzo in laboratori, visite gratuite per la prevenzione sanitaria, animazione per grandi e bambini, un’occasione per conoscere le finalità delle organizzazioni di volontariato e di terzo settore.

L’intervento conclusivo è stato affidato all’unione con La Corsa di Miguel, dove ha presenziato Cecilia Frielingsdorf, che ha introdotto anche la collaborazione con Sport Senza Frontiere grazie alla quale saranno attivate 20 borse di sport per permettere di praticare un anno di sport (e annessi/connessi) a ragazzi che non ne abbiano mai usufruito in precedenza e residenti in zone dell’hinterland nelle quali sono stati attivati i programmi di allenamento. Per Sport Senza Frontiere la presenza del Presidente Alessandro Tappa.