Domino Proudly Interactive, agenzia specializzata in Customer Experience e Inbound Marketing, ha rilasciato alcuni consigli per ottimizzare l’esperienza utente potenziando le prestazioni online, perché in un mondo sempre più digitalizzato la facilità di navigazione è diventata una priorità assoluta. Semplici ed essenziali, i consigli spaziano dal monitorare le sessioni di uscita al focalizzarsi sulle ricerche effettuate, al rendere più accessibili i contenuti. Domino lo sa, le prestazioni sono fondamentali, e se gli utenti non vengono rapidamente soddisfatti navigano altrove, questo è segnale che qualcosa deve cambiare. Ciò che contribuisce alla riduzione delle stesse, è proprio la difficoltà nel trovare ciò che si cerca: un problema che si manifesta in molti casi, con conseguenze negative sulla fruibilità – siti web, app, social network.
“Per visitatori e clienti dovrebbe essere facile trovare ciò che cercano sui canali digitali. Si tratta dell’obiettivo stesso del touch point! Ma è davvero così? In molti casi, purtroppo, no. E questo abbassa notevolmente le performance”, dichiara la nota agenzia. Ma come aiutare davvero ogni singolo fruitore a trovare ciò che desidera? Tra i metodi messi in evidenza primeggia proprio il monitorare quei momenti in cui si abbandona la navigazione, e per farlo “esistono strumenti di analisi che permettono di scoprire quali sono le pagine dalle quali gli utenti escono più spesso”.
Piccoli aspetti, questi ultimi, oggi conosciuti e generalmente applicati. Ma è evidente anche l’esigenza di mettersi nei panni dell’altro e focalizzarsi sulle sue ricerche in maniera approfondita. Identificarsi con chi naviga, e che spesso sta cercando di completare un’azione specifica come registrarsi o finalizzare un pagamento, può rivelare che il percorso “si interrompe a causa di una funzionalità mancante”.
Infatti, anche piccoli dettagli come una call to action poco chiara, un testo errato su un pulsante o un numero eccessivo di campi in un modulo, possono arrestare la permanenza. Per questo, sono raccomandati i test di usabilità.
Inoltre, quando un utente digita delle keywords su un qualsiasi motore di ricerca, in realtà sta inconsciamente già “rendendo noto ciò che sta cercando (e che non ha ancora trovato)”. Il rapporto sulle Parole chiave di ricerca indica quali sono quelle più digitate, basterà poi portare questi contenuti in una posizione più facilmente raggiungibile.
Ma le possibilità non si fermano qui. Tutti gli strumenti a disposizione per aiutare gli utenti a trovare ciò che vogliono, spaziano dalla creazione di attività di personalizzazione automatica – con diverse variazioni di contenuto per capire cosa nello specifico attira su una pagina -, all’uso della personalizzazione basata sull’IA, o il controllo dei report Personalization Insights, per perfezionare o creare le variazioni stesse nella progettazione e nel sito in uso. Tool specifici che offrono ai professionisti soluzioni adeguate.
Domino rilascia periodicamente consigli per affrontare con più professionalità il mondo digital, per maggiori informazioni visita il suo blog oppure scopri di più in questo articolo.
