Show Reel Media Group guida il futuro della creator economy e presenta i propri palinsesti “liquidi” - MEDIAKEY
Salta al contenuto
Aziende e carriereEsterne

Show Reel Media Group guida il futuro della creator economy e presenta i propri palinsesti “liquidi”

Negli ultimi quindici anni si è assistito a un importante cambiamento nella fruizione di contenuti: sono nate e si sono affermate nuove piattaforme, da un palinsesto tv con appuntamenti e orari fissi e imperdibili si è passati alla costruzione di un proprio palinsesto personale, i contenuti sono diventati sempre più accessibili e portatili grazie alla moltiplicazione dei device a disposizione, fino al formato video che da orizzontale è diventato verticale. Parallelamente, anche gli investimenti dei brand sono cambiati: oggi il mercato italiano legato alla creator economy vale circa un miliardo di euro, dove il valore dell’influencer marketing ha superato i  300 milioni di euro con crescite annuali a doppia cifra. Un mercato che solo negli Stati Uniti vale 26 miliardi di dollari. Non a caso, sempre più brand si affidano a questo mezzo: dal Report Brand & Marketer di ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing) si evince come il 69,5% degli intervistati affermi di aver realizzato campagne di influencer marketing.

In questo contesto, Show Reel Media Group, digital media company specializzata nella creazione di community, nella gestione di influencer e nella produzione di contenuti digitali, leader nello sviluppo di campagne di influencer marketing, ha presentato per la prima volta questo pomeriggio a Milano i propri palinsesti liquidi, che prescindono dal media e sono capaci di penetrare ovunque. Campagne di influencer marketing, content strategy, contenuti originali come podcast e video podcast, webseries, e ancora libri, spettacoli teatrali o programmi radio e tv, con un unico comune denominatore, il contenuto.  Presentati come  “Finger Content”, i palinsesti del Gruppo rispondono, infatti, alle esigenze di un contesto in cui, grazie all’evoluzione delle piattaforme, ogni utente è libero di scegliere di quali contenuti fruire, dove e quando: che si tratti di social network, news, podcast, musica, film e serie tv, ma anche di programmi di intrattenimento tradizionali, sempre di più disponibili online, tutto è a portata di mano, o meglio, di dito.

“La nascita e crescita di Show Reel Media Group è andata di pari passo con questa evoluzione nella fruizione dei contenuti. Evoluzione che sta generando un notevole spostamento degli investimenti dalla televisione ai social media, con una crescente enfasi sulla creator economy. Sono passati ormai tre anni da quando l’investimento nel digitale ha sorpassato quello puramente televisivo e da allora l’accelerazione è stata sempre più evidente”. Ha affermato Luca Leoni, CEO di Show Reel Media Group, che ha aggiunto: “Oggi ci definiamo una digital media company e il nostro approccio è affine a quello di un editore: ci occupiamo di ideazione, scrittura, produzione, distribuzione e comunicazione di contenuti. I nostri protagonisti non sono solo volti, ma veri e propri canali editoriali in grado di garantire continuità, creatività e affidabilità ponendo sempre l’attenzione alla qualità del contenuto”.

Digitale, Contenuto e Community sono i tre capisaldi della ricetta di Show Reel Media Group, che basa il suo know-how sul monitoraggio delle community e sullo studio costante dei codici linguistici di ogni singola piattaforma, per poi porsi come traduttore di queste dinamiche guidando gli interlocutori (brand, editori e talent) nell’interpretare tali meccanismi per costruire dei contenuti che siano di valore per la propria narrazione.

Durante l’evento è stato annunciato l’ingresso di Antonio Campo Dall’Orto, uno dei più illustri dirigenti italiani in ambito media e broadcast, nel board del Gruppo dove porterà la propria esperienza e leadership strategica per affrontare le sfide e sfruttare nuove opportunità in un panorama mediatico in continua evoluzione.

“Ho scelto di mettere a disposizione la mia esperienza e di affiancare Show Reel Media Group nella sua crescita perché ha avuto l’intuizione e la forza di investire in questo settore quando era in fase nascente” – Ha dichiarato Antonio Campo Dall’Orto, che ha aggiunto – “Oggi Show Reel Media Group può beneficiare più di altri degli investimenti fatti in talenti e competenze e mettere a disposizione queste qualità uniche a tutti i brand che vogliono rendere più contemporanea la relazione con le proprie comunità”.

I palinsesti di Show Reel Media Group
Il cuore della serata si è focalizzato sulla presentazione dell’offerta editoriale della digital media company da parte di Laura Gusmeroli (Client Director di Show Reel Agency), Helio Di Nardo (CEO di Show Reel Factory), Serena Cicchetti (Head of Talent Management di Show Reel Factory) e Francesca Papa (General Manager di Show Reel Media Group).

La vastissima offerta editoriale e commerciale del Gruppo è stata presentata, per semplificare e facilitare la fruizione al pubblico presente in sala, partendo da sei categorie tematiche rappresentative: Approfondimento, Beauty, Family, Food & Wellness, Entertainment, Lifestyle & Home.

Questa categorizzazione è stata un’occasione per riflettere sui trend e le possibilità narrative di ciascun cluster e comprendere come, trattandosi di contenuti liquidi, questi possano confluire gli uni negli altri, contaminandosi a vicenda e dando vita a linguaggi e format originali.
Ciò che contraddistingue il lavoro del Gruppo, a prescindere dal vertical tematico, è l’approccio, affine a quello di un editore: lavorare con e su un canale editoriale significa avere un controllo e una curatela del contenuto sul lungo periodo al fine di poter garantire una brand safety a clienti che decidono di investire su di essi. Questo è possibile grazie allo sviluppo di una strategia a lungo termine, alla presenza di una squadra di professionisti (social media manager, autori, strategist, project manager, talent manager, maestranze produttive) che non solo curano il singolo contenuto branded ma l’intero sviluppo dei piani editoriali e al monitoraggio continuo dei contenuti e delle evoluzioni dello scenario.

• Approfondimento – I contenuti long version offrono il giusto spazio per l’approfondimento. In un momento storico fatto di contenuti short and snack, ci sono tematiche che richiedono più spazio e più profondità e, per farlo, serve identificare i giusti formati, il corretto tono di voce e voci autorevoli in grado di certificare la validità di un contenuto.
Ciò avviene, ad esempio, quando si trattano tematiche come Sostenibilità e Diversity, Equity & Inclusion, elementi ormai determinanti per la scelta di un marchio da parte degli utenti. Show Reel Media Group in questo ambito propone campagne che si avvalgono del contributo di consulenti certificati, come Lisa Casali per l’ambito Green e Fondazione Diversity, per sviluppare progetti credibili e in grado di raccontare in modo trasparente un percorso di impegno delle aziende in questi ambiti.
Un’altra sfida, non meno annosa, per le aziende continua a essere trovare una chiave efficace per comunicare con la Gen Z, generazione completamente diversa e nuova per quello che riguarda linguaggi, interessi e messaggi da cui sentirsi coinvolti.
In questo segmento, l’offerta editoriale di Show Reel propone diversi rappresentanti di riferimento: un esempio è il canale editoriale Venti di Sofia Viscardi e Lorenzo Luporini, uno spazio creato dalle nuove generazioni per le nuove generazioni per riflettere insieme sul presente e provare a capirci qualcosa, con un linguaggio e una sensibilità comuni. Oppure, ancora, i contenuti di Raissa Russi e Momo Bayed, che hanno creato un progetto editoriale che ha come obiettivo, partendo dal racconto della propria esperienza di coppia multiculturale, fare sensibilizzazione e sfatare stereotipi e luoghi comuni che riguardano questo territorio ancora così poco conosciuto in Italia, combattendo l’odio e il pregiudizio attraverso l’autoironia.   

• Beauty – Comunicare in modo corretto e trasparente la promessa di prodotto può rendere distintivi all’interno di una categoria merceologica con alto tasso di competizione. La beauty routine del Gruppo per l’influencer marketing si articola in tre step: assicurarsi che le influencer testino realmente il prodotto, costruire una crew di influencer diversificata che comprenda MUA certificati e influencer appassionate, stimolare i brand a essere inclusivi. Come esponenti più competenti in materia di Beauty per spiegare le qualità specifiche di un prodotto, l’offerta editoriale dell’Azienda propone, tra i suoi rappresentanti, i canali editoriali di tips e make up tutorial dei make up artist certificati Alice Venturi, Christian Manzoni e Debora Fulli, mentre tra gli spazi ideali dedicati alle beauty routine troviamo quelli delle appassionate Alice Luvisoni o The Lady.

• Family – La sfida principale per riuscire a colpire davvero il target Family oggi è riuscire a uscire dal paradigma della famiglia tradizionale per coinvolgere tutte le tipologie di famiglie come genitori single, famiglie omogenitoriali, famiglie senza figli. Una comunicazione efficace funziona se le persone ci si possono rivedere. Qualche esempio? I contenuti editoriali sui canali della The Pozzolis Family, dedicati al racconto di una nuova genitorialità, più imperfetta e meno legata allo stereotipo della famiglia “ideale”, contraddistinti da una chiave sempre comedy, irriverente e “senza fronzoli”; oppure la proposta editoriale dei Papà per Scelta, i cui contenuti si pongono come obiettivo rovesciare la narrazione sulle famiglie omogenitoriali, troppo spesso raccontate sotto il filtro moralistico, ideologico e dei pregiudizi, celebrando invece tutti i modelli familiari possibili.

• Food & Wellness – Dietro al racconto del cibo e del benessere non c’è soltanto il mero svolgimento della ricetta o dell’allenamento ma storie di vita vissuta, ricordi rievocati da sapori o ingredienti, racconti di famiglie attorno alla tavola o di risultati raggiunti. E i canali che rientrano in questa categoria sono in primis storyteller e poi creator. Per questo, soprattutto il comparto food si è aggiudicato negli ultimi anni una fetta importante degli investimenti da parte delle aziende e, più di recente, anche il settore del Wellness ha subito una rivoluzione, con un trend che non accenna a diminuire. Un esempio importante in termini editoriali è l’evoluzione del canale Cotto Al Dente, che da community multipiattaforma di Davide Campagna si è trasformato in una vera e propria piattaforma editoriale con l’obiettivo di ampliare l’offerta di contenuti grazie alla presenza di nuovi wellness coach, trainer ed esperti di diverse discipline che propongono esperienze diversificate, unendo il tema del cibo, del fitness e del wellness, in un unico spazio di riferimento.

• Home & Lifestyle – Un trend di racconto che, sempre di più, colpisce soprattutto le community più giovani è la relatability, ossia la capacità di creare contenuti in cui potersi davvero riconoscere, allontanando quindi quel racconto freddo, perfetto e stereotipato che su di loro risulta respingente. Ecco, quindi, che si fanno sempre più spazio racconti del proprio stile di vita, spesso in chiave comedy e “imperfetta”, fatti di piccoli trick legati all’economia domestica, al do-it-yourself, all’organizing, ma anche scelte di acquisto e buone abitudini. Dove a fare davvero la differenza non è il “cosa” viene raccontato, ma il “come”. Sono due esempi virtuosi dell’offerta editoriale di Show Reel i canali di Alice Venturi, che grazie al format “CasAlice” sono diventati un punto di riferimento per gli appassionati di tip&trick legati all’economia domestica, e quelli de La Casa di Mattia, uno spazio in cui il racconto dell’organizing e delle pulizie in casa è stato completamente sovvertito in termini di rappresentazione di ruoli e percezione, motivo per cui i suoi contenuti hanno fatto impazzire soprattutto la Gen Z.

• Entertainment – L’intrattenimento è il principe del contenuto liquido: si adatta e modella in base alla piattaforma e al formato, uscendo anche dal web e dalla TV per creare esperienze offline come spettacoli teatrali e musicali, libri, film. Questo perché l’elemento distintivo e significativo è il linguaggio creativo e il tono di voce. Per questa categoria, l’offerta editoriale è la più ricca ed è quella più ampia in termini di formati e fluidità di linguaggio: dagli spettacoli teatrali comici della The Pozzolis Family ai format d’imitazione di Valentina Barbieri, fino ad arrivare ai canali legati all’universo narrativo di Camihawke che, spaziando tra web, radio, tv, romanzo e l’imminente tour nei teatri, hanno ridefinito in termini di linguaggio e forma che cosa significa fare storytelling.

A questo link è disponibile un video riassuntivo dell’intera offerta editoriale di Show Reel Media Group: https://drive.google.com/file/d/1zaMRvqLixDbvSe5CpUTBmhXrli61ug6O/view?usp=sharing

La piattaforma ShowTrend
Con l’occasione, l’azienda ha annunciato ShowTrend, una piattaforma proprietaria sia di misurazione e analisi dei risultati e dell’impatto delle proprie campagne, sia di ricerca e analisi di trend organici e/o legati ad attività promosse anche da altri attori di mercato.
La piattaforma estrae da molteplici fonti, come i principali social network ed API pubbliche/private, i dati relativi ai KPI di riferimento e li combina e analizza attraverso l’uso di algoritmi di Machine Learning per fare Sentiment Analysis e Topic Detection. Tutte le informazioni elaborate sono fruibili all’interno di un’unica dashboard al servizio di dipendenti, talent e partner.

Per le campagne dell’azienda vengono infatti raccolti i dati di insights dei contenuti pubblicati dai profili coinvolti nella campagna, analizzati i commenti dei contenuti tramite machine learning e rilevato l’impatto su testate e altri profili attraverso il monitoraggio delle keyword e degli hashtag correlati.

Sempre attraverso le keyword e hashtag, è possibile anche attivare una ricerca specifica volta a trovare e monitorare i principali trend relativi a un argomento/brand/community e al loro interno individuare i profili più influenti e i contenuti più performanti e il loro impatto al di fuori dei social network.