Il Giornalino compie 100 anni e festeggia l’importante traguardo con un progetto altamente innovativo e un grande evento per bambini e famiglie - MEDIA KEY
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Il Giornalino compie 100 anni e festeggia l’importante traguardo con un progetto altamente innovativo e un grande evento per bambini e famiglie

Lo storico brand per ragazzi compie un secolo di storia e, per l’occasione, “si fa in 4” lanciando quattro nuovi mensili specializzati per accompagnare le nuove generazioni nella loro crescita. Verrà presentato il 23 ottobre aExplora, il Museo dei Bambini di Roma: un palco, quattro laboratori e due testimonial d’eccezione, Eleonora Daniele e padre Enzo Fortunato.

È festa in casa San Paolo per l’emozionante traguardo appena raggiunto dal Giornalino, storico marchio del Gruppo Editoriale San Paolo, il più noto e longevo dell’editoria per bambini e bambine.

Nato il 1° ottobre 1924 per intuizione del Beato Giacomo Alberione, fondatore della Società San Paolo, per un secolo ha accompagnato intere generazioni di bambini, genitori e nonni, e oggi è pronto a rinnovarsi per continuare la sua missione di sempre: intrattenere e aiutare a crescere, in modo sano e coinvolgente.

Coinvolti nelle celebrazioni dei cento anni del Giornalino, due storici direttori hanno ricordato i loro periodi:

«Erano gli anni ’70 e l’allora direttore di Famiglia Cristiana, Don Giuseppe Zilli, mi invitò a occuparmi de Il Giornalino che aveva per direttore Don Dino Cappellaro – racconta don Antonio Tarzia, direttore de Il Giornalino dal 2000 al 2008. Negli anni nacque l’Enciclopedia Audiovisiva e insieme ideammo il “Divertinsegna”; ci siamo inventati il Nonno dell’Anno: ricordo tra i premiati, Giovanni Rana, Carla Fracci e Foppapedretti. Ricordo, infine, Topo Gigio che per anni ebbe da noi una rubrica di lettere molto seguita.Il Giornalino resta sempre il giornale dei ragazzi che con loro si accompagna andando a scuola, e si diverte nel pomeriggio lavorando».

Padre Stefano Gorla, direttore dal 2008 al 2016, tiene invece a sottolineare: «100 anni sono un compleanno straordinario che dice longevità e una vitalità invidiabili. Cento anni sono più vite che si assommano, dove si è coniugato grande fumetto e grande giornalismo per ragazzi. Cento anni che hanno accompagnato e fatto crescere generazioni. Un compagno di giochi, di avventure, di letture, una community di appartenenza, “ante litteram”, un luogo dove sentirsi a casa».

Le sfide, i linguaggi e le generazioni sono molto cambiate nel tempo e per far fronte al “cambiamento d’epoca” evidenziato più volte anche da Papa Francesco, il Gruppo San Paolo, con le sue diverse anime, ha messo a punto un progetto altamente innovativo con il quale poter incontrare i bambini “post-millennials” unendo tradizione, nuovi contenuti e un target sempre più ampio.

Il Giornalino si trasforma così in quattro nuovi periodici kids e attenti alla “crescita positiva”, ciascuno dei quali avrà una periodicità mensile, offrendo ai lettori un nuovo Giornalino ogni settimana. Ogni mese bambini e ragazzi troveranno in edicola e in parrocchia quattro grandi occasioni di approfondimento e coinvolgimento in quattro diverse aree tematiche dal concept unico:

“Animali e natura” per un’educazione edu-green alla scoperta della natura e dell’ecologia (prima uscita 24 ottobre);

“Scienza e scoperte”, il primo mensile kids per approfondire in maniera coinvolgente la scienza e le grandi scoperte che hanno cambiato il mondo (dal 31 ottobre);

“Arte e creatività” per conoscere il mondo dell’arte e esserne protagonisti (dal 7 novembre);

infine “Giochi, storie, risate” con quiz, barzellette e giochi di parole per stimolare la mente e giocare divertendosi (dal 14 novembre).

Sarà possibile abbonarsi al singolo Giornalino oppure a tutti e quattro attraverso la pagina web dedicata di prossima uscita.

Studi e ricerche sul linguaggio e l’apprendimento dimostrano come la lettura cartacea sia ancora oggi fondamentale per lo sviluppo: l’esperienza della lettura su carta stimola l’intelligenza, la memoria, allena l’attenzione e la curiosità. Per questo i contenuti avranno un approccio «peer to peer», per un coinvolgimento emotivo e cognitivo da pari a pari e saranno adatti a un pubblico sempre più ampio: 7-12 anni.

«Leggere su carta non ha comparazioni con nessun altro genere di attività per rendere i bambini pronti

a produrre pensiero e a continuare ad amare e ad avere la passione per i libri – spiega il prof.  Alberto Pellai, noto psicologo e psicoterapeuta. La lettura su carta è uno straordinario esercizio per potenziare il funzionamento cognitivo di bambini e bambine in età evolutiva e rimane oggi soprattutto in un tempo di tecnologia e digitale il dovere che noi adulti dobbiamo in tutti i modi mettere dentro al nostro progetto educativo».

I bambini, almeno fino ai 5 anni d’età, dovrebbero stare distanti il più possibile dai dispositivi digitali – conferma la dott.ssa Paola Zanini, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva – La lettura su schermo è più superficiale perché il cervello tende a semplificare e a elaborare le informazioni in modo rapido, lasciando poco spazio al pensiero. Leggere su carta permette al corpo di essere maggiormente coinvolto e di mantenere l’organismo in una condizione di benessere, quindi di poterlo fare più intensamente».

Il nuovo Giornalino avrà, infatti, una nuova grafica immersiva, movimentata, multidimensionale e colorata che attinge ai codici digitali amati dai bambini, trasformandoli su carta. Gli articoli saranno suddivisi in brevi «blocchi» di testo colorati e dinamici, pensati come «post» o messaggi di WhatsApp, per una fruizione

nuova di lettura, che facilita l’attenzione e l’apprendimento linguaggi visivo-testuali innovativi.

«Stiamo vivendo giorni di grande entusiasmo per questo importante traguardo. Ma allo stesso tempo tanta è la responsabilità di cui ancor di più ci sentiamo investiti–conclude don Simone Bruno, dal 2016 direttore della testata – Con il nuovo Giornalino desideriamo riaffermare la forza educativa e ricreativa del magazine cartaceo per ragazzi, quale è da 100 anni Il Giornalino, offrendo uno strumento capace di affiancare e sfruttare i canali digitali che, se presi da soli, rischiano di indurre i giovanissimi all’appiattimento e all’esclusione sociale».