“Al Lavoro Tutto Bene?”. Arriva il podcast di Fitprime: 7 storie per imparare a vivere bene in ufficio - MEDIAKEY
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“Al Lavoro Tutto Bene?”. Arriva il podcast di Fitprime: 7 storie per imparare a vivere bene in ufficio

Debutta a settembre su tutte le principali piattaforme di podcasting (Spreaker, Spotify, Apple podcast e su Youtube), “Al Lavoro Tutto bene?”, il primo podcast in lingua italiana che parla di lavoro come fenomeno sociale, e dunque del benessere organizzativo e della salute mentale necessari perché datori e dipendenti stiano “bene”, in un’ottica di produttività virtuosa. “Al Lavoro tutto bene” è condotto dal giornalista e divulgatore Osvaldo Danzi, in collaborazione con il gruppo Fitprime, la piattaforma di servizi di welfare aziendale rivolti al benessere della persona, e una serie di ospiti tra professori, scrittori, top voice e manager, e in particolare con il supporto strategico di Riccardo Benvenuti, Chief Marketing Officer di Fitprime.

Lungo le sette puntate del podcast, Osvaldo Danzi – che da anni si occupa di fare cultura sui temi del lavoro e sulle ricadute in termini sociali, organizzativi e psicologici – darà conto di tutte le iniziative che le imprese possono promuovere per il benessere dei lavoratori e la consapevolezza organizzativa come, per esempio, il welfare sportivo e il supporto psicologico; l’organizzazione di misure specifiche per supportare la famiglia o i caregiver e molte altre.

Danzi in ogni puntata dialogherà con un ospite illustre partendo da una parola chiave, delineando il percorso verso una nuova concezione delle relazioni lavorative. Con Marco Bentivogli, ex Segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici Cisl; David Bevilacqua, Ex CEO di CISCO; Francesca Coin, sociologa; Luigi De Gennaro, Professore ordinario di psicobiologia, psicologia fisiologica e disturbi del sonno presso la facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, Nicoletta Prandi, giornalista specializzata in innovazione, Alice Siracusano, scrittrice, Roberta Zantedeschi, Top voice Linkedin sui temi delle HR, si parlerà dunque di sonnolenza e pandemia del sonno; partecipazione e inclusione delle diversità; intelligenza artificiale e limiti; burnout e ribaltamento dei valori; potere e psicoanalisi; dimissioni e dignità; welfare come investimento e non come costo.

Una sintesi delle sette puntate di Al lavoro tutto bene

“Il mondo del lavoro dopo le Grandi Dimissioni” è il titolo della puntata di cui è protagonista Francesca Coin. Sociologa e principale esperta di quiet quitting in Italia e autrice del principale libro sul tema ” Le grandi dimissioni”, Coin racconta come il fenomeno non trovi corrispondenza con l’odierna narrativa lavorativa italiana. Il burnout è il leitmotiv trasversale in tutti i settori, dalla sanità al commercio, ove il sovraffollamento di compiti e l’ambiente tossico spingono i dipendenti verso l’esaurimento. In particolare, in Italia pesa la mancanza di una visione lavorativa futura e il ricatto silenzioso della disoccupazione, che mantengono le persone ancorate a lavori sottopagati e precari. Coin suggerisce un cambio di paradigma: ridurre l’orario lavorativo e migliorare i salari, dando ai lavoratori la possibilità di vivere, non solo di lavorare. È una critica molto severa verso un sistema che, pur di mantenere lo status quo, ignora le richieste di chi, nella propria quotidianità lavorativa, cerca un barlume di senso e dignità.

Dal tema del burnout, si passa a un argomento che analizza lo stile di vita e le ripercussioni sulla produttività; “I costi sociali della sonnolenza”è il tema della puntata in cui viene intervistato Luigi De Gennaro, Professore ordinario di psicobiologia, psicologia fisiologica e disturbi del sonno presso la facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Danzi in qualità di conduttore e il professore in qualità di esperto spiegano nei minimi dettagli cosa significa la pandemia del sonno che colpisce l’ufficio, proprio a causa dei ritmi frenetici del quotidiano e della vita sregolata, per concludere senza appello che chi dorme poco – e in generale non pone attenzione alla cura del sonno – è molto meno produttivo.

Nell’episodio “Partecipazione come leva di benessere”, Roberta Zantedeschi, Top voice Linkedin sui temi delle HR con oltre 60.000 follower attivi, e autrice del libro appena uscito “Partecipazione – Voci del lavoro Nuovo” (Franco Angeli editore), propone la sua visione di rinnovamento del mondo aziendale. Zantedeschi trae ispirazione dal modello organizzativo degli scout e dalla passione per la montagna, sostenendo in primis che le aziende dovrebbero integrare pienamente la diversità, sia generazionale che di genere; ma soprattutto critica la cultura del sacrificio, ancora molto diffusa nelle aziende, che ignora il crescente desiderio di un equilibrio tra vita lavorativa e personale, soprattutto tra le nuove generazioni. Secondo Zantedeschi il benessere dei dipendenti deve diventare un investimento cruciale, non un costo.

“AI e benessere organizzativo” è il titolo della puntata che cerca di portare un contributo all’enorme dibattito delle conseguenze per i lavoratori dall’introduzione nel sistema produttivo delle intelligenze artificiali. Ad occuparsene è Nicoletta Prandi, giornalista specializzata in innovazione, che decide di prendere come esempio le app del benessere, definendoli strumenti della modernità che promettono di migliorare la nostra vita raccogliendo dati corporei h24. Tuttavia, ne evidenzia il paradosso: il bombardamento di notifiche e l’ossessione per l’auto-monitoraggio, lungi dall’essere salutari, possono sfociare in una digitalizzazione dell’ipocondria. Inoltre, l’uso aziendale di questi dati solleva interrogativi sulla privacy e sulla sanità mentaledei lavoratori, trasformando il benessere in un indice di produttività sotto il microscopio dei datori di lavoro. Dunque, tecnologia sì, ma con giudizio.

David Bevilacqua, Ex CEO di CISCO, autore di diversi libri su organizzazione e lavoro, è protagonista della puntata “Equilibri necessari tra vita e lavoro”, nella quale racconta del suo personale burnout lavorativo come manager e l’importanza di riconoscere i segnali distress per prevenire gravi conseguenze. Con una vasta esperienza nel campo dell’innovazione tecnologica, avendo lavorato per vent’anni in Cisco e fondato Yoroi, una società nel settore della cyber security, Bevilacqua approccia il tema del benessere sul lavoro sottolineando l’importanza di allontanarsi dalle generalizzazioni e riconoscendo aspettative e capacità soprattutto delle giovani generazioni. Bevilacqua critica la visione dell’azienda come “grande famiglia”, un concetto che non riflette la realtà del mercato del lavoro moderno, dove i lavoratori sono più propensi a cambiare impiego per migliorare le proprie condizioni o seguire nuove opportunità. Questo approccio richiede una forte capacità di ascolto e adattabilità da parte dei manager, per comprendere e soddisfare le esigenze dei lavoratori giovani, che spesso hanno una prospettiva diversa sul lavoro rispetto alle generazioni precedenti.

Con Alice Siracusano, autrice del libro “Il senso del potere”, Danzi si intrattiene sul tema “Potere e Leadership”. Entrepreneur in carriera, Siracusano ha cominciato il suo percorso professionale nelle agenzie pubblicitarie, per poi dedicarsi al lancio di YouTube per Google, passando per le attività di web marketing per Xbox, e alla comunicazione crossmediale per Samsung, Siracusano. Oggi è imprenditrice, fondatrice di LUZ, un’azienda che rappresenta il suo desiderio di creare un ambiente lavorativo diverso dai precedenti, sfidando le tradizionali distribuzioni di potere. Nel suo libro Siracusano disseziona il concetto di potere, partendo da un’esperienza personale: il suo percorso di terapia di coppia con il marito e le difficoltà che possono nascere in famiglia quando una donna è in carriera. Un’analisi che ha ribaltato la sua idea di potere come sinonimo di completo controllo e autonomia: tutto il contrario.  Siracusano ha scoperto che il potere, e la fantomatica leadership, passano proprio dalla necessità di dipendenza reciproca e dal riconoscere le parti in un tutto collegato e interdipendente.

Last but not least, Marco Bentivogli, ex Segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici Cisl. Nell’intervista per il podcast Bentivogli discute i cambiamenti nel panorama lavorativo, evidenziando come benessere e malessere influenzino la produttività. Sottolinea l’importanza degli spazi comuni e delle mense nelle aziende, indicando che la cura di questi ambienti migliora significativamente la qualità della vita lavorativa.

Si sofferma poi sui dati di Gallup, che mostrano una bassa percentuale di lavoratori felici in Italia, suggerendo che questo malcontento derivi da una crisi di senso nel lavoro, accentuata da una gestione aziendale ancora troppo ancorata a modelli obsoleti di controllo.

Infine, Bentivogli riflette sull’evoluzione del lavoro dalla meccanizzazione alla robotica e all’intelligenza artificiale, notando come quest’ultima possa tanto automatizzare quanto potenziare certi lavori, senza necessariamente sostituirli; infine, si sofferma su un’analisi terminologica e semantica del linguaggio aziendale, secondo lui spesso troppo militaresco o tecnico, che non favorisce un ambiente lavorativo sano e inclusivo, proponendo la necessità di un nuovo lessico lavorativo.