Continua a crescere Happily (https://happily-welfare.it/), azienda genovese nata nel 2017 che sviluppa piani di welfare e progetti di benessere organizzativo innovativi per costruire insieme un ambiente di lavoro sereno e motivante, che possa valorizzare le singole risorse e migliorare la soddisfazione lavorativa. L’azienda, infatti, punta a chiudere il 2025 con un fatturato di 37 milioni (+158% rispetto al 2023) e una crescita dell’organico del +50%. Guardando invece ad una prospettiva più a breve termine, l’azienda punta a chiudere il 2024 con un aumento del fatturato del +60% e con un Ebitda pari a 1 milione di euro.
“Questo risultato, del quale andiamo molto orgogliosi, è frutto di una strategia che combina l’espansione del mercato con un forte focus sull’innovazione dei servizi offerti, il che non solo ci permette di crescere ma anche di rafforzare la nostra posizione come leader del settore, sia a livello locale che nazionale” racconta Gianluca Caffaratti, CEO dell’azienda.
Espansione dell’organico e crescita del portafoglio clienti
Nel 2024, Happily prevede di chiudere con un organico ampliato, aggiungendo 5 nuove risorse al proprio team, per un totale di 22 dipendenti. Questo aumento riflette la crescita dell’azienda, non solo in termini di risorse, ma anche nella base clienti. Si prevede che entro la fine dell’anno, infatti, Happily avrà acquisito circa 300 nuovi clienti, portando il totale a circa 1.700 clienti (tra questi oggi è possibile citare Gruppo Badano, Eicon Srl, BiosLine, Gortani, Reda, Minifaber, Rittal RCS Cooling Solutions srl). “La crescita alla quale ambiamo è il risultato dell’efficacia delle soluzioni che proponiamo, come la piattaforma Happily Welfare e il servizio Happily Incentive, che permettono alle aziende di gestire i benefit aziendali in modo flessibile ed efficiente” prosegue Caffaratti.
“Siamo entusiasti dei risultati ottenuti da Happily, a conferma del fatto che la direzione intrapresa è quella giusta, e la soddisfazione dei clienti, che sono in costante aumento, ne è la conferma. Non vogliamo però fermarci, ma continuare a crescere soprattutto in termini di innovazione, poiché anche nel settore della formazione essere innovativi vuol dire essere competitivi e di conseguenza distinguersi. Continueremo a fare del nostro meglio, perché aiutare le aziende vuol dire aiutare i loro collaboratori, vuol dire creare ambienti di lavoro positivi e di conseguenza risorse più serene e ingaggiate”.
