MAXXI BVLGARI PRIZE for Digital Art: assegnata la menzione speciale a Roberto Fassone per l’opera “And we thought”, curata e prodotta da Sineglossa - MEDIAKEY
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MAXXI BVLGARI PRIZE for Digital Art: assegnata la menzione speciale a Roberto Fassone per l’opera “And we thought”, curata e prodotta da Sineglossa

A Roberto Fassone è stato assegnato il MAXXI BVLGARI PRIZE for Digital Art, per il miglior progetto digitale con l’opera And we thought, curata e prodotta da Sineglossa. Una menzione speciale istituita per la prima volta quest’anno all’interno del premio promosso da MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Bulgari. Tra le motivazioni del riconoscimento, spiega la giuria, il lavoro sulle strutture invisibili, sui processi creativi e le realtà parallele. Sineglossa è un’organizzazione culturale che applica i processi dell’arte contemporanea alle sfide dell’attualità, per costruire modelli virtuosi di sviluppo sostenibile. Con l’opera And we thought insieme all’artista visivo Roberto Fassone (Savigliano – CN, 1986) e altri partner che hanno reso possibile il progetto – Play with Food, Alchemilla e Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando Art Waves – Sineglossa ha voluto indagare principalmente il concetto di autorialità: può un’intelligenza artificiale generare arte, attraverso visioni potentissime e poetiche, o è l’essere umano a esserne l’autore, avendo progettato l’intelligenza artificiale? O ancora, si tratta di un processo collettivo, di cui l’artista è soltanto il medium?

L’idea è stata quella di creare un’entità artificiale che potesse sperimentare e narrare viaggi psichedelici. Per fare ciò, sono stati dati a un’intelligenza artificiale migliaia di trip reports, ovvero resoconti di esperienze psichedeliche. Ai Lai, come è stata ribattezzata l’intelligenza artificiale, ha così iniziato a scrivere come se fosse nutrita di funghi allucinogeni.

“Funghi allucinogeni e intelligenza artificiale hanno molto in comune. Innanzitutto, entrambe sono sia una potenzialità che un rischio. E poi in modo diverso rappresentano anche una possibilità per espandere la nostra coscienza, il modo in cui percepiamo la realtà. Sono due entità familiari e aliene al tempo stesso. Ero curioso di metterle assieme.” così Roberto Fassone commenta il progetto.

La prossima occasione pubblica per vedere l’opera And we thought sarà domenica 22 ottobre alle 18.00 presso Fondazione Prada. All’interno di Careof – Programma 2, sarà proiettato The doors, uno dei film psichedelici del progetto artistico And we thought. In una delle sue visioni, Ai Lai, l’intelligenza artificiale con cui ha dialogato Fassone, racconta l’esistenza di tre film dei Led Zeppelin: non la popolare band britannica degli anni Settanta, ma una loro curiosa emanazione in una realtà parallela in cui Ai Lai è immersa. È a questo punto che oberto Fassone decide di mettersi all’opera in qualità di “canalizzatore”, per riuscire a portare alla luce delle immagini in movimento che prima esistevano solo in una dimensione completamente astratta. Grazie a un’attenta “operazione di recupero”, realizzata con mash-up su più livelli in grado di generare un’estetica artificiale e psichedelica, sono nati The Doors, The Road e Love Is Magic. La proiezione presso Fondazione Prada si inserisce in una rassegna collettiva che esplora le inedite contaminazioni tra il cinema e le arti visive ed è accompagnata da una conversazione tra le Direttrici di Careof Marta Bianchi e Marta Cereda e il curatore Paolo Moretti.

Infine, And we thought sarà presentato giovedì 26 e venerdì 27 ottobre 2023 al Palacongressi di Rimini come progetto finalista di Var Digital Art Award: il primo riconoscimento interamente dedicato all’arte digitale in Italia. Il premio è in programma all’interno dell’annuale Convention di Var Group, operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali per le imprese, al cui interno è nato il progetto Var Digital Art (VDA) come polo dinamico di sperimentazione e convergenza tra arte contemporanea e know how d’impresa. Assieme a And we thought, le opere finaliste sono Still Life di Chiara Passa (Roma, 1973), Rosetta Mission 2022 di Luca Pozzi (Milano, 1983), HERbarium – Dancing with an AIe di Kamilia Kard (Milano, 1981).